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LE GROTTE PREISTORICHE DEL TERRITORIO COSTIERO DEL CAPO DI LEUCA

VECCHI STUDI E NUOVE PROSPETTIVE DI RICERCA

Morciano di Leuca (LE), 19 luglio 2024 – L’eleganza di Palazzo Strafella ha fatto da cornice all’incontro organizzato dalla Associazione ARCHÈS con l’obiettivo di accendere i riflettori sugli aspetti storici, botanici ed antropologici, tra indagini passate, studi in corso ed eventuali frontiere di fruizione 4.0 su questo lembo di terra nel sud-est d’Italia, noto come  il Capo di Leuca, in cui si annidano luoghi magici che nascondono scorci incantati.

La serata è stata aperta dall’avv. Ombretta Renzo, consigliera delegata alla Cultura del Comune di Morciano che ha portato agli astanti i saluti del Sindaco Ricchiuti, impossibilitato a partecipare per prioritari impegni istituzionali.

La serata è stata aperta dall’Avv. Ombretta Renzo, Consigliere Comunale con delega alla Cultura del Comune di Morciano di Leuca che ha portato i saluti istituzionali del Sindaco RICCHIUTI, impossibilitato a partecipare per prioritari impegni istituzionali.

Un parco relatori prestigioso e di primissimo piano, formato da tutti accademici, ha presentato i tesori di inestimabile valore, sotto il profilo storico-naturalistico, e le loro peculiarità che li hanno resi oggetto di superstizioni e di culti primordiali.

Per l’occasione il presidente di ARCHES, Marco CAVALERA, in qualità di moderatore, ha accompagnato relatori e pubblico lungo un viaggio, nel tempo e nello spazio, nel quale è stata illustrata l’importanza archeologica, geologica, antropologica e botanica dei siti e sono state formulate ipotesi di nuove indagini sulle cavità preistoriche, con un focus sulle attività già in avviate.

Numerose sono le grotte che, in questo territorio, raccontano una storia antica essendo splendide testimoni dell’evoluzione geologica del territorio. Sono state presentate al pubblico le prove della presenza dell’uomo che le ha frequentate fin dal Paleolitico medio e superiore (130000/10000 anni fa), dedicandosi alla caccia e alla raccolta di frutti spontanei. Un paesaggio profondamente diverso che, a causa delle oscillazioni climatiche, vedeva le grotte non in riva al mare, ma nell’entroterra, con il mare distante chilometri verso ovest.

 

Le grotte costiere del Capo di Leuca sono tesori di inestimabile valore sotto il profilo storico-naturalistico, e le loro peculiarità li hanno resi oggetto di superstizioni e di culti primordiali. Inaccessibili dalla terraferma, si possono raggiungere per lo più attraverso una navigazione sottocosta. Probabilmente sarà questa la prossima offerta che la ARCHES proporrà a quanti vorranno scoprire il Sud-Salento anche da un punto di vista culturale e multidisciplinare.