In onore di San Bernardo e con ” I Cavalieri Bianchi”, …l’Antico Principato di Seborga tra Storia e Leggenda
XX AGOSTO – A.D. MMXXIII
a cura di LIDIA D’ANGELO
ANCHE QUEST’ANNO – come ogni anno, nei giorni immediatamente precedenti il XX Agosto – il Principato di Seborga si è parato a festa per onorare il suo Santo Patrono: San Bernardo da Chiaravalle. Tra le stradine, le piazzette e le viuzze del bellissimo borgo, Seborga si è manifestata in questo breve spazio temporale con un tripudio di vari stendardi cavallereschi, nonché delle Bandiere del Principato a strisce bianche e celesti.
Infatti il 20 agosto si è svolto l’evento più importante e atteso dagli abitanti del Principato e non solo; dopo la forzata interruzione dovuta alla pandemia, quest’anno i festeggiamenti sono stati particolarmente curati e partecipati con Cerimonie Religiose tra cui la tradizionale Processione di San Bernardo con la statua portata a spalla da un gruppo di Cavalieri, attraversando le vie del paese tra due folte ali di folla.
Tra i vari incontri culturali, nella Piazza Martiri e Patrioti, ha avuto luogo, con la partecipazione della Principessa, la presentazione di due libri alla presenza dei rispettivi autori; il primo intitolato “Gli Asburgo” di Raffaella Ranise; il secondo intitolato “Di lui…solo più una medaglia” di Guido Donati in cui viene raccontata la storia di due fratelli che affrontano un viaggio a ritroso nel tempo alla ricerca di un terzo fratello scomparso nella ex Iugoslavia nel corso della seconda guerra mondiale.
Alle ore 20,45 circa, Sua Altezza Serenissima, la Principessa Nina Dobler Menegatto ha fatto il suo ingresso trionfale nella piazza su un’auto d’epoca, una Lancia Ardea Cabriolet del 1934 con le bandierine tipiche delle “Auto Presidenziali”, gentilmente concessa per la cerimonia dai Signori Lamberti di Ruote d’Epoca-Riviera dei Fiori.
Negli anni precedenti l’ingresso avveniva su una carrozza reale, con in testa una quadriglia di bellissimi cavalli; quest’anno, a bordo della fiammeggiante auto cabriolet, la Principessa, elegantissima nella sua semplicità, ha parimenti incantato tutti i presenti che non hanno tolto lo sguardo su di Lei e sulla sua Fascia Azzurra con lo stemma dell’Antico Principato.
Uno degli eventi più importanti della serata è stata la presentazione della “Prima Banconota” nella storia del Principato, dove erano state coniate in precedenza solo monete metalliche; la banconota, con un valore facciale di 3 luigini pari a 15 €uro, è simile in tutto e per tutto a quelle correntemente circolanti; è stata realizzata da Matej Gabris, un grafico slovacco tra i migliori esperti nella esecuzione di banconote artistiche; su uno dei due lati spicca il bel viso di S.A.S., la Principessa Nina.
Molto bello l’allestimento della Piazza principale di Seborga con uno spazio attrezzato per accogliere le numerosissime persone arrivate per partecipare alla serata, gustare ottime pietanze preparate dalla Pro-Loco ed ascoltare buoni brani musicali e canti eseguiti dalla “Orchestra Primavera”.
Un’altra zona della piazza è stata riservata a tavoli addobbati con classe ed eleganza per la cena di gala di S.A.S. la Principessa Nina , per i Ministri del Principato e per i suoi Consiglieri della Corona, per alcuni componenti dell’Ordine dei Cavalieri di San Bernardo e dei Cavalieri Bianchi di Seborga e loro ospiti, nonché per altre personalità od ospiti personali della stessa Principessa.
Un momento di grande ed intensa festosità per tutti i presenti è stato rappresentato dallo spettacolo offerto dai Musici del Libero Comune Marinaro, composto da bravissime tamburine che hanno introdotto e sottolineato l’esibizione degli eccezionali Sbandieranti dei Sestieri di Ventimiglia, i quali con agilità ed eleganza lanciavano in alto stendardi coloratissimi e bandiere, successivamente sempre riprese al volo con molta abilità, senza sbagliare un colpo….. vds. i relativi filmati ripresi direttamente durante la serata.
I festeggiamenti si sono chiusi con un bellissimo spettacolo pirotecnico che ha illuminato i cieli di Seborga.
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NOTE STORICHE
L’Antico Principato di Seborga, in Liguria, è situato nella provincia di Imperia a pochi chilometri dal confine francese, prima di Ventimiglia tra Bordighera e San Remo, ma non sulla costa bensì in collina ad altezza di circa 500 mt., immerso in una natura incontaminata. Nei tempi antichi si chiamava Castrum Sepulcri, costituendo parte del Feudo dei Conti di Ventimiglia fino a quando venne ceduto in donazione ai Monaci dell’Abbazia situata nell’isola di Lerino di fronte a Cannes.
La fonte di queste notizie è un antico atto dell’epoca che risale all’Alto Medioevo, anno 954; dopo alterne vicende, il territorio venne venduto dai Monaci al Re di Sardegna che lo acquistò come possedimento personale, ma l’atto di vendita non fu mai registrato, pertanto le successive “annessioni” di Seborga al Regno d’Italia prima e alla Repubblica italiana dopo, consultando i documenti, risultano lacunose ed ampiamente incerte.
Giorgio Carbone – Cittadino di Seborga (14.06.1936 – 25.11.2009), giornalista, nonché studioso e ricercatore storico – sulla base di documentazioni esaminate e di ricerche effettuate personalmente, sostenne l’indipendenza di tale Territorio rivendicando per il suo Paese lo “Status di Principato”, in quanto ricollegabile sia al Periodo Abbaziale sia all’operato di San Bernardo di Chiaravalle e, quindi, divenendone Principe col nome di Giorgio I.
San Bernardo è uno dei santi più famosi del Medioevo, nato intorno al 1090 (forse 1091) da una famiglia di agiata posizione sociale, dopo gli studi, condusse una vita di meditazione e preghiera; divenuto poi Monaco Cistercense fondò l’Abbazia di Clara Vallis che ben presto divenne una Comunità con varie centinaia di Monaci.
Il Santo, durante i suoi numerosi viaggi in Europa, fondò molti Monasteri, scrisse molte epistole, messaggi e sermoni, nonché opere letterarie; a Lui si rivolgevano principi, nobili, re, vescovi per la soluzione di questioni e controversie. Fu anche un eccellente oratore e predicatore, tanto da meritarsi l’appellativo di Doctor Mellifluus.
Il nome di San Bernardo è collegato all’Ordine Monastico-Cavalleresco più famoso della storia, l’Ordine dei Cavalieri del Tempio fondato da Hugues de Payns, con cui intercorreva un legame affettivo e di amicizia; San Bernardo redasse anche la “Regola dell’Ordine”, contenuta nel suo Saggio “De laude novae militiae ad milites templi”, elogiandone le caratteristiche e le parti più salienti, tra cui la lotta per la Fede, da espletarsi sempre con modalità difensive.
SAN BERNARDO, dopo qualche decennio dalla sua morte, venne santificato nel 1174 e nel 1830 nominato “Dottore della Chiesa”.
_______________ LIDIA D’ANGELO