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Inno al CORONAVIRUS

La grande ed estesa Cina 
è messa in ginocchio da una gocciolina 
di saliva emessa dai malati 
che sono stati contagiati 
da un virus sconosciuto agli scienziati.

Il gigante asiatico dai piedi di argilla, 
a causa del terribile virus, adesso vacilla; 
le megalopoli sono in uno stato di quarantena 
che impedisce alla gente, come una catena, 
di muoversi e di fare affari 
che generano un fiume di denari.

L’Italia, grande paese occidentale, 
in questi giorni sta combattendo il pericoloso male; 
il virus arriva veloce dall’Oriente 
e purtroppo, per fermarlo, non c’è niente. 
I paesi del Nord sono cinti da un cordone sanitario, 
rivelatosi unico strumento obbligatorio 
per fermare la grave infezione 
che si estende come una maledizione.

Tutto è sbarrato e chiuso, 
c’è pure chi si è autorecluso 
nel timore di diffondere il virus, 
diventato oramai il focus 
di tutta la televisione, 
senza nessuna eccezione, 
dove esperti e fior di professori 
illustrano del virus, senza errori, 
caratteristiche e ciclo vitale 
che ha un esito così brutale.

Gli sforzi della macchina organizzativa 
daranno presto una risposta positiva
e l’Italia vincerà, alla grande, la battaglia 
contro questa malattia canaglia. 

 

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