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Lettera aperta ad Elly Schlein

A Lei, quale rappresentante del P.D. e di vasta parte del “Popolo della Sinistra”, due domande precise a cui gradirei ricevere due relative risposte.

REATO D’OPINIONE

A) Perché Lei, impunemente, può definire “ignobili” le dichiarazioni pronunciate da Marcello De Angelis riguardanti la non presunta colpevolezza di Francesca Mambro, di Giusva Fioravanti e di Luigi Ciavardini sulla Strage di Bologna, mentre se io (senza certamente usufruire né del  suo potere, né delle sue protezioni) definisco essere ignobili le sue affermazioni ed il suo comportamento rischio di venire querelato e linciato, nonché oscurato da F.B. o da altri social ?

B) Lei ricorda gli “anni di piombo”, quando dai ‘suoi predecessori’ veniva scandito nei cortei lo slogan Uccidere un Fascista non è un reato e di conseguenza – contemporaneamente e successivamente – venivano effettuate ‘in serie’ esecuzioni personali e di gruppo dai militanti sia del P.C.I., sia della  Sinistra Gruppettara (B.R.. / Lotta Continua / Potere Operaio / ecc.ecc.) ?
In quei tempi tale slogan campeggiava nei murales delle nostre Città …ed io ne ricordo uno, enorme, ad altezza d’uomo, sul muraglione del Policlinico di Roma, ivi non rimosso per anni delle varie Istituzioni; un murale tollerato dai locali Consiglieri Municipali e dalla Giunta Comunale di Roma, sia dai Vigili Urbani e sia dal Sindaco di Roma, sia dai Commissariati di Zona, sia dal Questore e/o dal Prefetto di Roma, sia dai vari Parroci del Quartiere e delle Gerarchie Ecclesiastiche.
Non una parola né dal Vescovo di Roma, né dallo S.C.V. né dal Presidente della Repubblica.

Ovviamente l’istigazione alla violenza ed all’eliminazione fisica degli avversari – se proveniente da “La Sinistra” e dai suoi Soci – non costituisce “Reato d’Opinione” _______________ Giuliano Marchetti

Elly Schlein, Marcello De Angelis, Strage di Bologna


Giuliano Marchetti

Direttore Editoriale di Consulpress, Commercialista e Revisore Contabile.