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L’Acqua, bene comune, per l’Umanità
con la costruzione di “Mega Pozzi”

L’ACQUA, DA SEMPRE UN BENE INDISPENSABILE PER L’UMANITA’

PREMESSE E RIFLESSIONI INTRODUTTIVE 

L’uomo, per una sua sopravvivenza, ha necessità di usufruire di acqua pulita e potabile.
In base ad alcune ricerche mirate effettuate anche tramite la F.E.M.A.- Federal Emergency Management Agency si può confermare che l’acqua deve sempre corrispondere a standard qualitativi che non comportino problematiche negative verso i consumatori e utilizzatori o comunque non  rappresenti per costoro un livello di rischio preoccupante.

In media, un minimo di 7,5 litri pro capite al giorno talvolta può soddisfare i requisiti della maggior parte delle persone e nella maggior parte delle condizioni di utilizzo. Tuttavia, in situazioni di emergenza per varie motivazioni o qualora si superino i 35°, la necessità potrebbe raddoppiare fino a 15 litri pro capite giornaliero.
Secondo l’O.M.S.Organizzazione Mondiale della Sanità, per soddisfare le esigenze generali minime – sia alimentari ed igienico-salutari, sia per i vari diversificati utilizzi – sarebbero necessari tra i 40 e i 70 litri d’acqua pro capite al giorno. Registriamo però che la quantità di acqua (fresca, potabile ed utilizzabile) risulta infinitamente scarsa, soprattutto, considerando la impossibilità di vivere senz’acqua e quindi rafforzando da parte nostra la consapevolezza come tale risorsa sia indispensabile, in quanto elemento base per tutta la rete della vita del pianeta.

Purtroppo dai numerosi dati disponibili, emerge che non sia un bene in quantità illimitata, anzi al contrario, secondo stime riportate da WorldAtlas, meno dell’1% dell’acqua del pianeta è potabile.
E’ pur vero che la Terra è “blu” perché viene bagnata per il 77%, ma è altrettanto vero che per il 97% si tratta di acqua salata. Ciò che rimane è acqua dolce, di cui solo una piccola parte di questa è disponibile per il consumo umano. Di un totale 3% scarso, solo il 31% è accessibile alla popolazione, in quanto per la gran parte è raccolta nei ghiacciai.    

A seguito di quanto sopra premesso, è possibile riepilogare i seguenti

                                                                       DATI E CONSIDERAZIONI

Le risorse idriche d’acqua potabile sono tutte sotterranee, infatti il 40% circa dell’acqua che consumiamo proviene dal sottosuolo. E’ difficile creare, allo stato attuale, nuovi approvvigionamenti, quindi sarebbe importante quanto fondamentale tutelare al meglio le riserve esistenti, in quanto vitali per la nostra sopravvivenza.             

LA VITA DEI POPOLI IN UN MONDO ASSETATO D’ACQUA                

Secondo dati del “Centro di Epidemiologia per la sanità pubblica dell’I.S.S. – Istituto Superiore di Sanità, più di 1 miliardo di persone nel mondo fa affidamento su fonti di acqua potabile e sono considerate a rischio; inoltre 2,5 miliardi non hanno accesso a servizi igienici adeguati. Da qualche tempo, ogni anno, il mancato accesso all’acqua potabile provoca 4 miliardi di casi di diarrea e 1,7 milioni di decessi.  Secondo un recente studio di ActionAid e di Mani Tese, sono 768 milioni gli esseri umani che non trovano un accesso sicuro a questa risorsa ed alla necessaria quantità minima giornaliera per soddisfare le esigenze basilari dell’organismo.

In altre zone i consumi idrici potrebbero essere migliorati, razionalizzati e ridotti, evitando gli eccessivi sprechi di acqua (per il mancato controllo dei rubinetti nelle abitazioni, nelle sedi di lavoro ed uffici, nonché per le fontanelle stradali, ecc.), per cui è logico supporre che probabilmente solo una ristretta parte della popolazione si renda conto del valore reale di questo bene comune e, continuando con questi comportamenti e ritmi, secondo le ultime stime l’accesso all’acqua sarà un problema per oltre 5 miliardi di persone nel 2050.

 ULTERIORI RIFLESSIONI

Convenuto che, dai dati pubblicati dall’OMS, il consumo minimo giornaliero risulta stimato in 300./miliardi di litri d’acqua, noi – che stiamo vivendo nel XXI secolo – possiamo osservare come la maggior parte dei governi sembra assistere inerme davanti tale problema. Ciò mentre la maggior parte delle popolazioni ubicate sul pianeta soffre già da tempo indisturbatamente l’immensa siccità persistente, con previsioni catastrofiche che indicano peggioramenti ovunque, mentre sarebbe sicuramente utile attuare alcune soluzioni possibili, tra l’altro già esistenti.

SISTEMI  CONOSCIUTI

Da tempo in alcune zone viene utilizzato il sistema di dissalazione, ma ciò è possibile solo per i territori che si affacciano sui mari o sugli oceani e quindi al momento non proponibile per intere popolazioni che vivono in zone desertiche, in collina e in montagna ove, tra l’altro, potrebbero scarseggiare sorgenti d’acqua, laghi e fiumi; in tali situazioni numerosi abitanti sarebbero costretti ad intraprendere lunghe percorrenze per i necessari approvvigionamenti idrici.

Da anni sono state studiate e realizzate con successo varie soluzioni alternative per l’agricoltura; in alcune zone si costruiscono invasi capaci di raccogliere e trattenere le acque piovane per un uso razionale nel tempo e quando serve. Altra soluzione conosciuta, forse, la più antica è il recupero delle acque potabili sotterranee e la loro raccolta, attraverso la costruzione di pozzi.
La storia ci narra che la costruzione di pozzi d’acqua risale a un periodo molto antico, le cui tracce si ricollegano all’Era Neolitica; in Israele, in località Atlit Yam ci sono pozzi datati 8.100 e 7.500 a. C., altri dello stesso periodo si trovano a Kissonerga-Milouthkia e Shillourokambos, in zona Cipro.

 IL TERMINE “POZZO

Il termine pozzo universalmente è riconosciuto come una struttura artificiale, costruito in forma circolare e di dimensioni variabili generalmente cilindriche, fino al raggiungimento delle falde acquifere, ovvero sostanzialmente di vere e proprie sorgenti d’acqua, definite freatiche oppure artesiane “a seconda di come è il flusso dell’acqua che le permea, se è a pelo libero oppure in pressione”.                     
In dipendenza dell’uno o dell’altro caso, il pozzo si definisce freatico oppure artesiano.

  FUTURO E CERTEZZE

Una soluzione certamente auspicabile consisterebbe nel programmare la costruzione intensiva di pozzi d’acqua, per  risolvere una parte rilevante del problema riguardante la “disponibilità di acqua potabile”, utilizzando strumenti e materiali necessari per realizzare i “mega pozzi d’acqua”.  Infatti con la costruzione di ogni mega pozzo si possono raggiungere le falde acquifere con fori di grande misura, assicurando in tal modo disponibilità immediata in quantità decisamente superiore d’acqua a paragone con un qualsiasi pozzo conosciuto come normale fra quelli in uso attualmente. Pertanto il buon senso consiglierebbe di procedere rapidamente, vista la scarsità d’acqua, accelerando la costruzione di mega pozzi sia prevalentemente in tutte le zone desertiche, sia ove sia possibile ed opportuno potenziare le attività imprenditoriali, le produzioni agricole, nonché migliorare le condizioni di vita delle popolazioni.
Ovviamente per realizzare i suddetti “mega pozzi” si deve far riferimento all’affidabilità, all’esperienza e alla potenzialità di imprese dotate di impianti, macchinari e tecnologie idonee che, per 99% dei casi, ne assicurano la fattibilità; solo così sarà possibile realizzare una disponibilità immediata d’acqua in quantità superiore anche di 10/20 volte a paragone di un pozzo normale.
Per realizzare un mega pozzo d’acqua potabile è necessario poter utilizzare un impianto di trivellazione di particolare efficienza 

 AF460 E’ LA TRIVELLA PIU’ GRANDE E POTENTE AL MONDO

 

La AF 460 è la trivella più grande ed è una delle più potenti al mondo; è capace di praticare fori di 4 metri di circonferenza nel terreno; i brevetti e la costruzione appartengono al Gruppo Italiano IMT di Osimo (AN), che vanta anche l’esperienza e la capacità necessarie nella costruzione di pozzi d’acqua.

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COLLABORAZIONE SINERGICA TRA  IMT E NIKI
CON  FINANZIAMENTO DA ENTI MULTILATERALI 

Dalla collaborazione iniziata nel 2015 tra il Gruppo Italiano IMT di Osimo ed il “Marchio Niki” cura il settore burocratico e commerciale proponendo lo studio di base e il progetto realizzativo “Mega pozzo d’acqua, per la produzione di acqua potabile per tutti”, ponendosi a disposizione delle Autorità ed Istituzioni Governative per renderne possibile l’attuazione.
Al fine di migliorare l’ambiente e per la produzione di acqua potabile nel corso del 2015 la World Bank e la Banca d’Asia hanno messo in campo a disposizione dei governi di tutto il mondo ingenti fondi per finanziare progetti idonei in base alle indicazioni dell’ OMS, per la produzione e bonifica di acqua potabile.
Lamentabilmente purtroppo non sembra che la situazione generale abbia registrato miglioramenti significativi e tutto ciò induce a presumere che i sistemi ed i progetti finora adottati per produrre acqua potabile siano poco efficienti o non sufficientemente considerati risolutivi. Da qui la necessità di un maggior impegno comune – anche in ambito culturale e dell’informazione – per intensificare la costruzione dei mega-pozzi, come si è cercato di esporre in questo intervento.
Accanto al Gruppo Industriale IMT – azienda Italiana leader in tale settore, anche il “Marchio Niki” (*1) è in campo pronto ad
offrire e la massima disponibilità collaborativa

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(*1) NIKI-PM di Nicola P. Mare, con sede in Roma – Via Alessandro Scarlatti, 5
 nip.mare@gmail.comniki.pm@libero.it  # Tel/WhatsApp +39 347 1922713

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