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La Lega espone il Programma per il Sud alla Camera, in un evento del Centro Studi Machiavelli

Il Sud Italia plaude alla Lega ed al Mov. 5-Stelle

Martedì 3 aprile, nella Sala del Refettorio della Camera dei Deputati un convegno eccezionale organizzato dall’Istituto Machiavelli ha illustrato ad un numeroso uditorio un tema ad altissimo interesse: il futuro della Lega nel Sud Italia.

Non si può dimenticare, infatti, ed è stato sottolineato dall’ on. Domenico Furgiuele, segretario leghista della Calabria, che il 2013 la Lega nella regione aveva una bassa percentuale come seguito, mentre alle scorse politiche ha raggiunto il 6% circa, per cui è lecito pensare che il Partito di Governo abbia conquistato perfino luoghi difficili a lasciare tradizionali gruppi di potere.
Il Moderatore Dario Citati, nell’introdurre il segretario del Molise, Giuseppe Bellachioma, ha precisato un dato di fatto del Carroccio: non è più un Partito fra i tanti, ma, nell’assetto di Governo, la Lega non è che la rappresentanza di destra, e che il Movimento 5 Stelle sarebbe il nuovo partito della sinistra; meraviglia ed encomio se si nota che i due schieramenti, dissimili, come ognuno sa, collaborano abbastanza concretamente per far funzionare lo Stato italiano, diversamente da quanto fin’ora si è avuto con il PD e FI.

In effetti, nonostante i continui enunciati dell’opposizione sugli attriti di Governo, M5S e Lega riescono a realizzare i propositi già stabiliti prima della loro vittoria.
Giuseppe Bellachioma, Segretario della Lega per l’Abruzzo è ampiamente soddisfatto che la Lega sia ormai presente con 100 su 188 Comuni della regione, principio ad una diffusione a breve termine dello stesso Partito, ad esempio, in Toscana, prima regno della sinistra, e probabile inizio di uno status politico che caratterizzerà l’Italia. Raccomanda inoltre di non fermarsi al successo, riferendosi all’affermazione della Lega in Basilicata, ma di tenere ben in equilibrio questo nuovo corso in Italia, per far risalire le condizioni dello Stato facendolo uscire dall’angolo. E’ un fatto che la Lega sia stata approvata al Sud in senso trasversale: votata, cioè, oltre a buona parte dello schieramento di destra, anche dagli elettori della sinistra, stanchi di vedersi attorno immutate le condizioni vergognose nelle quali essi restavano, nonostante le ‘grida’ e gli slogan dei Partiti democratici.

Non è innegabile che, da oltre questi ultimi venti anni, le condizioni del Sud siano state gestite da Gruppi oligarchici inclini alla violenza ed alla malversazione di ogni sorta, appoggiate notevolmente dagli stessi rappresentanti di governo, come dichiarato dal rappresentante della Calabria, il trentenne e determinato on. Domenico Furgiuele, illustrando le perplessità e preoccupazioni palpabili qualche anno prima delle ultime elezioni,  per collocare gazebo ed organizzare un minimo di propaganda.

Dall’esposizione dei fatti, nella brillante e “per nulla politicamente corretta” arte oratoria di Pietrangelo Buttafuoco, appare una Sicilia martirizzata per le strade dissestate e rifiuti sparsi ovunque, terrorizzata da soprusi e svendite a ‘misteriosi’ stranieri, sia di bellezze paesaggistiche, sia di italiche industrie, che riprende a testa alta la sua propria essenza tipica di gioiello fra gioielli; forse ora, grazie a Salvini, i siciliani si accostano con più consone modalità a determinate situazioni politiche. Alla luce dei fatti non si può negare, sostiene Buttafuoco, che Salvini abbia alle spalle non solo la scuola di Miglio, ma anche la forza pervicace come  Vicepresidente nel perseguire i programmi che esulano dal panorama unicamente lombardo-veneto per volere a breve, presente e futuro, un’Italia compatta nel lavoro e nel sentire che continui ad essere faro del mondo. Prosegue Buttafuoco: “Se un chirurgo vede l’Italia come un cadavere sminuzzato, ebbene, va a caccia del sintomo che ha prodotto il male esiziale, e lo elimina: è la catena ai partiti di sistema, rotta dalla maggioranza silenziosa che butta via diatribe PD e FI e trova il giusto sbocco” ed è, dunque, l’adesione al Programma dell’attuale Governo eguale dalle Alpi a Mazara del Vallo, con buona pace ad assistenze più o meno clericali.

Visto da questo punto, il futuro della Lega nel Sud è un futuro che profuma d’arancia e capace di usare le tecnologie necessarie  per le eccellenti industrie italiane. Buttafuoco insiste sul “mettere in moto tutto, via i mafiosi e, se si sfora il debito, pazienza: per i figli non è peccato”. Moscovici, come una volta Prodi, non ridacchia più, ma bisogna evitare a questo punto che i cervelli italiani emigrino all’estero per mancanza di lavoro, che è futuro e benessere. Giuseppina Castiello della regione Campania sottolinea che l’impegno primo di Salvini è stata la sicurezza, ma è urgente fermare i figli ed i cittadini evoluti e geniali, a qualsiasi disciplina essi siano appartenenti, per non lasciare che “giacciano semi-sdraiati sui divani di casa, ormai dimentichi anche di cosa possa essere il minimo metodo di lavoro, per non aver mai trovato l’impiego per il quale essi hanno ottenuto una laurea”.
L’on. Castiello, leghista, già di A.N., raccomanda infine di non credere ai giornali in merito a quota 100 e reddito di cittadinanza, che vede come chiavi d’accensione per una risalita economica, e ringrazia il Ministro Bussetti che ha rifinanziato l’Università Federico II° con i fondi giacenti e mai adoperati dei passati governi.
Ma questo, se fa piacere sentirlo rimarcare, è stato già notato, come l’entusiasmo senza clamori delle persone – maggioranza – per le iniziative di Lega e M5S. Non si può più credere agli spauracchi di crolli, di recessioni, di immiserimenti ed altre tenebrose stime, per cui chiunque legge giornali stranieri si accorge che tutti gli Stati corrono questo rischio. Ancora una volta si cerca di addossare sulle spalle dell’Italia l’errore enorme ed inumano della globalizzazione, del liberismo, ma ormai sono parole vuote: l’Italia deve innanzitutto formare una classe dirigente, per riconsiderare maggiormente la necessità della qualità sulla quantità a favore di ogni persona per ricreare economia e sviluppo, con gli investimenti; chi è ricco di sè vale oro, non può esserci ricchezza senza l’impegno coraggioso dei propri valori umani. Bene, il Sud non è più “terun” nell’accezione del poco volenteroso; è – a tutti gli effetti – pari al Norditalia, lavoratore, coerente alla terra che abita, finalmente amante della terra “amata dagli Dei” (direbbe Veneziani) la sua casa, l’Italia.

Marilù Giannone