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Intervista al Professor Mario Rusconi Presidente Assoc. Naz. Presidi del Lazio

INTERVISTA AL PROF. MARIO RUSCONI,
Presidente Associazione Nazionale Presidi /Regione–Lazio (*1)

Prof.ssa Cristina Costarelli

La Consul Press ha sottoposto al Prof. Mario Rusconi 7 domande sulla situazione scolastica che in questi giorni sembrerebbe divenire ancor più critica. A dire il vero la nostra Redazione, dopo aver atteso molto tempo (vds. ad esempio la domanda n.5), la nostra redazione aveva quasi perso ogni speranza di poter concretizzare questa breve inchiesta, essendo tutti gli Addetti al Lavoro nel “Pianeta Scuola …e Dintorni” impegnati quotidianamente a fronteggiare una situazione quasi emergenziale.
Finalmente, domenica sera, a ciascuna delle nostre domande sono pervenute le risposte tramite una mail da parte della Prof.ssa Cristina Costarelli, Vice Presidente dell’ A.N.P.-Lazio, nonché Preside del Liceo Scientifico Newton ….e, quindi, anche impegnata direttamente sul campo
Ringraziamo quindi il Prof. Mario Rusconi e la Prof.ssa Cristina Costarelli per il tempo dedicatoci, rispondendo alle nostre domande, alcune forse anche un pochino scomode nei confronti delle Istituzioni e della Politica (*2).     

SI RIPORTA QUI DI SEGUITO IL TESTO INTEGRALE DELL’ INTERVISTA 

1/ D. La Consul Press, già ad inizio luglio, aveva esaminato le apprensioni, difficoltà ed incertezze che avrebbero accompagnato la ripartenza del nuovo anno scolastico. Al termine del contributo a firma di Lidia D’Angelo (*3), la nostra Redazione aveva ipotizzato il ripristino dei doppi turni per sopperire così alla mancanza di spazi (dovendo ridurre il numero di studenti per ogni aula), con una conseguente immissione di nuovi qualificati docenti, favorendo così una maggiore occupazione. Quale è la sua opinione in merito?
R. L’idea dei doppi turni potrebbe essere una delle varie soluzioni proponibili, anche se negli orari pomeridiani i ragazzi sono spesso impegnati in attività di altro tipo rispetto alla scuola: per questo non sarebbe facilmente accolta anche in caso di turnazione tra mattina e pomeriggio. Oltre al fatto che richiederebbe un raddoppio di organico, utopistico dal punto di vista politico e finanziario(*4).

2/ D. – A suo giudizio, dalla chiusura del precedente anno scolastico ad oggi, quali altri provvedimenti, iniziative od attività si sarebbero dovute approntare, sperimentare o varare ? Perché la “Burocrazia” in questo nostro Bel-Paese interpreta spesso un ruolo negativo e ostativo, quasi opponendosi ad una “Efficienza” spesso latitante?
R. Gli interventi che si sarebbero potuti realizzare sono tanti. Mi soffermo sui principali: a)Incremento/miglioramento dei servizi di trasporto pubblico, soprattutto pe le scuole superiori;
b)
Investimenti da parte degli enti locali nella messa a disposizione di locali e negli interventi di edilizia leggera e manutenzione;
c)
Supporto alle scuole per reali collaborazioni territoriali, rimaste invece limitate e quasi nulle soprattutto nelle grandi città;
d)
Sempre da parte degli enti locali, supporto per l’implementazione delle infrastrutture di connessione internet.

3/ D. – Mancano all’appello migliaia di docenti, le graduatorie dei supplenti potrebbe-ro risultare errate, con conseguenti numerosi ricorsi; a tutto ciò si aggiunge il nuovo problema dei professori cosiddetti “fragili” che a causa delle loro patologie non possono entrare in classe. Che cosa ne pensa? Questo scenario La preoccupa e come si potrebbe porre rimedio?
R. E’ uno scenario diventato allarmante, a poco più di un mese dall’inizio della scuola. Ancora mancano docenti in classe e le assenze (per giustificati motivi) sono in numero talmente alto che le scuole sono anche costrette a sospendere le attività per impossibilità a trovare supplenti. Al momento non si vedono rimedi all’orizzonte.

4/ D. La sicurezza nelle scuole non è rappresentata esclusivamente dai banchi monoposto o con le rotelle, il problema è ben più ampio; in molte scuole le aule sono piccole e pertanto le classi vanno alleggerite per rispettare il distanziamento. Ciò comporta un ampliamento degli spazi ed un potenziamento degli organici. Come si risolverà tutto ciò?
R. 
La soluzione è facile dal punto di vista teorico (basterebbe diminuire gli alunni per ciascuna classe) ma utopistica dal punto di vista pratico. Il Covid ha fatto emergere criticità accumulate a causa di decenni di disinteresse per la scuola. Dal 2009 si è portato il numero minimo di alunni per le classi nelle prime superiori a 27: le scuole medie hanno aule che ne contengono tra i 20 e i 25. In queste aule ne abbiamo sempre “stipati” anche 30: ora il Covid ha messo in evidenza una criticità che a breve non vede soluzioni, a meno di modifiche legislative delle norme che regolano la formazione delle classi.

5/ D. Le scuole sono state riaperte il 14 settembre in quasi tutte le regioni ….e solo 6 giorni dopo ci sarà il primo stop, causa elezioni; non sarebbe stato più logico posticipare l’inizio delle attività didattiche dopo le elezioni? Qual è il suo pensiero in merito?
R.
Anche se la fase è superata, la risposta è si: sarebbe stato più logico posticipare l’inizio delle lezioni.

6/ D. – Pensa che la classe politica abbia preso posizioni adeguate ai problemi che hanno pesato e pesano sulla scuola dall’ inizio del lockdown sino ad oggi ? (….e poi è proprio necessaria questa yankeizzazione della lingua italiana ?)
R. 
Il governo ha fatto molto per la scuola in termini di destinazione di fondi specifici: non era possibile attendersi in pochi mesi una soluzione di problemi complessi e strutturali che si accumulano da anni

7/ D. – Ultimo quesito: a suo giudizio lo “sdoppiamento” del MIUR effettuato recentemente dal Governo Conte/2 è stata una variazione positiva opportuna e necessaria, oppure no ? ed in ogni caso quali sono i “pro” oppure i “contro” ?
R. 
Pro: gestione interna sicuramente più snella delle due articolazioni. 
Contro: mondo della scuola e dell’università già prima facevano fatica a parlarsi, adesso ancora di più.

***** *** *****

NOTE A MARGINE 
(*1) L’ANP Associazione nazionale dirigenti pubblici e alte professionalità della scuola, già Associazione Nazionale Presidi e costituitasi a Roma nel 1987, è l’organizzazione sindacale maggioritaria dei Dirigenti  Istituzioni Scolastiche. Dal 2002 l’ANP accoglie anche le Alte Professionalità Docenti, nonché dal 2014 tutte le categorie dei dirigenti pubblici. Fin dal 1987 l’ANP ha sempre tutelato i valori delle categorie rappresentate, per rafforzarne il ruolo sociale ed il riconoscimento economico e culturale.
Le risposte ai nostri quesiti sono da ritenere ampiamente circostanziate, competenti e condivisibili, salvo qualche punto che andrebbe forse maggiormente approfondito.   
(*2)   Senza scivolare in un facile qualunquismo, questo nostro “Bel Paese” sembrerebbe destinato ad essere spesso governato da una “Classe Politica” che non meriterebbe, in quanto spesso impreparata, inefficiente ed opportunista. Ma d’altra parte il Governo è l’espressione delle decisioni e delle scelte del Parlamento, a sua volta eletto dal “Popolo così detto Sovrano”….. e questa è solo una delle nume rose anomalie della così detta “Democrazia”, sistema decisamente vincente, purtroppo, sulla “Meritocrazia”.   
(*3)  Vds. articolo già pubblicato in data 3 luglio a firma della Prof. ssa Lidia D’Angelo, già Preside in Roma presso il Viscontino e l’istituto comprensivo Giuseppe Verdi.
(*4)  Su questo argomento, in particolare quello riguardante il profilo “politico e finanziario”, ci riserviamo ritornare in successivo approfondimento. 
> Da parte della Consul Press si ringrazia sentitamente l’A.N.P. per la sua attività e personalmente il Preside Mario Rusconi e la Preside Cristina Costarelli 

Intervista e note a cura di Giuliano Marchetti

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