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Iniziano gli Hunger Games del parco del Circeo

UN S.O.S. PER I DAINI DEL PARCO DEL CIRCEO 

___________EDOARDO MARIA FRANZA 

Un atroce mattanza potrebbe compiersi questo autunno. Oltre 300 daini verranno trucidati a suon di fucile; daranno la vita perché il direttivo del Parco Nazionale del Circeo è rimasto in silenzio, nonostante le proteste dei cittadini, degli ambientalisti e dei politici. 
I bandi apparsi già dallo scorso anno e ormai chiusi hanno aperto lo scandalo. Quasi 200 mila euro di soldi pubblici sono stati stanziati dal piano del Parco; denaro che presto si sporcherà del sangue di vite innocenti, quelle dei daini che fin dagli anni 50 popolano il parco.

Inizialmente, grazie all’intervento dei cittadini e delle associazioni ambientaliste, tra le quali l’Associazione Venus, creata ad hoc per la salvaguardia dei daini del Circeo, in parlamento si è discusso della sorte e della salvaguardia di questi fantastici esemplari. Oggi però quelle interrogazioni parlamentari di Lega e Forza Italia si sono risolte in un nulla di fatto, perché il Ministro della transizione ecologica –  non avendo potuto nominare il nuovo Direttore del parco – può contare su un solo dirigente, al quale attualmente, per volontà del Presidente uscente Antonio Ricciardi, sono rimasti soli poteri di ordinaria amministrazione.

Così, come ci racconta Piero Vigorelli, giornalista e conduttore televisivo, il Parco del Circeo, da mesi, per mano del suo dirigente, sta realizzando i “corral” per la cattura dei daini in cinque aree della foresta demaniale.

I corral sono dei recinti verso i quali convogliare i daini adescati dal cibo che trovano nel percorso, e spinti da un fronte di battuta composto da personale del Parco e dei Carabinieri Forestali. Il tutto è spiegato meticolosamente da pag. 46 del famigerato Piano di Controllo del Daino. “Gli animali saranno spinti verso teli di nylon schermanti, ma di colori non vistosi (verde o grigio) e disposti a formare una sorta di imbuto. Affinché gli animali entrino nei recinti senza essere spaventati, è necessario che la battuta venga realizzata lentamente, e che i battitori non producano eccessivo rumore”. I corral hanno dispositivi di ingresso auto-scattanti. Una volta dentro, il daino non ha più scampo.

Un massacro dunque, un atto di vile crudeltà, il cui unico scopo è quello di risolvere un problema sulla pelle degli animali sperperando soldi pubblici. Ebbene sì, perché al parco, ormai da anni, mancano le recinzioni, e ogni tipo di manutenzione è fermo. Non si spende per il parco, ma per la mattanza dei daini si decide di sperperare 200 mila euro. Non solo; il teatrino dell’assurdo continua, e l’alternativa alla strage è l’adozione a pagamento. Quasi mille euro ad esemplare, una cifra spropositata che sembra ancora più alta se messa in confronto alle cifre che il parco è disposto a spendere per uccidere barbaramente i daini del parco.  

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Edoardo Maria Franza

Giornalista Pubblicista e Praticante Forense

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