Il WENDIGO NELLA TRADIZIONE DEI NATIVI AMERICANI
Il wendigo (o windigo) è una creatura leggendaria demoniaca appartenente alla mitologia dei nativi americani algonchini.
Gli algonchini erano stanziati lungo la costa orientale, tra la regione dei grandi laghi e le foreste settentrionali della Nuova Scozia. Lo spirito può assumere sia caratteristiche prettamente umane che quelle di un mostro umanoide, trasformatosi da quella che una volta era una persona normale che aveva praticato il cannibalismo.
Si tratta di una zona in cui spesso nei tempi prima della colonizzazione europea del continente nordamericano c’era spesso penuria di cibo e da solo questa localizzazione geografica spiega il concetto del Wendigo, uno spirito della fame e del freddo. Le caratteristiche di questo essere non possono essere descritte con precisione, poiché variano a seconda della tribù, ma si tratta comunque di una creatura maligna divoratrice di uomini. La drammatica mutazione da essere umano a mostro può accadere per diversi motivi. La trasformazione in Wendigo può anche essere causata da una maledizione o da un intervento magico, oppure dipendere da uno sciamano.
Si dice come detto già sopra sia figlio dell’ inverno e della fame, ha grandi artigli, corpo scheletrico ed emaciato, la pelle fina e grigia e labbra assenti o almeno non sufficientemente grandi da coprire gli enormi denti; i suoi occhi sono ardenti e privi di pupille, e non è raro che venga descritto o raffigurato con grandi corna cervesche oppure, in alcuni casi, con un cranio di cervo al posto di quello umano.. È di grandi dimensioni. Il Wendigo si muove molto velocemente, tanto da consumare i propri piedi per l’attrito con il terreno. I piedi poi cadrebbero e verrebbero sostituiti. È capace di imitare la voce umana e i versi degli animali. La velocità è la sua prima caratteristica e far correre le sue prede diviene la sua scelta preferita per uccidere le prede, infatti queste si distruggono i piedi per sfuggirgli, poi le trascina nella sua tana per mangiarle vive. Si dice inoltre che la creatura abbia il cuore di ghiaccio (talvolta addirittura che sia interamente composta di ghiaccio) e che l’unico modo per liberarsene sia proprio di sciogliere il suo cuore con il fuoco.
Secondo la tradizione, un uomo (di solito un cacciatore) si trasforma in Wendigo se viene morso da un altro Wendigo, come il nostro licantropo, se viene posseduto da uno spirito durante il sonno, oppure se si nutre per lungo tempo di carne umana. La trasformazione in Wendigo può anche essere causata da uno sciamano che lancia una maledizione.
Secondo altre fonti, ogni Wendigo un tempo era una persona, un nativo o un cacciatore, che durante un inverno rigido è stato esiliato senza cibo e approvvigionamenti, e per sopravvivere è dovuto diventare cannibale. Secondo alcune credenze, mangiare carne umana dà qualità come velocità forza e immortalità, nonché la sua grandezza fisica, in questo modo dopo anni e anni diventa un cacciatore intelligentissimo e imbattibile ma, soprattutto, perennemente affamato. Il Wendigo è stato creato, in questa versione come deterrente contro il cannibalismo dalle tribù indiane che vivevano nella parte più settentrionale del Nord America e che quindi si trovavano ad affrontare inverni particolarmente lunghi e rigidi con scarse risorse alimentari. L’aspetto scheletrico e deforme, unito al fatto che la creatura si nutrirebbe, oltre che di carne umana, di muschio licheni e altri cibi considerati normalmente non commestibili, sembrerebbero tipiche conseguenze della malnutrizione. quali che siano le sue origini il metodo per sconfiggerlo sono sempre fuoco e calore. Ci sono molti modi per scacciare lo spirito del Wendigo e sono ancora utilizzati dai nativi, l’ultimo episodio documentato in Minnesota una ventina di anni fa.
I criptozoologi considerano le leggende sul Wendigo come una prova dell’esistenza del bigfoot o del sasquatch, anche se le caratteristiche comuni ai due mostri sono solo le grandi dimensioni e l’irsutismo. Al giorno d’oggi nella figura del Wendigo convergono altre credenze su altre creature della notte, del lupo mannaro ha il corpo peloso, le mani artigliate e la lunga corsa, del vampiro ha in comune il punto debole del cuore che deve essere trafitto per distruggerlo. Fatto sta che come questi è in sostanza un uomo degenerato.
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