Skip to main content

Italia e Serbia firmano gli accordi: nuove rotte
per i rapporti tra il Mediterraneo e i Balcani.

Tra gli accordi siglati dal Presidente Serbo Aleksandar Vucic ed il Ministro della Farnesina Antonio Tajani anche quello sulla coproduzione e cooperazione in ambito cinematografico, fortemente sostenuto da Gabriella Carlucci.

____________________di Cristiano Arni

Sono molti gli organi di stampa e comunicazione che si sono occupati del Forum per i rapporti bilaterali tra Italia e Serbia, conclusosi con la firma degli accordi tra il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani e il Presidente Serbo, Aleksandar Vucic. Tra questi accordi cui plaudono in molti, anche uno speciale in ambito cinematografico e che allarga i confini a coproduzioni internazionali nel settore dell’audiovisivo con leggi speciali, commissioni e sostegno reciproco in ambito produttivo; strada spianata da Gabriella Carlucci, recentemente premiata dal Presidente servo, come riporteremo più avanti, grazie al suo Festival del Cinema Italo Serbo di Belgrado, presentato anche nella passata edizione del Festival del Cinema di Venezia. Accordi siglati sotto il segno della pace e della cooperazione che prosegue quel processo di adesione ed apertura verso l’Unione Europea.

Alcune fonti:

da formiche.net

[…Il tutto in attesa di un doppio appuntamento ‘balcanico’ in Italia promosso dal Ministro Tajani: il vertice a Roma di tutti i Ministri degli esteri dei Paesi dei Balcani, e quello più ristretto con i Ministri degli esteri di Albania, Macedonia del Nord, Bulgaria e Italia, per affrontare il tema dell’ex corridoio 5, su richiesta albanese… L’azione del governo di Roma suggella l’accordo di Ocrida…]

E ancora si apprende da: lagazzettadelmezzogiorno.it

[…Il forum, fortemente voluto dal ministro degli Esteri Antonio Tajani sulla scia della Conferenza nazionale di Trieste del 24 gennaio, è stato copresieduto dallo stesso ministro e dal presidente serbo, Aleksandar Vucic. Il titolare della Farnesina ha subito sottolineato la doppia valenza, economica e politica, dell’evento odierno. «È una scelta politica dell’Italia tornare ad essere presente in Serbia e nei Balcani. È una parte d’Europa dove vivono degli amici. I Balcani rivestono un ruolo strategico ma devono sentirsi anche amati e apprezzati dai Paesi vicini», ha detto Tajaniin apertura dei lavori, ricordando che l’Italia ha deciso di organizzare il primo Business forum nella regione proprio a Belgrado.

L’Italia, ha ricordato ancora il titolare della Farnesina, è la seconda economia industriale in Ue e vede la presenza di circa 4 milioni di piccole e medie imprese. «Siamo convinti di poter esportare il nostro saper fare, i nostri prodotti, siamo convinti che dobbiamo internazionalizzare le nostre imprese e farlo anche con joint venture che possano creare benessere, ma anche rinforzare la candidatura della Serbia all’adesione Ue. Noi vogliamo che la candidatura si trasformi in membership effettiva», ha aggiunto Tajani, annunciando un altro Business forum a Trieste il prossimo anno…]

Ulteriore notizia riportata su: www.rainews.it

[…Il primo “Business & Science Forum” italo-serbo presieduto dal Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Antonio Tajani, a Belgrado insieme al Presidente della Repubblica di Serbia, Aleksandar Vucic.

Un focus particolare sarà dedicato anche al dossier migratorio, sulla stabilizzazione dei Balcani Occidentali e sul processo di integrazione europea della regione. Al centro dei lavori del Business Forum le opportunità di rafforzamento della cooperazione economico-commerciale e scientifica tra i due Paesi, in particolare nei settori dell’innovazione, della transizione verde e energetica, delle infrastrutture e dell’agritech. 

“La Serbia è un partner strategico per affrontare sfide comuni, a cominciare dalla sicurezza del continente europeo e il contrasto ai flussi migratori irregolari. Pieno sostegno italiano al processo serbo di integrazione Ue”, ha scritto Tajani su Twitter.

“Noi vorremmo che la guerra in ucraina finisca subito, non ci interessa chi vincerà o perderà, ci interessa la pace”, ha detto il presidente serbo Aleksandar Vucic. “Un tempo la pace era la parola più importante nel mondo. La Serbia auspica la pace, speriamo che quando arriverà sia per il bene di tutti, ma temo che così non sarà. Tutti aspettano solo una vittoria o una sconfitta certa della controparte…]

Tra i diversi accordi siglati, come abbiamo anticipato c’è anche quello sul Cinema, i sistemi produttivi che uniscono i due paesi, Italia e Serbia, in un rapporto bilaterale già consolidato come il ad esempio dimostra il Festival del Cinema Ialo- Serbo di Belgrado di cui ideatrice e curatrice è Gabriella Carlucci.

Ricordiamo che proprio poche settimane fa Gabriella Carlucci ha ricevuto un prestigioso riconoscimento proprio per mano del Presidente serbo Vucic, per alti meriti nel campo della Cultura e del Cinema come riportato su chpressoffice.com

Apprendiamo da una nota del Ministero della Cultura Serbo quanto segue in merito all’accordo sul rapporto tra Italia e Serbia in ambito cinematografico: La Vice Presidente del Governo della Repubblica di Serbia e la Ministra della Cultura Maja Gojkovic insieme al Vice Presidente del Consiglio dei Ministri ed al Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale della Repubblica Italiana, Antonio Tajani hanno siglato a Belgrado un accordo sulla coproduzione in ambito cinematografico.

L’accordo è stato siglato dai ministri al Palace Serbia sede dell’esecutivo serbo, in occasione della visita del Ministro Tajani per il Forum for Business and Scientific Cooperation tra Italia e Serbia.

L’accordo rafforza la cooperazione in ambito cinematografico per quanto concerne i contributi allo sviluppo di relazioni culturali tra i due paesi per aggiornare il quadro giuridico della cooperazione in ambito cinematografico.

L’accordo firmato riguarda la coproduzione in ambito cinematografico o all’audiovisivo indipendentemente dal genere (reale, animato, documentario), in conformità con le leggi e i regolamenti di entrambi i paesi, e per l’attuazione dell’accordo sono il Ministero della Cultura e il Centro Cinematografico della Serbia, per il Governo della Serbia, ed il Ministero della Cultura – Direzione Generale per la Cinematografia e la Creatività Audiovisiva, per il Governo della Repubblica Italiana

Secondo l’Accordo firmato, le coproduzioni saranno considerate “atti nazionali” in conformità con le leggi e i regolamenti vigenti in Serbia e in Italia e godranno di tutti i benefici che derivano dalle leggi e dai regolamenti vigenti sul territorio della Serbia e dell’Italia.

Al fine di facilitare l’attuazione del presente Accordo, si prevede di istituire una commissione mista composta da un numero uguale di rappresentanti delle autorità competenti e di esperti, che si riunirà in linea di principio una volta ogni due anni. Le coproduzioni realizzate ai sensi del presente Accordo saranno solitamente presentate ai festival internazionali dal coproduttore maggioritario.