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La danza della meditazione e lo yoga del movimento

Comunicato Consuntivo

 

LA DANZA DELLA MEDITAZIONE E LO YOGA DEL MOVIMENTO

La via tibetana alla salute e al benessere

CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE

Chiostro

Via San Francesco di Sales, 1a – Roma

Sono Intervenuti:

Gino Vitiello – medico e psicoterapeuta

Christiane Rhein – insegnante di Danza del Vajra

Annamaria Moscatelli – psicologa

Sergio Quaranta – istruttore di Yantra Yoga

 

Il 17 Settembre, nella splendida cornice della Casa Internazionale delle Donne, si è svolto l’evento: “La Danza della Meditazione e lo Yoga del Movimento”, organizzato dall’Associazione Comunità Dzogchen Internazionale Zhenphenling.

Lo Dzogchen, come è stato spiegato nell’intervento introduttivo, è un antico insegnamento spirituale sviluppatosi nella tradizione buddista tibetana, trasmessa dai Maestri Tibetani ininterrottamente sino ai giorni nostri. La Comunità Dzogchen Internazionale è stata fondata nel 1981 dal Maestro Namkhai Norbu ad Arcidosso, in Toscana.

Il Centro di Roma, che fa parte della Comunità Dzogchen Internazionale, è stato inaugurato nel 2001 da Chogyal Namkhai Norbu, che lo ha chiamato Zhenphenling, ovvero “luogo di beneficio per gli altri”. A Zhenphenling si organizzano regolarmente corsi di meditazione, Yantra Yoga, Danza del Vajra. Inoltre, durante il weekend, si tengono seminari propedeutici ai corsi e conferenze e seminari sui diversi aspetti della cultura tibetana.

Ad aprire l’incontro il Dottor Gino Vitiello, medico e psicoterapeuta, che ha spiegato le differenze tra la medicina occidentale e quella orientale. Quest’ultima considera l’uomo nella sua visione d’insieme: corpo, energia e mente. Il Dott. Vitiello ha ricordato che il primo Convegno di Medicina Tibetana si è svolto a Venezia nel 1981 con Chogyal Namkhai Norbu. Dopo una breve illustrazione della storia della medicina tibetana, che vede la coscienza preesistente al corpo, il Dott. Vitiello ha parlato dell’importanza dell’alimentazione, del comportamento e della respirazione per mantenere uno stato di salute ottimale. Per quello che riguarda la respirazione, utile è la pratica dello Yantra Yoga, ovvero lo yoga tibetano del movimento, che lavorando sul coordinamento tra respirazione, movimento e presenza mentale, mira a equilibrare i tre aspetti costitutivi dell’essere umano: corpo fisico, energia e mente. Lo Yantra Yoga è un metodo antichissimo originario del Tibet.

Sergio Quaranta, istruttore di Yantra Yoga, ha quindi fatto una dimostrazione pratica guidando i presenti in un esercizio che prevede movimenti coordinati con il respiro: la respirazione della purificazione.

Dopo una breve pausa, la psicologa Annamaria Moscatelli ha precisato che meditare vuol dire dirigere l’attenzione verso il nostro mondo interiore, per comprendere come funziona la nostra mente, svilupparne il potenziale e metterla al servizio del nostro benessere e realizzazione personale. La nostra mente è costantemente inquieta e soprattutto incontentabile, insegue incessantemente la felicità ponendola ogni volta in qualcosa di diverso e di esterno da conquistare. La meditazione aiuta a risolvere questo stato di eterna insoddisfazione. La Moscatelli ha inoltre chiarito che la meditazione prescindere dall’essere buddhisti, in quanto non c’è via spirituale che non preveda forme di meditazione. Di conseguenza esistono molte tradizioni meditative e anche molte differenti tecniche meditative. La meditazione coinvolge mente, corpo ed energia, tre componenti che, finché siamo in vita, sono sempre interconnesse e interdipendenti.

Dopo una breve prova pratica di meditazione, la Dott.ssa Moscatelli ha concluso: “Attraverso la meditazione scopriamo il ritmo naturale della mente, scopriamo che onde di pensieri e stato calmo si succedono uno dopo l’altro. […] Qualunque sia la tecnica meditativa che stiamo adoperando, ci porta a non essere più sconnessi, a non essere più automatici. Questo ha subito la fantastica conseguenza di abbassare il volume di quel continuo chiacchiericcio mentale che ci tortura quotidianamente. Per questo si dice che la meditazione rilassa. Meditare significa, infine, anche riflettere, ragionare attentamente su qualcosa. La tradizione buddhista – Buddhismo vuol dire scienza della mente – ci spiega passo dopo passo in che modo procedere se vogliamo liberarci delle nostre idee “sbagliate” e trovare un po’ di pace. Tutte le forme di meditazione di cui vi ho brevemente parlato, a Roma le potete trovare e praticare in tantissimi posti, non solo a Zhenphenling. Ma a Zhenphenling trovate qualcosa che non troverete in questa città da nessun’altra parte. Si chiama danza dei sei spazi ed è una forma di meditazione unica, assolutamente originale, che integra movimento, musica, relazione con gli altri e con il mondo”.

La parola è passata così a Christiane Rhein, insegnante di Danza del Vajra, che ha illustrato in cosa consiste la Danza per il Beneficio degli Esseri: una meditazione con movimenti semplici e armoniosi per sciogliere il corpo, rasserenare la mente e rilassare dalle tensioni della vita quotidiana. Mentre le Khaita Joyful Dances sono divertenti e semplici coreografie basate sull’interazione e sul riconoscimento dello spazio proprio e altrui. Questi balli si danzano sui brani di giovani artisti tibetani.

L’incontro si è concluso con una dimostrazione delle danze tibetane effettuate sopra un Mandala, che rappresenta il micro cosmo e il macro cosmo, con i colori dei cinque elementi: terra, aria, acqua, fuoco e spazio.

A partire dal 18 settembre il centro Zhenphenling propone una settimana di classi gratuite e aperte a tutti.

intervento vitiello1 Moscatelli2 

Per maggiori informazioni:

 

Zhenphenling

Indirizzo: Via G. Miani, 5 (metro Piramide) – 00154 Roma

Mail corsi@zhenphenling.itposta@zhenphenling.it

tel. 334 7860563

web site www.zhenphenling.it

 

 

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