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Lali Panchulidze, Presidente Acigea,
intervistata dalla TV Nazionale della Georgia

GEORGIA / ITALIA –  IN LINEA  DIRETTA 
CON LA  TNG TELEVISIONE NAZIONALE GEORGIANA
INTERVISTA  A  LALI PANCHULIDZE
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Tale documento, pervenutoci già tradotto dall’Ufficio Stampa di Aristocrazia Europea, è stato qui pubblicato inserendo alcuni Link di collegamento con precedenti articoli, già apparsi sulla Consul Press. 
La nostra ospite è la bellissima Signora Lali Panchulidze, Presidente e Fondatrice di ACIGEA – Assoc.ne Culturale Internaz.le Cristiana Ecumenica Italia Georgia Eurasia // Vice Presidente di Aristocrazia Europea // Dirigente di UNO Unione Comunità Cristiane Ortodosse Copte Orientali in Italia, nonché Rappresentante Ufficiale in Italia della Georgian Airways.
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1) / D  Benvenuta, Signora Lali, grazie mille per aver partecipato al nostro programma… – Vedere le tue insegne da “regina” mi ha ricordato le battute di Ioseb Noneshvili: “Non hai il nome del re, gabbiano alato, così gli occhi della donna Tamar. Come l’hai scoperto?  Raccontaci dei tuoi titoli…
R – “Non ho scoperto nulla di nuovo, in famiglia si sapeva e tramandava ma, in Unione Sovietica comunista, non se parlava e avevamo ben altro a cui pensare. I titoli storici della mia famiglia, confermati dagli Archivi di Stato e da quelli di diverse Chiese Ortodosse sono: Patrizi Bizantini del Curopalatinato Bagratide, di Tao Klarjeti e dell’Impero Trapezuntino Megacomneno, di Trebisonda, Nobili dei Regni Bagratidi di Imerezia e di Georgia, Conti dell’Impero Zarista di tutte le Russie e Nobili del Regno di Serbia, dove trovarono rifugio alcuni Panchulidze, dopo la rivoluzione bolscevica, oltre che in Germania, nei Paesi Bassi e a Parigi.”
2) / D – Molte persone in Georgia sognano di restaurare l’istituzione della monarchia, me compreso… come ha comandato Sua Santità e il Beato Ilia II: “Quando regnerà il re, ma non si sa, il Parlamento governerà…” Come consideri una simile prospettiva: il Regno Unito di Georgia?! “La mia patria è la Lombardia…” hai detto in una delle interviste. Se possibile, da qui, più in dettaglio? …Hai radici lombarde, la più bella dama di Kutaisi, dal fascino antico di Kolkhori?
R – “La storia della nostra amata Patria Georgia si fonde con quella della nostra Santa Chiesa Ortodossa Apostolica e con quella dei nostri Principi, Re e Santi della dinastia biblica dei Bagrationi. Sono tre componenti inscindibili della nostra identità nazionale. Una moderna monarchia, tradizionale e cristiana, costituzionale e federale, simbolicamente al di sopra degli schieramenti e dei partiti, sarebbe garante dell’unità e della sovranità nazionale della nostra piccola grande Georgia. Una monarchia Bagrationi, forte di duemila anni di storia, sarebbe rispettata garante della stabilità geopolitica del Grande Caucaso.”
3) / D – Francesco Trecci, imprenditore fiorentino, scrittore innamorato della Georgia e uno dei soci della vostra Associazione. Presentalo, se possibile, al nostro pubblico — Presidente della stessa associazione, persona di eccezionale interesse il Conte Lorenzo Maria Pacini, professore universitario, filosofo, giornalista, direttore del quotidiano online “Idee e Action”. Cosa e come si esprime il suo atteggiamento e il suo interesse nei confronti della Georgia e dei georgiani?
R ACIGEA ha oltre duecento associati, i tre quarti italiani, di alto livello sociale e culturale, tutti innamorati delle nostre tradizioni. Francesco Trecci è certo il primo amico della Georgia in Italia, conosciuto e apprezzato da tutta la nostra comunità. Il giovane professore Lorenzo Pacini è un brillante docente universitario, studioso e giornalista, esperto di filosofia, antropologia e geopolitica, appassionato di Eurasia.”
4) /D – Quando guardo i media italiani, il predominio delle pubblicazioni digitali è palpabile: televisioni su Internet, pubblicazioni online… Quanto è popolare la carta stampata nell’Italia moderna e si trova ad affrontare una crisi nell’era dei media digitali? —Infine un altro membro del vostro team, l’Avvocato Piero Maggiori (esperto della Georgia); quali sono le sue funzioni all’interno di questa associazione?
R – “La carta stampata è in crisi in tutto il mondo, soprattutto in quello occidentale, ma i media sono molto forti e diffusi online. I problemi sono le scarse qualità e libertà di informazione. Mi spiego meglio, troppi giornali mediocri, troppe notizie false, una concentrazione di potere in pochi editori e poca trasparenza su chi finanzia questi giornali che si presentano magari come indipendenti, pur essendo assolutamente di parte. E la gente si fa influenzare…
Quanto all’avvocato Maggiori è un vecchio e stimato professionista, ex Ufficiale dei Carabineri (la polizia militare italiana), studioso di storia e buon conoscitore della Georgia dove è stato più volte, sia per turismo culturale che per affari…”
5) / D – Il giornalismo degli emigranti georgiani in Italia ha successo. Quest’anno ad aprile, abbiamo festeggiato l’anniversario di “Georgian Roots”, il primo anniversario della sua pubblicazione… Il successo della giornalista televisiva emigrante Katie Nogieva, fondatrice e direttrice generale della compagnia televisiva italo-georgiana KN TV a Firenze un anno fa, è anche gioioso. Recentemente, oggi su Bzoba, è accaduto un evento senza precedenti: un canale televisivo italiano ha concesso una rete aerea a una televisione immigrata. Sicuramente conoscerai altri fatti positivi…
R – “Sono felice di queste diverse iniziative che confermano e mostrano agli italiani l’intelligenza, l’attivismo e il fermento culturale del nostro popolo e delle nostre comunità in Italia. Unico difetto è il nostro carattere fortemente individualista, dovremmo imparare invece a fare squadra, almeno ad unirci in un coordinamento nazionale. ACIGEA è riconosciuta dallo Stato Italiano, dall’Unione Europea e dalla Regione Lombardia; siamo presenti in tutte le regioni italiane, abbiamo molti contatti importanti e collaboriamo regolarmente con le istituzioni pubbliche locali. Noi siamo a disposizione della Georgia e dei georgiani, sempre disponibili a collaborare con tutti, a partire dalle nostre autorità diplomatiche e religiose.”
6) / D – È un grande onore per me essere accanto a quelle persone che hanno dato un grande contributo alla creazione della storia della Georgia” – scrive uno di loro. Raccontacelo! – Ultimamente, ad aprile, con la vostra organizzazione, avete presentato in modo impressionante la Georgia sul palco del Teatro San Babila di Milano. “Sul palco si è acceso il fuoco georgiano”, questa è stata la risposta… Cosa è previsto per il futuro?
R – “Noi cerchiamo, da una parte di unire e aiutare la comunità georgiana, soprattutto i più bisognosi e le emergenze, dall’altra facciamo promozione culturale e turistica della Georgia con gli italiani, con incontri culturali, mostre d’arte, presentazione di libri, cerimonie cavalleresche, riunioni enogastronomiche con i nostri vini e la nostra cucina, e poi con musica e danza tradizionali.
È per me stato un vero onore e una grande soddisfazione riempire uno dei principali teatri di Milano, nella centralissima e famosa Piazza San Babila, con oltre 500 persone, delle quali un centinaio di fratelli ex sovietici (georgiani ma anche ucraini, moldavi e russi) ma gli altri tutti italiani entusiasti e desiderosi di conoscere maggiormente e visitare la nostra terra.
Prima della fine di questa intervista, se permetti, ci tengo a ringraziare il Presidente della Georgian Airways, Tamaz Gaiashvili, che condivide il mio spirito patriottico, le autorità dell’Ambasciata di Roma e del Consolato di Milano, tre storiche animatrici culturali della nostra comunità in Italia (la Principessa Ketevan Bagrationi di Mukhrani, Lali Burduli e Nunu Geladze), i nostri bravi Sacerdoti Ortodossi (in particolare l’Archimandrita di Milano, Padre Kirioni), il caro amico conte Guido Farneti Merenda Salecchi (mio storico predecessore come rappresentante della compagnia aerea georgiana in Italia) e la mia cara amica Maya Bubashvili che di ACIGEA è vice presidente.
Ma il mio abbraccio va a tutti i compatrioti georgiani in Italia, a quelli più famosi (calciatori, cantanti lirici, imprenditori, ristoratori, professori universitari) ed a quelli meno che, con il loro duro e silenzioso lavoro, soprattutto di assistenza sociale, con grande sacrificio e umanità, aiutano gli anziani italiani e mantengono le proprie famiglie in madrepatria.
La vostra grande forza e dignità di donne e di madri sia esempio per tutti!”