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L’Iran, la Cina e l’Italia nella sfida mondiale al covid-19

L’Italia, per posizione geopolitica, per i suoi millenni di storia, i suoi primati per Siti UNESCO Patrimonio dell’umanità, i prodotti unici e le biodiversità, il patrimonio culturale è, in termine breve, dagli anni Settanta centrale nei rapporti internazionali. Solo per alcune questioni politiche, come l’eurocomunismo e le “convergenze parallele”, l’Italia risultava, senza tema di dubbio, nel panorama delle relazioni internazionali uno dei più grandi riferimenti mondiali per altri popoli e culture anche con molti punti interrogativi interessanti.
In queste settimane lo è ancor più.  È un Paese anticipatore, un laboratorio di idee, punto di osservazione, riflessione e riferimento importante dal Mondo Antico fino all’ultimo nostro Cinquantennio…

Raffaele Panico

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Si riporta qui di seguito un Comunicato Stampa della Repubblica dell’ IRAN, pervenuto alla Redazione della Consul Press  tramite l’ Ambasciata di Roma per l’Italia

L’impatto delle sanzioni sulla Repubblica Islamica dell’Iran
nella lotta contro il coronavirus

Roma. Italy, Mar. 11. 2020 –  Il coronavirus rappresenta un’enorme sfida per la nave globale ed alcuni paesi timonieri stanno affrontando direttamente gli effetti di questa crisi. I governi di Cina, Italia e Iran stanno facendo del loro meglio per proteggere le popolazioni dei loro paesi e su una scala più ampia, del mondo e stanno cercando di offrire un contributo all’eliminazione di questo virus con il supporto internazionale. Alcuni paesi invece stanno cercando di infliggere danni alla nave globale, con delle sinistre intenzioni ai danni della comunità internazionale.
Da un punto di vista morale, mentre intere popolazioni stanno lottando con una delle epidemie più gravi dell’ultimo millennio, non è corretto esacerbare le crisi e dare spazio ai disaccordi ed ambizioni politiche per danneggiare altri paesi, limitando l’accesso alle strutture sanitarie e ai presidi medici. Affrontare queste azioni immorali lontane da qualsiasi regola di convivenza internazionale, richiede una reazione globale, con i media in prima linea come parte importante della democrazia nel mondo.

Dopo il ritiro illegale dall’accordo nucleare, che è stato censurato dalla comunità internazionale, le autorita’ americane non solo hanno aumentato le sanzioni contro l’Iran, ma hanno anche esercitato pressioni su altri paesi, adottando una politica di massima pressione per distruggere la resistenza del popolo iraniano e ristabilire il dominio americano nel mondo, per arrivare ad una realtà globale unipolare. L’uso di nuove sanzioni per limitare la capacità iraniana di affrontare il coronavirus da un lato e false dichiarazioni dall’altro, evidenziano l’ipocrisia delle autorità americane.
Sebbene la Repubblica Islamica dell’Iran sia stata in grado di prosperare negli ultimi decenni e raggiungere una relativa autosufficienza per soddisfare le esigenze della sua popolazione, sfortunatamente parte delle esigenze del paese nei settori della medicina, della salute e delle attrezzature mediche, che richiedono importazioni e interazioni con le principali aziende del settore, stanno affrontando gravi problemi.
La forte pressione degli Stati Uniti su società straniere, sta rendendo estremamente difficile per l’Iran accedere a forniture mediche e di medicina preventiva per combattere il coronavirus, tecnologie aggiornate, finanziamenti per l’acquisto e l’importazione di questo genere di prodotti o la loro fabbricazione all’interno del paese.

Secondo la Corte Internazionale di Giustizia, tutte le sanzioni che violano l’attività umanitaria devono essere sospese e il libero accesso degli Stati a quanto indispensabile per far fronte a crisi sanitarie e catastrofi naturali non è sanzionabile. Il mancato rispetto da parte degli Stati Uniti di questo ordine e l’assoluta disinvoltura nel descrivere le sanzioni come un colpo alla Repubblica Islamica dell’Iran per costringerla ad accettare la sconfitta contro gli Stati Uniti, dovrebbe essere condannato dall’opinione pubblica e dalle persone libere di tutto il mondo.
L’accesso alle medicine, alle attrezzature mediche e alle cure è un diritto umano fondamentale enfatizzato nella Carta delle Nazioni Unite. Purtroppo gli Stati Uniti, nonostante le false dichiarazioni mediatiche, non solo non hanno fornito l’opportunità di accesso a medicinali e attrezzature mediche, ma stanno esercitando forti pressioni contro i paesi e le aziende che stanno cercando di alleviare le difficolta’ del popolo iraniano attraverso azioni umanitarie ed aiuti finanziari, ledendo questo diritto fondamentale di un intero popolo.
Questa azione criminale degli Stati Uniti sta di fatto impedendo agli aiuti umanitari di raggiungere l’Iran e Washington cerca anche di negare all’Iran qualsiasi accesso ai finanziamenti attraverso il divieto di esportazioni non petrolifere.
Parte della classe dirigente americana ha persino considerato questa epidemia in linea con la politica di massima pressione, esprimendo soddisfazione per la sua diffusione in Iran e affermando che il coronavirus abbia agito più delle sanzioni nell’interesse degli Stati Uniti.
Mentre migliaia di iraniani stanno combattendo per la propria vita di fronte al virus letale, Trump sta intensificando ferocemente nuove sanzioni disumane contro l’Iran. Alcune organizzazioni statunitensi, come United Against Nuclear Iran , hanno chiesto il totale boicottaggio farmacologico dell’Iran e il Presidente della Fondazione per la Difesa delle Democrazie negli Usa ha espresso gioia per il fatto che il coronavirus sia stato in grado di fare in Iran quello che le dure sanzioni americane non sono riuscite a compiere.

La Repubblica islamica dell’Iran fa appello all’opinione pubblica mondiale e ai liberi pensatori che credono nei valori autentici dei principi umani affinché si oppongano in ogni modo possibile a queste azioni disumane degli Stati Uniti e per esercitare pressioni nei confronti di Washington per togliere le restrizioni nell’ accesso a medicinali, risorse sanitarie e finanziarie necessarie per combattere il coronavirus. La storia insegna che la vittoria finale e’ di coloro che si battono contro il sopruso e l’oppressione.
Il bellissimo poema scritto all’entrata del Palazzo di Vetro dell’Onu, è del grande poeta iraniano Saadi e ci ricorda:

“Son membra d’un corpo solo i figli di Adamo, da un’unica essenza quel giorno creati.
E se uno tra essi a sventura conduca il destino, per le altre membra non resterà riparo.
A te, che per l’altrui sciagura non provi dolore, non può esser dato nome”.

Mohsen Pakparvar (Ph.D.) Public Diplomacy Counselor
>  Embassy of I.R.IRAN – Rome
    361 Via Nomentana Roma 00162 Italy

 

 

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