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“Incontri in Basilica”

CARAVAGGIO FUORI DALLA LETTURA CANONICA

Se l’Italia è “serva, di dolore ostello”, è anche fecondo grembo di persone geniali, che aprono porte alla conoscenza senza seguire le vie imposte dall’ufficialità, che spesso fa cadere nel nozionismo chi l’amministra.

Un fisico e Professore insigne, UBALDO MOSIELLO, il giorno 24 febbraio nella Basilica degli Angeli di Roma, ha manifestato un aspetto insolito di sé e del suo grande maestro preferito, Michelangelo Merisi da Caravaggio.

Il Prof. Mosiello non si dedica soltanto alla sezione aurea, ma è un pregevole pittore, con il gusto delle riproduzioni delle celebrità del paradiso artistico. Inoltre è un profondo conoscitore del Grande succitato, che ha illustrato ad un folto numero di astanti mediante la sua voce e le sue diapositive.

Sì è così venuto a conoscere un lato dell’Artista differente da quello che la sapienza ordinaria dona: un apprezzato pittore pagato profumatamente (100 scudi sono circa 3000 euro) ad ogni opera, un uomo vigoroso, tormentato da invidiosi, gelosi, pitocchi che lo assalivano e dai quali doveva difendersi, un uomo che amava vestire di broccato e di velluti, che amava assolutamente le donne (la moda d’oltreoceano vede l’omosessualità anche nel vento). Caravaggio era un mirabile creatore di soggetti senza tracciati o abbozzi, faceva vivere gli sfondi che le fotografie fanno neri, utilizzava un particolare per far entrare l’astante nella veduta (ma già anche Raffaello, con il ritratto della Fornarina) ma in special modo era l’uomo che nobilitava verso il cielo il dolore umano e l’uomo al di là di ogni classe sociale.

Il suo pennello era la luce, né mistica, né categorica, ma la luce della Parola.

Sono venute fuori tante curiosità, anche: il ritratto del Cardinal Giustiniani nel riflesso della bottiglia del Bacco, le fasi stagionali cantate in ogni soggetto, il tasso barbasso come simbolo di rinascita. La stima del Cardinal Dal Monte, suo protettore, lo invitava a sempre più nuove immagini, anche quelle che la Chiesa ufficiale non accettava, ma che lui, felice, requisiva quasi. Un sodalizio rispettoso che si è barbaramente spento con la morte del pittore del Vero.

Eventi così lasciano un buon sapore e fanno l’aria pulita. Il merito è anche dell’ottimo Don Franco, Parroco della Basilica, che non si tira mai indietro quando la voglia di conoscenza bussa alla sua porta. Ed un grazie ammirato all’organizzatrice dell’evento, Ingegner Cinzia Longo, che non manca mai di proporre temi ed incontri di altissimo pregio.

Marilù Giannone

index LA BASILICA SANTA MARIA degli ANGELI e dei MARTIRI è una tra le  più belle e maestose Chiese che si trovano in Roma. Il Tempio è sorto nel 1562  dalla riadattazione – operata da Michelangelo – dell’aula centrale (l’antico  frigidarium) delle Terme di Diocleziano, come voluto dal Pontefice Pio IV.  E’ la  Chiesa ove si svolgono le cerimonie ufficiali, nonchè solenni, dello Stato Italiano e  si consiglia di visionare i vari siti internet dedicati alla medesima basilica per  acquisire importanti informazioni storiche, culturali ed artistiche. L’ingresso  principale della Basilica è sulla bellissima Piazza dell’Esedra – ribattezzata nel  1953 in Piazza della Repubblica – ove campeggia la celebre Fontana delle Naiadi.  Dall’ingresso posteriore, in via Cernaia, si accede anche ai locali utilizzati dall’ Associazione “INCONTRI IN BASILICA”, ove si svolgono frequenti e periodici eventi culturali, voluti e curati dal Parroco Don Franco, coadiuvato dall’ Ing. Cinzia Longo.  Tali eventi spaziano dalle Arti alle Scienze, ove le relative conferenze, dibattiti o “Tavole Rotonde” sono svolte con l’intervento di Docenti ed Esperti dei vari settori. Inizialmente la partecipazione all’attività dell’ Associazione era riservata alla popolazione del Municipio di appartenenza della Basilica, ma l’interesse suscitato da tali incontri ha – successivamente – favorito una ampia partecipazione anche da parte di persone provenienti da altri Municipi della Capitale.