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LA FINESTRA DI OVERTON E IL PRINCIPIO DELLA RANA BOLLITA DI CHOMSKY.

P. Overton era un sociologo americano che elaborò una teoria di ingegneria sociale per spiegare i meccanismi di persuasione e, se vogliamo, di manipolazione delle masse partendo da un’idea dapprima completamente inaccettabile per la società fino a farla accettare e anzi legalizzare.

Egli sviluppò un percorso costituito da tappe attraverso cui ogni idea per quanto assurda, trova una propria finestra di opportunità.

La sua teoria sostiene che qualunque idea se abilmente e progressivamente incanalata nel circuito dei media dell’opinione pubblica, può diventare pensiero diffuso e dominante.

Senza apparenti costrizioni un’idea inaccettabile può, se incoraggiata, diventare normale, anzi può addirittura divenire la regola.

Secondo quanto ha teorizzato, queste sono le fasi della sequenza:

  1. Impensabile

E’ il momento di apertura della finestra, in cui un dato comportamento è vietato, anzi suscita repulsione il solo pensarlo. Questa apertura comporta che se ne comincia a parlare, e si fa in modo che se ne parli sempre di più.

  1. Vietato ma con qualche eccezione

Sul comportamento di cui già si parla si apre ora il dibattito: si tratta sempre di una trasgressione non ammessa, ma si passa all’idea che non si possa generalizzare, che se ne possono considerare le motivazioni e che per quanto comportamento inopportuno e radicale, ha comunque la sua sussistenza in quanto “provocatorio”.

  1. Accettabile

A questo punto la finestra entra nell’ambito del “socialmente rilevante” e diventa oggetto di discussione di esperti anche a livello pubblico. L’opinione generale sospende il proprio giudizio considerandolo comunque un comportamento che rientra nella sfera della libertà individuale non sindacabile.

  1. Ragionevole

Il comportamento non è più considerato destabilizzante, anzi diventa comprensibile, per nulla sbagliato, anzi addirittura necessario.

  1. Diffuso

La finestra aperta raccoglie ora il consenso politico, si rispecchia nella cultura popolare e trova testimoni autorevoli anche nel mondo dello spettacolo.

  1. Legale

Il comportamento da popolare viene ufficialmente legalizzato e va a far parte dell’ordinamento dello Stato.

 

 

Quello di Overton può quindi essere utilizzato anche come modello di manipolazione delle masse, utilizzabile nelle politiche socio-economiche.

Poiché si basa sul meccanismo psicologico per cui la mente si ancora a punti di riferimento per giudicare i cambiamenti, basterà porre il punto di riferimento all’interno della finestra di ciò che viene considerato “normale”.

In fin dei conti si tratta di persuasione graduale che sposta la finestra senza bruschi cambiamenti in modo tale che la persona non è consapevole che la propria idea è stata cambiata.

Una proposta che suonerebbe assurda nel sentire comune viene rigettata, mentre con la piccola proposta la finestra si sposta di poco. E i piccoli successivi spostamenti sono talmente impercettibili che alla fine ci si ritroverà, senza quasi sapere come, a considerare normale e anzi necessario ciò che prima era considerato inimmaginabile.

 

 

Come ha raccontato il filosofo Noam Chomsky il principio metaforico è quello della rana bollita, principio applicato con le tecniche di manipolazione di massa.

Una rana immersa in acqua bollente balzerebbe subito fuori dal pentolone.

Se invece la si pone in un pentolone pieno di acqua fredda ma su una debole fiamma che la scalda lentamente, la rana trova piacevole nuotare e non si accorge della temperatura che aumenta. Quando è troppo calda e la rana se ne accorge, non ha più la forza di reagire perché intorpidita; allora sopporta senza fare nulla, finendo per morire bollita. Il principio dimostra che quando un cambiamento si attua in maniera così lenta da diventare impercettibile, non trova opposizione.

Le lente derive nella società, nella cultura, nella politica, nell’economia lasciano le persone indifferenti perché lentamente abituate.

Si pensi a quanti attentati alle libertà della persona e alla sua dignità, attentati all’integrità della natura e alla bellezza di vivere, commessi tutti lentamente con la complicità di vittime anestetizzate…

Veronica Tulli

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