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La nuova casa degli Dèi del nord in Islanda la chiesa dedicata a Thor

Il ritorno degli dèi

A breve è prevista l’apertura della chiesa a Thor in Islanda, nella periferia di Reykjavik, la chiesa può celebrare matrimoni e funerali.

 

Fondata da poche decine di persone nel solstizio d’estate del 1972, l’Ásatrúarfélagið (Fratellanza della fede negli  Æsir, anche detti Asi, una delle due famiglie degli dèi norreni) oggi solo in Islanda conta oltre 4 mila adepti. In una nazione di poco più di 300 mila abitanti, la cifra quindi non è estremamente bassa. Dal 1973 è stata riconosciuta dallo stato. Grazie ai benefici della tassa islandese sóknargjald, una specie di otto per mille, la fratellanza degli Asi ha così avuto  un quantitativo che sommato in svariati anni le permetterebbe, anche legalmente, la costruzione della sua chiesa.

Si sono candidati 8 architetti per il progetto, alla fine ha prevalso quello più ecologico possibile e in perfetta sintonia con gli elementi naturali della religione norrena. Geometrie separate alla base della struttura con il numero 9, numero cardinale della mitologia, dei nove mondi.

Fino al rimboscamento del 2015 il progetto era irrealizzabile in quanto l’isola, dopo il disboscamento vichingo, non aveva così tanti alberi da potersi permettere una costruzione, perché è previsto nella costruzione il legno islandese.

Gli Asatru hanno 4 date importanti, i due solstizi e i due equinozi, non corrispondono spesso a quelli stagionali intesi nel mondo, a opera di un calcolo diverso. Per la legge islandese possono persino celebrare matrimoni e funerali, con funzioni legali. Inoltre i riti stranamente variano con la musica folk fino all’Heavy Metal. Nella ritualistica è previsto il consumo di cibo, molto usata come di cavallo. Sono elementi caratteristici che la rendono antica e allo stesso tempo recente.

 Nell’Ottocento iniziarono in molti paesi nordici i primi approcci con quello che fu considerato Neopaganesimo, idee iniziali dovute al Romanticismo. Il progetto Asatru è stato visto come un’aberrazione quando nacque, una grande stravaganza. Il primo traguardo fu di arrivare a 100 membri. Negli anni ’90 l’associazione contava duemila iscritti, nel 2015 su ne contavano circa tremila. Da quando il progetto della chiesa è stato avviato se ne sono aggiunti altri mille, a dimostrare come la chiesa sia appoggiata.

I lavori infatti hanno avuto degli intoppi, l’apertura era prevista per il 2018, ora preferiscono far scegliere la data ai membri, importante che coincida con qualche festività norrena.

L’Islanda è stata la Thule Nord della via norrena, l’ultima roccaforte, convertita con alcuni tentativi, la prima volta per evitare l’invasione del re cristiano Olaf I di Norvegia. L’Islanda però non ha mai abolito i riti antichi privatamente, solo pubblicamente e fu proprio quello che spinse  Snorri Sturlusson a scrivere l’Edda, oggi elemento importante nella ricostruzione delle pratiche. Lo scrisse per evitare che la mitologia norrena sparisse per sempre. Anche se sembrerebbe che parte della popolazione islandese non l’abbia mai del tutto rimossa, tramandando concetti di base da generazione a generazione, fino al cambiamento nell’attuale Etenismo.  Perché il Paganesimo non può più esistere, a differenza del Neopaganesimo. La scienza e altri visioni spirituali diffuse nel mondo hanno comunque e inevitabilmente cambiato le prospettive e le visioni di ogni pagano che oggi quindi si definisce neopagano.

Inoltre la via norrena attuale ha varie suddivisione e non solo gli Asatru ma anche i Vanatru ( da Vanir, l’altra famiglia degli dèi, prima in guerra con gli Asi), Disistru ( delle disir, dee minori), Rökkatru ( delle divinità crepuscolari) e infinite altre suddivisioni.

La chiesa che sorgerà sarà quindi eretta e dedicata a Thor, il dio amato per eccellenza, ma anche Odino e Tyr, della stirpe degli Asi. Gli storici hanno dichiarato che all’epoca dei vichinghi la prima divinità maggiormente venerata era Tyr, dio della guerra. Nel periodo di mezzo Odino, anche lui dio della guerra ma con molteplici caratteristiche mercuriali e infine mentre la società si abituava alla pace c’era Thor, dio associato all’agricoltura. In quello che fu il più grande tempio del passato a Uppsala, in Svezia, c’erano tre statue di legno di Odino, Thor e Freyr. Quindi aprire una chiesa a Thor significa riprendere la visione del passato a come era nel momento in cui era stata lasciata. Nella pace.

Il Neopaganesimo inizialmente era appoggiato molto da partiti con idee nazionalistiche ma adesso la situazione sembra sia apolitica e non solo in Islanda. Il revivalismo e la ripresa di questa considerata come religione del passato  sanno di romanticismo e di nazionalismo ma forse sono dovute al fatto che il Cristianesimo non convinca parte delle persone; e allora si riaprono culti ancora più antichi, rivisitati con nozioni esoteriche e spirituali più adatte alla realtà attuale.

L’Islanda quindi sarà la prima nazione al mondo ad assistere alla rinascita dei culti norreni, da lì in poi apriranno altre chiese per tutta la Scandinavia, spazzando così via l’anticristianesimo molto presente in Nord Europa, magari cancellando del tutto la brutta parenesi della Inner Circle del Black Metal degli anni ’90, quando i musicisti Black Metal norvegesi avevano creato associazioni di stampo criminale, e bruciarono le chiese cristiane, approcciandosi a ideologie naziste e sataniste, e avevano bruciato chiese cristiane facilitati dal fatto che erano costruite in legno forse la chiesa Asatru potrebbe totalmente spegnere tale risentimento atavico, insito nell’ inconscio in tutti quei popoli convertiti al Cristianesimo con la forza e molto recentemente rispetto all’ Europa Continentale e Mediterranea.

Intanto l’apertura della chiesa Asatru è prevista a breve.

 om   Enrico Paniccia

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