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Il problema del male e la stregoneria nella chiesa dell’alto medioevo

Il periodo che va tra il IV e il XV secolo viene chiamato medio evo o evo di mezzo (tra antichità e evo moderno) e viene considerato comunemente un’ epoca buia.

Ma al di là della connotazione negativa che comunemente gli viene data, è stato un periodo di grandi conquiste culturali e sono in esso avvenute grandi modifiche societarie e religiose. Inoltre vi sono stati grandi rivolgimenti territoriali, guerre e invasioni, durante le quali intere civiltà si sono formate. Il cristianesimo fu legittimato nel 313 dall’ imperatore Costantino con l’ Editto di Milano e con il Concilio di Nicea del 325, e reso religione di stato e unica religione legale da Teodosio nel 391. Con la dichiarazione della Trinità, e quindi della consustanzialità di Dio e di Gesù, l’ Imperatore acquisiva lo status di rappresentante politico di Dio in terra, coadiuvato dal Papa che fungeva da rappresentante spirituale. Così iniziava la conquista cristiana legata a filo doppio alle conquiste dell’ impero e, anche dopo la caduta dell’ impero romano, la chiesa fu l’ alleata particolare di gran parte dei sovrani fino all’epoca contemporanea.

Nella chiesa primitiva le problematiche legate al male e al maligno, come sua personificazione, rimasero prevalentemente relegate a quanto presente nelle Sacre Scritture della tradizione veterotestamentaria di tradizione giudaica, cui venivano aggiunte le poche citazioni sull’argomento provenienti dai Vangeli e dalle Lettere Cattoliche e, ovviamente, dall’Apocalisse. Si può affermare che la Chiesa dei primi secoli più che approfondire dottrine e teologie in argomento “maligno” era più occupata a derimere le prime eresie presenti tra le varie componenti e i settori che si andavano formando. Molte di queste eresie erano cristologiche, cioè riguardavano la persona e la natura di Cristo. Esse erano una ventina e tra le più importanti il marcionismo, il manicheismo, il donatismo, l’arianesimo, il pelagianesimo, il monofisismo, il nestorianesimo ecc. Inoltre all’epoca la Chiesa aveva anche il problema di definire il Canone delle scritture di riferimento in un periodo nel quale fiorivano scritti e testimonianze sulla vita di Cristo e commenti sulle prime lettere apostoliche. Esemplificativa di tutto questo fu l’opera del vescovo Ireneo di Lione che propose il primo Canone delle Sacre Scritture della nascente Chiesa Cattolica nel 180. Quindi nei primi secoli del medioevo, la figura di satana è quasi completamente ignorata.

Successivamente, a seguito della conversione di Clodoveo del 496, il Consiglio di Orleans del 511, alla presenza di 32 vescovi, nominava il re dei franchi “Rex Gloriosissimus” e “Figlio della Chiesa” e apriva definitivamente la strada germanica alla Chiesa Cattolica. È ovvio che tutte quelle popolazioni di origini pagane non possedessero i requisiti di iniziazione che erano invece connaturati con i catecumeni della Chiesa dei primi secoli. La fase del catecumenato, cioè la preparazione al battesimo, era del tutto ignorata in quell’epoca dato che l’ingresso nella Chiesa costituiva un fatto politico ed economico più che religioso. È più che normale quindi pensare che i numerosi nuovi cristiani conservassero come naturali i loro vecchi riti pagani e che questi dovessero affiorare in qualche modo tra i loro nuovi riti cristiani. Quindi possiamo ipotizzare che le popolazioni nordiche reagirono all’ obbligo di adozione di una religione restrittiva, così gerarchica e rigida, abituati come erano a una serie di credenze popolari e campagnole basate su un culto della natura. Questo ha cominciato a costituire una ritualità pagana che ha assunto i connotati di un culto di satana agli occhi dei più zelanti e ottusi funzionari del clero cattolico.

Inoltre gli stessi scritti della chiesa del IX secolo ci raccontano che nei territori barbari sottomessi erano rimasti in vita, nascosti e celebrati in segreto, antichi riti pagani, e si erano diffuse tra gli ambiti cattolici tutta una serie di leggende che riguardavano i pagani. Ma ci fu anche chi cercò di capire questo mondo pagano e di stroncare alla base queste credenze che causavano paura e risentimento in ambito cattolico. Il Canon Episcopii (909) per esempio condannava la credenza secondo la quale alcune donne fossero capaci di “volare al seguito della divinità germanica conosciuta ai latini come Diana” . Ciò nonostante, in particolare intorno all’ anno 1000, forse in vista del cambio del millennio, si riprese a temere il diffondersi dei culti pagani. Iniziò forse in questo periodo l’ atroce azione di soppressione delle comunità pagane nordiche ed est-europee, una soppressione condotta sotto due fronti: l’ incutere paura della dannazione che seguiva all’ abbandonarsi a questi culti, e la persecuzione fisica di chi veniva colto a praticare le vecchie tradizioni. Ben presto però passò sotto spada non solo chi veniva colto sul fatto, ma anche chi era anche solo sospettato. Indubbiamente l’ ignoranza scientifica di quel periodo servì ad alimentare questa paura, e fu alla base di un alto numero di streghe e stregoni uccisi tra il XII e il XVI secolo; uno studio recentemente condotto ipotizza che molti dei famosi casi di “possessione diabolica” in seguito ai quali streghe e stregoni furono uccisi non furono altro che malattie psicosomatiche o mentali, quali epilessia, schizofrenia, e disturbi dissociativi.

C’ è tutta una letteratura sui fenomeni di possessione e sulle cerimonie degli adoratori del demonio, e questi temi furono affrontati a vari gradi un po’ da tutte le correnti cristiane, sia cattoliche che scismatiche. Lutero stesso, ma anche Calvino, si occuparono del tema della stregoneria e delle cerimonie demoniache. Le cose, a partire dal XII secolo, peggiorarono notevolmente, finché nel 1252 la bolla “Ad Extirpanda”  di Innocenzo IV autorizzò il tribunale dell’ Inquisizione all’ uso della tortura, e qualche decennio più tardi Giovanni XXII estese il potere del tribunale sui casi di stregoneria. È così che inizia quel fenomeno malfamato conosciuto come “Caccia alla streghe”, anche se questo toccherà il culmine tra il 1450 e il 1645, tecnicamente periodi corrispondenti alla fine del Medioevo e all’ inizio del Rinascimento.

Nicola Sparvieri

Foto © Letteratour

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Chiesa Cristiana, Paganesimo, Stregoneria