“L’improbabilità dell’amore” di Hannah Rothschild
“L’improbabilità dell’amore” di Hannah Rothschild, edito Neri Pozza, è un romanzo sorprendente che alleggerisce la mente e regala momenti di svago e divertimento. Una delle prime cose a risaltare è la scelta dell’autrice di far narrare la storia da vari protagonisti. Uno in particolare è molto attraente. Lo stile di scrittura è semplice, ma descrittivo e diretto il che rende la lettura facile e appassionante. I temi di questo libro si intersecano fra loro ma uno spicca tra gli altri: l’amore.
“Amare è un’arte come dipingere o vivere, richiede allenamento, finezza, determinazione, umiltà, energia e delicatezza“.
Inteso sotto mille sfaccettature è l’argomento trainante della storia che parte da un evento ma poi torna indietro per far capire come si è giunti a quella particolare data. Tra le pagine si respira un’aria che ha il profumo di arte ma anche di prelibate pietanze preparate con gusto e particolarità. Tanti i personaggi che prendono vita nella storia, a volte bizzarri e alquanto eccentrici. Si parla di mercanti d’arte, faccendieri e mecenati, oligarchi in esilio e nobildonne. Tanti i rimandi alle loro vite con descrizioni molto particolareggiate e il racconto di come sono giunti all’evento descritto all’inizio de “L’improbabilità dell’amore”.
“Ed è questa la grande tragedia dell’amore: se anche sei così fortunato da imbatterti in esso, non dura mai. Non c’è giovane che non creda che il suo caso sarà diverso. Sciocchi, dannati sciocchi“.
Una storia che parla di un mondo chiuso nella sua cerchia danarosa, con la compravendita a porte chiuse o solo su invito. Come se l’arte, la sua bellezza fosse a disposizione solo dell’élite, di coloro che “possono permettersela”.
“L’improbabilità dell’amore”La vita della trentenne Annie McDee negli ultimi tempi ha preso una brutta piega: dopo la rottura con lo storico fidanzato si ritrova sola, in un appartamentino un po’ squallido, l’unico che può concedersi con il suo magro stipendio di cuoca. Cinque settimane prima, a uno speed-dating organizzato in un museo di Londra, ha conosciuto Robert e, ora che vorrebbe fargli un regalo di compleanno, è costretta a rovistare in un negozio di seconda mano. Tra cumuli di ciarpame e scarti appartenuti a chissà chi, Annie nota un quadro appoggiato a una parete, dietro una pianta di plastica.
Il proprietario non ne sa granché: ha acquistato la baracca alla cieca, cianfrusaglie e ninnoli compresi. Spinta da un impulso irresistibile, la giovane donna acquista il dipinto, salvo doversene pentire la sera stessa, quando Robert la molla senza nemmeno presentarsi a cena. Decisa a restituire il quadro per riavere indietro i soldi, il giorno dopo Annie pedala fino al negozio del rigattiere, ma al suo arrivo ha un’amara sorpresa: l’area intorno alla bottega è chiusa dal nastro della polizia e al suo posto non restano che macerie fumanti. Poche ore dopo la sua visita nel negozio, qualcuno vi ha fatto irruzione, ha legato il titolare, sparso benzina ovunque e lanciato uno straccio in fiamme. Il locale è bruciato in poche ore.
Davanti all’accaduto, a Annie non resta che rassegnarsi al sacrificio delle sue settantacinque sterline e tornarsene a casa con il dipinto sottobraccio. Nelle settimane successive, tuttavia, la sua vita e la sua persona sembrano stranamente diventare oggetto di improvviso interesse e curiosità di un gran numero di bizzarri individui.
Autrice
Hannah Rothschild è una scrittrice e regista. Il suo primo romanzo, The Improbability of Love, ha vinto il Bollinger Everyman Wodehouse Prize per il miglior romanzo comico ed è entrato nella graduatoria finale per il Baileys Women’s Prize for Fiction. Scrive per periodici e quotidiani, inclusi The Times, New York Times, Vogue, Bazaar e Vanity Fair. È vicepresidente dell’Hay Literary Festival, fiduciaria della Tate Gallery e prima donna presidente della National Gallery di Londra. Vive a Londra.
Giorgia Iacuele
Hannah Rothschild, L’improbabilità dell’amore, Libri, Neri Pozza