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La Storia degli Occhiali

                                                                                                    a cura di Fulvio Mulieri

Dalle Prime Lenti per la Lettura all’Innovazione Tecnologica del XXI Secolo, un Viaggio che Ha Trasformato uno Strumento Funzionale in un Simbolo di Cultura, Moda e Progresso Scientifico

Gli occhiali, strumenti utilizzati quotidianamente da milioni di persone in tutto il mondo, sono nati come risposte a esigenze funzionali e si sono trasformati nel corso dei secoli in simboli di cultura, intelligenza, e persino di status sociale. Oggi, gli occhiali sono tanto un oggetto di moda quanto uno strumento pratico per la correzione della vista. La loro storia, sebbene affascinante, è segnata da continui sviluppi scientifici, innovazioni tecnologiche e cambiamenti culturali che li hanno resi parte integrante della vita quotidiana. Questo articolo approfondisce le origini, l’evoluzione e le innovazioni degli occhiali, con uno sguardo sull’impatto che hanno avuto sulle scienze ottiche, sulla società e sulla cultura della moda.

L’idea di utilizzare lenti per migliorare la visione non è una novità del medioevo, ma ha radici più antiche che si estendono fino all’epoca romana e cinese. Già nel II secolo d.C., i romani utilizzavano pietre o vetri concavi come strumenti per migliorare la vista durante la lettura o altre attività che richiedevano una visione ravvicinata. Questi primi tentativi di correzione visiva non erano occhiali nel senso moderno del termine, ma costituiscono un primo passo significativo nel lungo percorso che ha portato agli occhiali come li conosciamo oggi. In Cina, l’uso di lenti per la correzione visiva risale anch’esso a tempi antichi, utilizzando materiali come il cristallo e vetro lavorato.

Tuttavia, la nascita vera e propria degli occhiali avviene nel XIII secolo in Italia, un periodo in cui il Rinascimento stava appena cominciando a prendere piede. Nel 1286, il monaco italiano Salvino D’Armate è tradizionalmente considerato l’inventore degli occhiali. Nonostante la mancanza di prove documentali dirette che attestino questa affermazione, le fonti storiche associarono il suo nome alla creazione di occhiali con montatura che permettevano di correggere difetti visivi come miopia e ipermetropia. In realtà, non si trattava di occhiali perfetti come quelli moderni: le lenti erano spesse e pesanti e venivano montate su un telaio rudimentale in legno o metallo, e il loro design non era ancora quello che oggi conosciamo. Tuttavia, l’idea fondamentale di utilizzare lenti per migliorare la visione rimase invariata e costituisce la base per tutte le innovazioni future.

Un altro aspetto interessante da considerare è come la creazione degli occhiali, pur essendo un’innovazione tecnologica, fosse anche un segno di progresso culturale. Come notato dallo storico della scienza William H. Bates nel suo lavoro “Perfect Sight Without Glasses”, gli occhiali sono diventati strumenti non solo per correggere difetti fisici, ma anche per migliorare la capacità di apprendere e di partecipare alla vita intellettuale del tempo.

Durante il Rinascimento, un periodo di intensa fioritura scientifica e culturale, gli occhiali subirono importanti perfezionamenti. L’ottica, che in quel periodo iniziava a svilupparsi come disciplina scientifica, divenne uno dei principali campi di interesse. I matematici e gli scienziati come Giovanni Dondi dell’Orologio, matematico e ottico italiano del XIV secolo, furono tra i pionieri che migliorarono la qualità delle lenti. Dondi, in particolare, si distinse per il suo lavoro sulla catena ottica, un dispositivo che combinava vari tipi di lenti e permetteva di migliorare la precisione visiva.

Le lenti utilizzate per gli occhiali in questo periodo divennero più trasparenti e meno distorsive, un passo fondamentale per migliorare l’efficacia di questo strumento. Già nel XIV secolo, occhiali con montature in metallo o legno iniziavano a diffondersi in Europa, in particolare nelle corti italiane e spagnole. Questi occhiali da lettura, anche se non così sofisticati come quelli moderni, segnano un’importante tappa nella storia dell’ottica, permettendo a molte persone di migliorare la propria qualità della vita. Come evidenziato dal fisico e storico Thomas L. Hankins nel suo libro “The Scientific Revolution: A Historiographical Inquiry”, il Rinascimento fu un periodo in cui la scienza e l’arte si intrecciavano strettamente, e gli occhiali rappresentano uno degli esempi più emblematici di questa sinergia.

Nel corso del XVII e XVIII secolo, l’innovazione nell’ambito degli occhiali continuò. L’uso delle lenti bifocali, una delle scoperte più importanti nella storia degli occhiali, è attribuito al celebre Benjamin Franklin nel 1784. Le lenti bifocali permettevano di correggere simultaneamente la visione da lontano e quella da vicino, un bisogno crescente tra le persone di mezza età, che cominciavano a soffrire di presbiopia. Franklin stesso descrisse la sua invenzione come un importante passo per migliorare la qualità della vita quotidiana, sottolineando come la capacità di vedere correttamente a tutte le distanze fosse fondamentale per la funzionalità della vita sociale e intellettuale.

Il Settecento segna anche l’inizio della popolarizzazione degli occhiali. Con l’evoluzione delle tecniche di fabbricazione e la crescente domanda da parte di una popolazione che viveva più a lungo e in migliori condizioni igieniche, gli occhiali divennero più accessibili a un pubblico sempre più ampio. Come sottolineato dall’Enciclopedia Britannica, gli occhiali non erano più un lusso esclusivo per i nobili e gli intellettuali, ma un prodotto di consumo che iniziava a essere disponibile anche per le classi medie.

Con l’arrivo della Rivoluzione Industriale nel XIX secolo, la produzione di occhiali subì una vera e propria trasformazione. Grazie all’introduzione della produzione in serie e dei nuovi materiali, come il metallo e la plastica, gli occhiali divennero più economici e accessibili a un pubblico più ampio. Le lenti furono ridotte in spessore e il design dei telai fu migliorato per renderli più leggeri e resistenti. La produzione di occhiali divenne quindi un’industria vera e propria, con la creazione di fabbriche e l’adozione di nuove tecniche di lavorazione, come l’uso della macchina per rifinire le lenti, che permisero di ottenere risultati molto più precisi rispetto a prima.

Nel XIX secolo, inoltre, l’ottica continuò a evolversi, portando a una maggiore diffusione di occhiali con lenti a maggiore potenza correttiva. La capacità di produrre lenti più sottili e con una correzione più mirata a specifici difetti visivi (come miopia, ipermetropia e astigmatismo) rappresentò una delle innovazioni chiave in questo periodo.

Il XX secolo è stato un periodo fondamentale nella storia degli occhiali, che non furono più visti solo come strumenti funzionali, ma come veri e propri accessori di moda. Con l’emergere della cultura popolare, l’industria della moda e l’influenza delle celebrità, gli occhiali divennero un simbolo di stile e personalità. Personaggi iconici come John Lennon, Marilyn Monroe, e Andy Warhol hanno contribuito a diffondere l’idea che gli occhiali potessero essere non solo un accessorio per la correzione della vista, ma anche un mezzo per esprimere la propria individualità.

Le montature di occhiali, che iniziarono come semplici oggetti funzionali, divennero sempre più stilizzate e sofisticate. Negli anni ’60 e ’70, l’adozione di occhiali oversize, particolarmente popolari tra le star del cinema, divenne una dichiarazione di moda. Come notato dal giornalista di moda Vogue, “Gli occhiali divennero il simbolo della rivoluzione culturale del ventesimo secolo, diventando parte integrante del look iconico di molti dei personaggi più influenti del tempo”.

Nel XXI secolo, gli occhiali hanno continuato a evolversi non solo dal punto di vista estetico, ma anche tecnologico. Con l’introduzione di lenti progressive, che correggono visioni multiple (da vicino, da lontano, e per l’intermedio), e lenti fotocromatiche, che si scuriscono automaticamente al sole, gli occhiali sono diventati strumenti ancora più sofisticati per il miglioramento della qualità visiva.

Inoltre, la digitalizzazione ha portato a nuove innovazioni, come gli occhiali blu light filter, progettati per ridurre l’affaticamento visivo causato dall’uso prolungato di schermi digitali. Un altro passo significativo è rappresentato dagli occhiali intelligenti, come gli occhiali Google Glass, che integrano funzionalità avanzate come la realtà aumentata e la connessione con i dispositivi mobili. Gli occhiali intelligenti sono destinati a trasformare ulteriormente il nostro modo di interagire con la tecnologia, integrando il mondo digitale con la vita reale in modo discreto e funzionale.

La storia degli occhiali è una testimonianza di come la tecnologia, la scienza e la cultura si siano intrecciate nel corso dei secoli. Da strumenti puramente funzionali per correggere difetti visivi, gli occhiali si sono trasformati in oggetti culturali e simboli di status e di stile. La loro evoluzione continua a essere alimentata dalla ricerca scientifica e dall’innovazione tecnologica, con l’introduzione di lenti sempre più avanzate e dispositivi intelligenti che potrebbero rivoluzionare ulteriormente l’esperienza dell’utente. Come scrive Steve Jobs, “L’innovazione distingue tra un leader e un seguace”. In effetti, gli occhiali stanno seguendo questa strada, rimanendo sempre in prima linea nell’incontro tra funzionalità e tecnologia.

 

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