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La Sacralità delle Sedi Istituzionali ed il loro rispetto

La sacralità delle sedi istituzionali ed il loro rispetto

LA SACRALITA’ DELLE SEDI ISTITUZIONALI

ALCUNE RIFLESSIONI DI MASSIMO ROSSI *

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è un esempio assoluto di come un “Uomo di Stato” deve atteggiarsi e comportarsi.
Il senso del rispetto dello Stato e della sacralità dei suoi luoghi sono non solo forma, ma pura sostanza.
Il Presidente Mattarella incarna nella più alta sua espressione quel rispetto e quella cura delle Istituzioni che ogni pubblico cittadino dovrebbe seguire ed a cui dovrebbe tendere nel suo operato di tutti i giorni.
Scrivo questo perché avremo bisogno di 10, 100, 1000 Mattarella e di nessuno di quelli che qualche giorno fa hanno dato luogo ad uno spettacolo vergognoso nell’emiciclo della Camera.

La Camera dei Deputati, uno dei due rami del Parlamento, culla della nostra Corte Costituzionale e sede legislativa e di dibattito sui temi essenziali della Repubblica per alcuni minuti è diventata (come in altre occasioni) il ring preferito da “energumeni” in giacca e cravatta (altro obbligo da stabilire in modo categorico per tutti gli uomini).
Costoro sono venuti alle mani come avrebbero potuto fare i peggiori avventori di un bar di periferia, non mostrando né rispetto per l’Aula, né rispetto del ruolo (evidentemente in modo immotivato) che ricoprono, né rispetto dei colleghi, né rispetto del popolo che li ha votati.  Uno spettacolo indegno che andava sanzionato non con la sospensione di alcuni giorni, ma di alcuni mesi.

Il Parlamento è il luogo del dibattito, il luogo del confronto civile anche se forte ed aspro, ma sempre rispettoso dell’Aula e dei colleghi. Le “armi” delle parole e dello scritto sono tutto quello che può essere messo in campo nel rispetto reciproco delle idee e posizioni avverse sale della democrazia.
Invece, troppo spesso i c.d. rappresentanti del popolo (scelti dalle segreterie in base a criteri, certe volte, di comodo) sprofondano in frasi scurrili, in gesti osceni, in cartelli esposti a mo di stadio con offese e vilipendi, tutto questo non è dibattito politico, ma confronto tra soggetti inadeguati al ruolo che ricoprono.
Ormai, il cittadino comune dalla politica e dalla politica attiva ne ha preso le distanze (e questo è un male perché viene meno il controllo), ma i Presidenti dei due rami del Parlamento devono attivarsi a fare sì che questo scempio termini.

Occorre che vi siano scritti nel regolamento interno della Camera e del Senato delle sanzioni vere e concrete anche di tipo economico consistente.
La sospensione dall’aula sia di mesi e non di giorni con decurtazione dello “stipendio”. Insomma, bisogna mettere le mani in tasca a questi “energumeni” in giacca e cravatta che hanno scambiato l’emiciclo della Camera per un ring e l’Aula per una “bisca clandestina”.   Occorre – con le buone o con le cattive – restituire il rispetto dei luoghi, delle Istituzioni e della sacralità ed altezza della funzione parlamentare.  Non mi si venga a dire che questa è la rappresentazione di chi li ha votati.
Il popolo è molto più rispettoso ed attento di costoro e, comunque, non è un argomento valido e fondato. Semmai, quel popolo è solo distratto ed obnubilato da altro per osservare lo scempio che costoro fanno delle Istituzioni.
Dobbiamo ristabilire il rispetto dell’Aula e della funzione. Ai Partiti dico scegliete bene i candidati perché ne va del vostro futuro e del futuro del nostro Bel Paese.
Viva l’Italia sempre.

*Avvocato Penalista  e patrocinante in Cassazione
Docente in Seminari  di Studi e
Relatore in Convegni a Livello Nazionale
Studio Legale in Siena, v.le Cavour 136
avvocatomassimorossi@yahoo.it

 

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QUESTO INTERVENTO a firma dell’Avv. Massimo Rossida più anni orami una nostra “firma eccellente” su tematiche riguardanti il “Pianeta Giustizia” – è stato pubblicato anche su un’altra Testata: “IL SALTO DELLA QUAGLIA.com”, un sito web/blog ideato e fondato dal Giornalista Angelo Barraco, totalmente indipendente da influenze politiche o commerciali.
Pur rispettando le opinioni dell’illustre autore – con il quale personalmente sono legato anche da rapporti di reale amicizia e stima – desidero  comunque esprimere un mio dissenso da alcune sue valutazioni, sia sulla “Sacralità” di determinate Sedi Istituzionali, sia su determinati atteggiamenti, comportamenti e messaggi dell’attuale Presidente della Repubblica.
Al riguardo e specificatamente cercherò di replicare, con un mio prosimo articoletto, sia personalmente ed altresì nel ruolo di Direttore Editoriale della Consul-Press.  ______________Giuliano Marchetti