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“L’Ambasciata d’Italia in Egitto”,
presentazione del Volume a Venezia il 10 Giugno

L’AMBASCIATA D’ITALIA IN EGITTO,
dalla Riva Est del Nilo costeggiante Il Cairo,
alla Laguna di Venezia
 

__________ a cura di Alessandro Publio Benini

Venerdì 10 giugno, alle ore 16, a Ca’ Pesaro Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Venezia sarà presentata l’ultima (…per ora) fatica editoriale portata a compimento dall’Ambasciatore Gaetano Cortese riguardante la presentazione del libro: ”L’Ambasciata d’Italia in Egitto”
La presentazione si svolgerà in collaborazione con la Venice International University ed il Corpo Consolare di Venezia e del Veneto.

Il volume – che fa parte di una ben nota Collana dell’Editore Carlo Colombo e curata personalmente con notevole passione dallo stesso Ambasciatore – risulta corredato da molte e pregevoli immagini che concorrono a valorizzare lo stesso volume, a prescindere dalle particolareggiate descrizioni redatte dai vari ed autorevoli Collaboratori.
Con Gaetano Cortese, a presentare il volume, parteciperanno: Mariacristina Gribaudi, Presidente Fondazione Musei Civici di Venezia; Stefano Polli, V.Direttore Agenzia ANSA; l’Amb. Giampaolo Cantini, già diplomatico d’Italia a Il Cairo; l’arch. Ketty Migliaccio; l’Amb. Umberto Vattani, Presidente della Venice International University e già Segretario generale della Farnesina, nonché lo stesso Editore Giovanni Battista Colombo.

La palazzina dell’Ambasciata d’Italia al Cairo – che ospita sia gli uffici della Rappresentanza, sia la Residenza dell’Ambasciatore – ha sede in Garden City, storico quartiere del Cairo caratterizzato da fitta vegetazione, quasi costeggiando la riva est del Nilo, vicino l’isola di Roda. L’edificio fu progettato dall’Architetto Florestano Di Fausto, che in quegli anni sovraintendeva alla esecuzione di importanti edifici per conto dello Stato Italiano, assieme a Paolo Caccia Dominioni.
La fase esecutiva venne iniziata nel 1925 e l’attuale Ambasciata d’Italia, inaugurata nel 1931, risulta essere senz’altro l’opera egiziana più consona allo stile di Di Fausto, ove appaiono ben amalgamati aspetti propri del neocinquecentismo romano con elementi del modernismo tipici degli anni ’30.
Florestano Di Fausto (nato il 16.7.1890 a Rocca Canterano e deceduto l’11.1.1965 a Roma) è stato un eccellente Architetto ed Ingegnere a cui deve essere riconosciuto un particolare ruolo di protagonista nello scenario architettonico libico e tra le sue numerose opere sono da citare l’Arco dei Fileni sulla Via Balbia (successivamente distrutto da Gheddafi ne 1973), la realizzazione dei Villaggi dedicati a Cesare Battisti, a Gabriele D’Annunzio e alla Maddalena. Da ricordare ancora il Palazzo dell’ Ambasciata d’Italia a Belgrado, la Cattedrale ed il Palazzo del Governo a Rodi, la Cappella delle Reliquie nella Basilica di Santa Croce in Gerusalemme a Roma, nonché la “Casa del Contadino” a Latina ex-Littoria (edificio poi demolito negli anni ’60).
Florestano Di Fausto, oltre che per l’Ambasciata de Il Cairo, collaborò con Paolo Caccia Dominioni anche per la realizzazione dell’ Ambasciata d’Italia ad Ankara …. e su quest’altra nobile figura d’Italiano (nato a Nerviano ii 14.5.1896 e deceduto a Roma il 12.8.1992) la Consul Press si ripromette di pubblicare prossimamente un intervento a lui dedicato, Ciò per ricordarlo non solo come insigne ingegnere, valoroso militare e combattente, nonché studioso, raffinato narratore e scrittore, ma in particolare anche per quel suo sentimento di Pietas Romana che lo indusse a  progettare e costruire il Sacrario Militare Italiano di El Alamein, ove sono stati raccolti – grazie alla sua instancabile opera – oltre 4800 Caduti che attualmente ivi riposano, tramandandone le gesta e i sentimenti evocati dal Foscolo per le generazioni a seguire.

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Ma ritorniamo ora all’ Ambasciata Italiana in Egitto.
Nel volume, curato come già detto dall’Amb. Gaetano Cortese, vengono illustrate ai Lettori le soluzioni architettoniche e di arredamento adottate per la sede del Cairo – unitamente alle suggestioni del paesaggio ed agli itinerari di visita della città – tali da renderla particolarmente apprezzata ed innovativa fra quelle italiane nelle capitali del nord Africa affacciantesi sul Mediterraneo.
Nella parte introduttiva del volume risultano visionabili varie immagini paesaggistiche dei dipinti di Ippolito Caffi, un artista insuperabile nel rappresentare l’anima e l’essenza dei luoghi e dei popoli incontrati nei suoi numerosi viaggi in Europa e lungo il Mediterraneo.
Ippolito Caffi (nato il 16.10.1809 a Belluno e morto il 20.7.1866 nella battaglia di Lissa, per affondamento della nave “Re d’Italia” combattendo durante la III^ guerra d’Indipendenza) ha avuto una vita intensa, con molti viaggi sia in Italia, sia all’estero, nonché importanti attestati e riconoscimenti per le sue capacità artistiche.
I vari dipinti riprodotti fotograficamente nel volume sull’Ambasciata Italiana d’Egitto – che raffigurano sia la Carovana nel deserto, così come in una pausa di riposo, sia la Veduta del Cairo, la Moschea Sultan Hassan, la Strada principale del Cairo, il Bazar di scialli, l’Istmo di Suez, Karnak e Tebe nonché e il Palazzo del Pascià – costituiscono una parte delle 150 opere che Virginia Missana, vedova di Ippolito Caffi, donò a Venezia nel 1889, e attualmente sono conservate nella  Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Venezia a Ca’ Pesaro.

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Foto autore articolo

Alessandro P. Benini

Esperto di Finanza e di Storia dell’Economia.
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