In esclusiva … “L’ Anteprima del Nuovo Governo”
Requiem di una Repubblica ***
Dopo una estenuante trattativa tra il movimento uscito vincitore al Sud per le promesse fatte ed il partito che ha raccolto molti voti separatisti “duri e puri” al Nord ed una serie di riunioni, anche notturne, nel “Pirellone” di Milano, per la stesura di un programma condiviso finalmente, dopo circa 80 giorni dalle elezioni dello scorso 4 marzo, ha visto la luce il Governo, il I° Governo non politico, il I° Governo del popolo.
Il Presidente del Consiglio, seguito dai suoi ministri, tra cui è stata notata la presenza di alcune donne, è salito al Colle, di fronte al signor Presidente della Repubblica ha giurato fedeltà alla carta costituzionale, i singoli ministri, chiamati uno alla volta, si sono avvicinati al tavolo, hanno giurato e poi hanno firmato il foglio porto dal segretario della Presidenza, finita la cerimonia del giuramento tutti si sono disposti ai lati del Presidente della Repubblica per lo scatto della foto storica.
Nei quotidiani e nei blog in rete, oltre alle immagini, sono apparsi immediatamente, le opinioni, i commenti, i profili e la biografia dei principali ministri, quelli di cui si parla prevalentemente sono il ministro degli Interni, degli Esteri, delle Finanze e della Giustizia, sono tutti volti nuovi, nessuno di loro ha avuto precedenti incarichi di governo, qualcuno ha avuto impegni limitati ad un territorio comunale, provinciale o regionale, ora dovranno affrontare problemi nazionali ed internazionali.
C’è da risolvere il problema degli extracomunitari irregolari presenti sul territorio del Paese, di questo dovranno essere interessati il ministro degli Interni, per garantire la sicurezza dei cittadini, e quello degli Esteri per garantire il rimpatrio nei paesi di origine.
Il ministro delle Finanze avrà tante gatte da pelare e farà i salti mortali per poter consentire la realizzazione delle promesse fatte in campagna elettorale che si chiamano reddito e pensione di cittadinanza, flat tax e riforma Fornero. Ma oltre a finanziare queste nuove spese, contenendo il deficit, si dovrà cercare di non far scattare le clausole di salvaguardia per evitare la maggiore imposizione sui consumi, a questo poi si dovranno sommare le maggiori spese derivanti dal rimpatrio degli extracomunitari, il presidente Trump vuole che il muro tra Messico e Stati Uniti lo paghi il Messico, ma all’Italia il rimpatrio degli extracomunitari lo pagherà l’Africa o l’Europa?
Il ministro di Grazia e Giustizia, anzi la ministra, un’avvocata o avvocatessa che dir si voglia, famosa anni fa per aver difeso, fino all’assoluzione, un pescecane della I Repubblica dovrà cercare di trovare finalmente una soluzione a tutti i problemi che si sono accumulati tra la I e la II Repubblica, il conflitto d’interessi, le manette agli evasori, la prescrizione, per non parlare poi dei tempi biblici delle cause civili e penali.
Il Presidente del Consiglio, dopo il giuramento, ricevuto l’incarico dal Presidente della Repubblica, si è subito recato nella sua residenza istituzionale, Palazzo Chigi, li c’è stata la cerimonia della consegna della campanella tra il presidente uscente ed il primo ministro. Il Consiglio dei Ministri si è poi riunito a Palazzo Chigi e successivamente i ministri si sono insediati nei rispettivi ministeri. Oggi il primo ministro si presenta alla Camera dei deputati per ottenere la fiducia.
La zona tra Palazzo Chigi, Palazzo Montecitorio e Via del Corso è presidiata da ingenti forze dell’ordine, carabinieri, agenti di pubblica sicurezza, finanzieri controllano gli accessi, nei varchi sono stati installati dei metaldetector e si controllano borse e zainetti. Nella piazzetta antistante l’ingresso di Palazzo Montecitorio si è radunata una piccola folla di curiosi, ci sono giornalisti, foto reporter, televisioni italiane e straniere, una parabola è lì, ma un’altra è in via del Corso in prossimità di Palazzo Chigi, un elicottero, della pubblica sicurezza, sorvola la zona. Una ambulanza è parcheggiata di fronte a Palazzo Chigi. Nel’aula del Parlamento, di fronte ai banchi del governo tutti i posti dei parlamentari sembrano occupati, il gruppo dei deputati del M5S è al completo, sono 222, molti giovani tra i 25 ed i 35 anni, tra loro molte donne, è il loro governo, il loro capo politico, Luigi Di Maio, ha vinto le elezioni e li ha portati tutti lì.
Anche il gruppo della Lega è al completo, sono 124 deputati, Matteo Salvini ha girato in lungo e in largo il Paese ed è riuscito a superare il partito di Berlusconi, Forza Italia, che in parlamento ha soltanto 105 deputati, tra loro ci sono dei posti vuoti, il partito non dovrebbe appoggiare questo governo, sembra che si schiererà all’opposizione.
E’ presente Giorgia Meloni, Presidente di Fratelli d’Italia, con tutti i suoi deputati, una trentina, non ha gradito molto l’accordo tra la Lega ed il M5S e vuole ascoltare le dichiarazioni del primo ministro per decidere come votare, a favore o contro.
Una forza che sicuramente voterà contro è quella del PD, un partito che lo scorso 4 marzo ha visto la fuga dei suoi elettori verso gli altri partiti M5S e Lega, sono soltanto 111, di poco superiori a quelli di Forza Italia, lo scorso marzo gli elettori sembra che non abbiano premiato gli esponenti del “Patto del Nazareno”. Anche in questo gruppo si notano alcuni posti vuoti, è presente il Presidente del gruppo l’ex ministro Graziano Delrio.
Il Presidente del Parlamento Roberto Fico è al suo posto, al suo fianco ha i vice presidenti Maria Rosaria Carfagna di Forza Italia e Maria Edera Spadoni del M5S, i banchi del governo si stanno riempiendo, i quattro ministri della Lega hanno tutti la cravatta verde, tra i deputati del gruppo invece ce né qualcuno con la camicia verde.
Il primo ministro non è ancora giunto nell’aula. Nel “transatlantico” operatori televisivi cercano di intervistare i deputati prima che raggiungano l’aula, fanno domande, intervistano ora uno del M5S, ora uno o una del PD, non tutti hanno voglia di fermarsi e di essere intervistati, quelli del M5S vogliono essere nell’aula prima che giunga il primo ministro, vogliono sentire sin dall’inizio il suo discorso.
Le tribune per il pubblico sono strapiene, tanti hanno fatto domanda nei giorni scorsi per poter partecipare a questo evento storico, tanti vorranno dire un giorno “io c’ero”. E’ stato visto arrivare anche il garante iniziale del movimento, Beppe Grillo, ora si è fatto un po’ da parte, il movimento è diventato adulto, è arrivato al governo. Si è vista la sindaca di Roma, la signora Virginia Raggi, ha degli amici tra i deputati del M5S, sarà molto attenta nella illustrazione del programma di governo in quanto interessata a risolvere il problema dei campi rom di Roma, pare che sia presente anche l’ex sindaco di Roma Ignazio Marino.
Il presidente Roberto Fico, ha dato una scampanellata, sta invitando i parlamentari a sospendere il brusio nell’aula, gli hanno comunicato che il primo ministro sta arrivando. L’ingresso nell’aula del capo di governo è salutato con un applauso, gli onorevoli del M5S sono tutti in piedi, battono le mani e la loro è un’ovazione da stadio, anche gli onorevoli della lega stanno applaudendo ma non con la stessa foga degli altri, l’opposizione è tutta composta, non si è alzata in piedi e non applaude, anzi c’è un certo brusio e qualcuno manda anche qualche fischio al primo ministro. Nei banchi del governo anche i ministri sono tutti in piedi, quelli pentastellati applaudono il primo ministro, è un personaggio che hanno scelto loro e che sono riusciti a far digerire ai leghisti, Salvini con i suoi ministri è anche lui in piedi, ma sembra che non dimostri tutto l’entusiasmo degli altri.
Il presidente Fico scampanella continuamente, richiama all’ordine gli onorevoli ed anche gli ospiti nelle tribune, il capo del governo, che ancora non si è accomodato nel posto a lui riservato, ringrazia gli onorevoli della accoglienza e fa cenno a tutti quelli che sono ancora in piedi di sedere per poter ascoltare le sue parole. Espletate le formalità burocratiche di rito il presidente Fico da la parola al primo ministro, gli stenografi sono pronti.
«Onorevoli, oppositori e sostenitori del governo che oggi è qui, in quest’aula per ottenere la vostra fiducia e poter iniziare il suo cammino, sono qui, tra voi che provenite da ogni parte del nostro Paese e da altri continenti in rappresentanza dei cittadini italiani residenti all’estero.
Prestatemi tutta la vostra attenzione, sono qui per seppellire definitivamente la I e II Repubblica e non intendo in nessun modo lodarla. Il male che hanno fatto gli uomini che mi hanno preceduto nei cinquant’anni della I e nei successivi vent’anni della II Repubblica è sopravvissuto a loro ed è vivo nelle piaghe della popolazione del nostro povero Paese.
Amici grillini, cittadini, il vostro capo politico, Luigi Di Maio, l’uomo che vi ha portato alla vittoria, l’uomo che è riuscito a conquistare un terzo di quest’aula, è un uomo d’onore. Oggi ha inizio una svolta epocale, quello che oggi si presenta per chiedere la vostra fiducia non è un governicchio di politicanti è il primo governo del popolo per il popolo. Da qui, dal vostro voto, parte una nuova Italia.
I commessi hanno distribuito ad ognuno di voi, oppositori e sostenitori, una copia del “Contratto per il governo del cambiamento”che il Signor Luigi Di Maio Capo Politico del “MoVimento 5 Stelle” e il Signor Matteo Salvini Segretario Federale della Lega hanno sottoscritto; sulla piattaforma Rousseau più del 94% degli iscritti ha detto “Sì” al contratto. Hanno partecipato alla votazione 44.796 persone, 42.274 hanno votato sì e 2.522 no.
Trenta sono i punti su cui si articola il contratto di governo, l’agricoltura, l’ambiente, le banche, la difesa, gli esteri, la giustizia, il debito, le pensioni, l’Unione Europea, non intendo illustrare il programma del governo, se non l’avete già fatto potete esaminarlo, punto per punto, ne riparleremo alle dichiarazioni di voto.
Come primo ministro mi impegno a realizzare, nel corso del mio mandato, quanto sottoscritto da Luigi di Maio e da Matteo Salvini, del mio operato dovrò rispondere ai milioni di cittadini che hanno votato le forze politiche che mi sostengono, ai 42.274 cittadini che sulla piattaforma Rosseau hanno detto sì al contratto e in ultimo a voi, onorevoli che anche se appartenenti a forze politiche diverse voterete la mia fiducia».
Terminato l’intervento del primo ministro, nell’aula di Montecitorio è iniziato immediatamente uno scontro verbale tra oppositori e sostenitori, questi ultimi sono tutti in piedi e applaudono, gli altri gridano contro il governo ed esibiscono dei manifesti che i commessi cercano di sottrarre. Il presidente sta scampanellando, si sente un drin drin che sembra più il suono di una sveglia, fuori c’è il sole, è mattino, ma allora è tutto un sogno, meno male…
di Alessandro Ricci
*** Un sogno auspicabile o una indecifrabile possibilità ?
PS – Visto che la nascita del nuovo governo pare che richieda ancora qualche altro giorno, ritengo doveroso inserire alcune annotazioni precedentemente omesse per consentire una rapida pubblicazione. Chiedo perdono a William S. per il mio plagio, ma trattandosi di un “catafero”, come usa dire l’agente Catarella, alla bisogna si prestava ottimamente il discorso di Marco Antonio sul cadavere di Cesare adattato alla bisogna: “Amici, Romani …. prestatemi orecchio, io vengo a seppellire Cesare, non a lodarlo. Il male che gli uomini fanno sopravvive loro …Bruto è uomo d’onore…”