“Kalima”, una pubblicazione periodica che spazia
tra Antropologia, Cultura e Geopolitca
KALIMA: una “Testata Giornalistica” per un ponte
tra Territori, Popoli, Dimensioni, Culture
Le dichiarazioni finali del Global Faith Forum 2022, al Congresso Mondiale degli Evangelici negli USA, il mese sacro del Ramadan per oltre 2 milioni e 600 mila musulmani in Italia, la Carta della Mecca come essenziale documento programmatico dell’Islam di oggi, la lotta alla desertificazione e al cambiamento climatico in Medio Oriente: ecco solo alcuni dei principali temi affrontati nell’ultimo numero (marzo-aprile 2022) di “Kalima”, la rivista bimestrale cartacea pubblicata dall’Editore Italo-Libanese Nizar Ramadan.
E ancora, le conseguenze economiche e sociali della guerra russo-ucraina, le crisi energetiche e alimentari incombenti sul Vecchio Continente, la lotta per i diritti civili delle minoranze in India, degli Uiguri in Cina e dei Rohingya nel Myanmar, e l’impatto delle elezioni presidenziali francesi sulle comunità musulmane transalpine. Il tutto analizzato, con attenzione per i diversi punti di vista, da giornalisti, opinionisti e esperti in varie materie.
Il severo monito lanciato recentemente dal Segretario Generale dell’Onu Antonio Guterres sull’aggravamento della fame nel mondo a causa della guerra in Ucraina, preoccupa i principali organismi mondiali. “Dobbiamo fare tutto il possibile per evitare un collasso del sistema alimentare globale”, ha avvertito.
La Carta della Mecca, afferma il numero 1 della MWL Muhammad Abdul Karim Al Issa, “delinea 29 punti definiti su come le persone devono mettere da parte le loro differenze, abbracciare la diversità religiosa, sociale e culturale, promuovere l’inclusività e l’uguaglianza e tentare di promuovere la pace, la convivenza e l’amore”.
“Kalima vuole affermarsi come testata pubblicata in lingua italiana che, pur giovane, costruisce già un ponte tra Occidente e Oriente, tra le varie culture e dimensioni: in un tempo in cui il richiamo ai valori e al confronto tra i popoli diventa più che mai imperativo soprattutto per gli operatori dell’informazione. I quali devono narrare con obbiettività i fatti tenendoli sempre separati dalle opinioni personali”, precisa l’Editore Nizar Ramadan.
Fabrizio Federici