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La religione più antica al mondo: il voodoo

Il voodoo nasce nella zona dell’Africa occidentale in tempi così lontani che se ne è persa l’origine, al punto che si dice che sia la religione più antica al mondo, presente fin dagli albori della civiltà umana. Il termine significa spirito, divinità o segno del profondo.

Si tratta di una religione vera e propria che conta 60 milioni di credenti distribuiti tra Africa occidentale, America meridionale e Stati Uniti; in particolare è riconosciuta religione ufficiale in Benin e ad Haiti, dove ha preso il nome di Santeria, in commistione col culto dei santi del cattolicesimo.

Quella odierna è una religione monoteista che venera un dio creatore supremo considerato però troppo remoto per essere raggiunto direttamente. Quindi i fedeli venerano centinaia di spiriti intermedi negli animali, nelle piante e negli amuleti. I fedeli credono inoltre che il mondo dei vivi e quello dei morti coesistano e che si possa accedere al mondo dei morti attraverso riti e cerimonie.

Gli elementi sincretisti si devono alle deportazioni di circa 12 milioni di africani che tra la metà del Seicento e la meta dell’Ottocento furono condotti in America come schiavi; spogliati di tutti i loro averi rimasero vitalmente attaccati alla loro religiosità che si diffuse e si arricchì di molti aspetti del cristianesimo più vicini alla sensibilità pagana.

Il voodoo originale africano era una mescolanza di varie religioni native per cui fu normale per gli schiavi deportati accettare ed integrare le nuove religioni. Nell’immaginario collettivo si pensa ad esso nei termini di rituali di magia nera da cui tenersi lontani ma in realtà è una religione a tutti gli effetti, dotata di un insieme di dottrine morali e sociali e di una complessa cosmologia.

Dunque la religione vuduista combina oggi elementi che derivano dal cattolicesimo dei colonizzatori europei ed elementi ancestrali estrapolati dall’animismo tradizionale africano, ed è osteggiata più che mai dalla chiesa cattolica per il suo insieme di superstizioni e per la magia nera.

In Benin e ad Haiti, in quanto religione ufficiale esistono due chiese che amministrano le congregazioni che formano la grande organizzazione vuduista e gestiscono cerimonie religiose, seminari e formazione del clero vuduista. In particolare in Benin la chiesa ha un forte peso sociale perché gestisce ospedali, scuole, college ed enti di beneficenza.

Il clero è costituito da sacerdoti e sacerdotesse con le medesime funzioni e in genere siedono sul trono del padre, nel senso che le conoscenze gli sono state trasmesse dal genitore.

Esistono poche decine di membri chiamati re che formano la guida della chiesa e godono di particolare prestigio perché discendenti di antichi sovrani e ad alcuni di questi viene anche attribuito il titolo di Papa del voodoo; hanno diverse specializzazioni come quello della supervisione della correttezza dei rituali.

Il clero offre servizio nei tempi gestiti dalle congregazioni: sono luoghi in cui l’essere umano può entrare in contatto con la divinità ed è per questo che vi si svolgono i rituali.

Gli edifici di culto sono decorati con vari elementi tra cui molte candele, raffigurazione di santi, oggetti considerati legati agli spiriti: gli spiriti vengono celebrati e richiamati mediante l’utilizzo dei veve, geometrie sacre, che sono disegni simbolici tracciati in modo stilizzato e che rappresentano uno spirito. I rituali si svolgono anche nelle foreste, in luoghi considerati sacri perché vi sono stati lì nascosti i poteri del voodoo.

Il canto di invocazione dello spirito serve per entrare in una dimensione sacra e ancestrale; tutti gli anziani del villaggio cantano e ballano per richiamare l’attenzione degli spiriti sulla persona. Durante la cerimonia il ritmo ipnotico dei tamburi aiuta i fedeli a separarsi dal corpo fisico con lo scopo di essere posseduti temporaneamente dagli spiriti: nel voodoo l’essere posseduto dallo spirito è il più grande onore e desiderio del fedele perché è un prescelto.

Ogni gesto, ogni oggetto usato dal sacerdote ha un forte simbolismo, tutto questo serve per creare un collegamento tra il mondo dei vivi e il mondo dei morti. L’uso dell’alcol serve per inibire la razionalità ed entrare davvero nella cerimonia. I riti prevedono un cerimoniale ben preciso a cominciare dall’acquisto presso il fetish market di tutti gli ingredienti che servono per ciascun tipo di rito.

Il mercato è un po’ la farmacia per curare corpo e lo spirito: per il corpo si usano le erbe mentre se bisogna curare lo spirito il sacerdote sceglie a seconda del problema la carcassa di un particolare animale, che viene poi tritata fino ad ottenerne una polvere da usare durante la cerimonia. Il cavallo per esempio viene utilizzato quando il rito ha che fare con la richiesta di forza fisica, le rane per portare fortuna, i cani per la protezione…

Questi mercati non vendono solo animali vivi per il sacrificio e carcasse di animali ma anche tessuti da adoperare sempre durante le cerimonie e ogni genere di tessuto e di colore è legato al tipo di rito: il rosso e per eliminare la negatività, il bianco per la felicità…

Durante i rituali sono frequenti sacrifici di animali ma proprio questa parte della cerimonia che può sembrare la più brutale, è forse quella che ha un significato più profondo: l’animale sacrificato viene ringraziato per il suo sacrificio perché crea una connessione con gli spiriti e viene poi mangiato tutti insieme e viene reso sacro ogni morso che gli si dà. Possono essere adoperate anche le bambole voodoo dal clero che interagisce con i partecipanti al rito.

Nei momenti di estasi il posseduto viene detto zombie cioè persona viva sotto il controllo di un ente che in realtà non appartiene al suo corpo: infatti si crede che durante i rituali di possessione una delle due anime del posseduto lascia il corpo per permettere alla divinità di entrarvi. Infatti nel voodoo l’anima è distinta in due corpi: il grande angelo guardiano e il piccolo angelo guardiano.

La prima è considerata materiale e legata al corpo ed è quella parte di anima che lascia il corpo dopo la morte. La seconda è più sottile e può lasciare spesso il corpo, anche durante il sonno, ed è quella soggetta ad influssi esterni, tanto che persone che praticano la magia nera possono impossessarsene e imprigionarla.

Quando una persona muore la sua anima ascende al paradiso. Durante la vita ogni uomo possiede un proprio maestro della testa che corrisponde all’angelo custode della tradizione cristiana, un nume che porta consiglio e protezione alla persona cui è associato.

Eticamente la morale del voodoo enfatizza il valore della vita umana e il rispetto della persona; considera sacra la natura e permeata dalle divinità poiché è una religione anche panteistica. In quanto antica, ha cerimoniali legati alla magia; in particolare è stata perseguitata dal cattolicesimo proprio per l’aspetto della magia nera e distruttiva e poi per l’iconografia pagana e satanista, per i sacrifici di animali, per la ritualistica del sangue e le possessioni.

Il voodoo è forse la religione più fraintesa al mondo per queste persone è uno stile di vita completo che include cultura filosofia lingua arte danza musica e medicina. Tutti possono essere iniziati al voodoo: europei e americani, cristiani, musulmani, cattolici… Per esempio il rito per invocare la protezione da parte di tutti gli spiriti del voodoo può essere rivolto a chiunque. Chi crede nel voodoo, crede anche di non poter fare del male a un’altra persona perché altrimenti  il male realizzato gli si ritorcerebbe contro.

Veronica Tulli

Foto © DirectoryRex

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amuleti, Benin, feticci, Paganesimo, Santeria, simbolismo, spiriti, voodoo