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L’attacco dei Giganti : Mitologia Greca

Altezza mezza bellezza …. ma è vero?

Furibondi poiché Zeus aveva confinato nel Tartaro i loro fratelli Titani alcuni  altissimi e terribili giganti diedero l’assalto al Cielo degli Dei Olimpi. Erano nati dalla Madre Terra e venivano dalla Tracia nel numero di 24. Si tratta di un mito tardo e post-omerico in quanto Eros e Dionisio, che vengono citati nei testi, sono saliti tardi sull’olimpo.

All’improvviso  i giganti agguantarono massi enormi e cominciarono a lanciarli nel cielo causando gran paura nel cuore degli Olimpici. Era a questo punto ebbe la visione che soltanto con Ercole, l’uomo con la pelle di leone, e un’erba magica avrebbero potuto sconfiggere i giganti.

Zeus mandò Atena ad avvertire Ercole e lui oscurando i lumi di Eos Selene e Elio  e dopo andò di persona a cercare l’erba. L’equivalente storico di questa battaglia è l’attacco di alcuni montanari non ellenici in un’epoca tarda.

A quel punto iniziò la battaglia tra Ercole e il capo dei giganti Alcione, ma questi più veniva colpito e più volte si rialzava essendo con le gambe sulla sua terra natia di Flegra, allora Atena accortasi della magia disse subito ad Eracle di portarlo a spalla in un’altra regione, così lui fece eliminandolo poi a colpi di clava.

Porfirione, un altro gigante, spiccò un salto in cielo e nessun dio Olimpico gli teneva testa tanto che raggiunse Era ma una freccia di Eros trasformò la sua rabbia in lussuria per lei; vedendo questo Zeus si infuriò e lo incenerì con una sua folgore, venendo poi finito da Ercole con una freccia.

Nel frattempo il gigante Efialte aveva messo alle strette Ares bloccandolo a terra, ma Apollo e Ercole lo uccisero conficcando una freccia in ciascuno dei suoi occhi.

Demetra ed Estia non parteciparono al combattimento ma rimasero un poco distante torcendosi le mani per l’angoscia.

Scoraggiati dalle loro perdite i giganti si ritirarono sotto terra, ma vennero inseguiti e feriti tanto che alla fine tentarono una ultima resistenza a Bato in Arcadia, posto dove ancora ora vengono talvolta alla superficie i giganti: qui continuò il massacro ma era sempre Ercole a dare il colpo mortale.

L’invincibilità di Ercole legata alla debolezza degli Dei Olimpici farebbe rientrare l’episodio più nella farsa che nella mitologia. Il fatto che i giganti hanno spire al posto dei piedi significa che non sono esseri in carne e ossa ma spiriti evanescenti: l’erba a questo punto sarebbe un rimedio contro gli incubi notturni.

I giganti possono essere identificati dal loro nome: Alcioneo (forte asino) è molto probabilmente lo scirocco che porta brutti sogni per l’appunto, Mimante (La mimica) era un riferimento alla vero somiglianza dei sogni.

                           Altri miti stessa spiegazione

Nel nord si invocava Odino per uscire dai sogni ingannevoli, ma con la cristianizzazione si è poi passati a San Swithold.

In relazione invece ai miti babilonesi il dio Marduk porta un’erba miracolosa al naso per non sentire il puzzo emanante dalla Dea Drago Tiamat mentre Ercole deve tollerare il fiato di Alcioneo usando probabilmente la stessa erba.

I Nephilim della tradizione giudaica e cristiana antica sono un popolo di giganti nati dall’incrocio tra i figli degli dei (intesi come pluralità, ovvero Elohim) e i figli degli uomini. Per ulteriori informazioni al riguardo guardare l’opera di Zecharia Sitchin riguardo gli Annunaki che poi sono i figli di Inanna “La dea bianca” di Robert Graves.

Foto wikipedia images                                              © Francesco Spuntarelli

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