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In ricordo di un grande docente: Tullio De Mauro

UN  SALUTO AL  PROF. TULLIO De MAURO per una vita dedicata all’insegnamento della nostra Lingua: ricerca, pubblicazioni, insegnamento, cariche ufficiali e … tanti riconoscimenti.

_________________di CRISTIAN ARNI

Purtroppo una notizia triste in queste ultime ore di Festività Natalizie giunte ormai alla conclusione; come appreso dall’Agenzia Nazionale di Stampa ANSA, il Prof. TULLIO De MAURO si è spento a Roma all’età di 84, a darne notizia in queste ore è la Fondazione Bellonci.  E’ morto a Roma a 84 anni il celebre linguista Tullio De Mauro, docente universitario, già ministro della Pubblica Istruzione e presidente della Fondazione Bellonci, che organizza il premio Strega. E’ la stessa Fondazione a darne conferma. ” –  fonte ANSA.

Nacque a Torre Annunziata il 31 marzo 1932, si laureò in Lettere classiche, insegnando successivamente nelle Università di: Napoli, Chieti, Palermo e Salerno. In seguito fu docente di Filosofia del linguaggio alla Sapienza di Roma, ove ricoprì la carica di ordinario di Linguistica generale. Tra i fondatori della Società di Linguistica Italiana nel 1966 ne fu Presidente dal 1969 al 1973.

De Mauro si distinse anche in campo politico come consigliere della Regione Lazio dal 1975 al 1988. Ricoprì ruoli di primo piano in ambito Accademico inizialmente facendo parte del CDA dell’Università di Roma, divenendo in seguito delegato per la Didattica del Rettore nel biennio ’86-’88 per essere nominato all’alba del nuovo millennio, nel corso del Governo Amato, Ministro della Pubblica Istruzione; prima di tale carica fu eletto Presidente dell’Istituzione delle Biblioteche e centri Culturali di Roma, dal 1996 al 1997.

IL MINISTRO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE TULLIO DE MAUROMolti i titoli e i riconoscimenti di cui Tullio De Mauro è stato insignito, tra tutti spiccano quello del 2001 quando l’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nominò De Mauro Cavaliere di Gran Croce al Merito della Repubblica Italiana; nel 2006 l’Accademia Nazionale dei Lincei gli attribuì il Premio della Presidenza della Repubblica, a coronazione delle sue attività di ricerca. Ancora, nel 2008 gli fu conferito l’Honorary Doctorate dall’Università Nipponica di Waseda, Tokyo.

Tra le principali opere, di cui fu protagonista, vanno menzionate: una importante traduzione con commento del “Cours de Linguiste generale di De Saussure”, datata 1967, mentre tra le opere di cui fu autore non si può non citare la famosa “Storia linguistica dell’Italia unita” – 1963 e “Il grande Dizionario Italiano dell’uso”, del 1999. Molte sono le opere a sua firma che qui ricordiamo sommariamente: Guida all’uso delle parole, Minisemantica dei linguaggi non-verbali e delle lingue, Ai margini del linguaggio, Lessico di frequenza dell’italiano parlato, Capire le parole, Idee per il governo: la scuola, Linguistica elementare.

Inoltre ha pubblicato: Prima lezione sul linguaggio, La fabbrica delle parole, Parole di giorni lontani, Lezioni di linguistica teorica, In principio c’era la parola?, Parole di giorni un po’ meno lontani, La lingua batte dove il dente duole (con Camilleri) e In Europa son già 103. Troppe lingue per una democrazia? (2014). Ha anche curato il DAIC. Dizionario avanzato dell’italiano corrente (1997), il Dizionario della lingua italiana (2000), il Dizionario etimologico (con M. Mancini, 2000) e il Dizionario delle parole straniere nella lingua italiana (con M. Mancini, 2001).  Intensa anche la sua attività pubblicistica collaborando tra l’altro, con: Il Mondo (1956-64) e L’Espresso (1981-90).

Infine una postilla personale …. l’occasione, per quanto triste, ma comunque bella per rivolgere un saluto ad un grande docente, umile, sempre disponibile all’ascolto, una persona ricca di umanità non solo con i suoi studenti, tra i quali ho avuto l’onore di far parte, sempre pronto ad ascoltare e mettersi in discussione, questo il più grande insegnamento, la più importante lezione che ci ha impartito il Prof. Tullio De Mauro. Grazie alle sue preziose opere e pubblicazioni che ci tramandano la ricchezza e la bellezza della nostra Lingua, i suoi suoni e significati che speriamo non venga dimenticata resistendo all’immancabile mutazione ed evoluzione della stessa, o involuzione a seconda di come si vedono le cose. GRAZIE PROF !

tullio

 Cristian ARNI 

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