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L’uovo di Pasqua e le sue origini

Il simbolo dell’uovo si ritrova in varie culture del mondo. È universalmente associato alla creazione poiché contiene l’embrione della vita: infatti in numerose cosmogonie l’universo nasce da un gigantesco uovo. Esso si presta alla rappresentazione ternaria di guscio, albume, e tuorlo: il guscio duro esterno contrapposto alla morbidezza interna, e vero tesoro è la sostanza, forziere del segreto della vita. È quindi un’immagine che ha perlopiù valenza positiva poiché contiene in sé il miracolo della vita futura.

Presso i culti e le mitologie pagane, la terra e il cielo erano due emisferi che unendosi formavano un uovo, a simboleggiare la vita e nell’uovo veniva celebrata la rinascita della natura e la fertilità. Per gli antichi egizi l’uovo era l’origine di ogni cosa e il fulcro dei quattro elementi dell’universo: aria, acqua, fuoco e terra. I romani avevano la consuetudine di sotterrare nel terreno un uovo dipinto di rosso per auspicare un buon raccolto; e festeggiando Cerere, dea della fertilità, le offrivano uova come doni propiziatori, inneggiando Omne vivum ex ovo ossia Tutto ciò che è vivo viene dall’uovo. Persiani, greci e romani ne facevano anche oggetto di divinazione, attraverso l’ovomanzia e l’ovoscoppia: la prima consisteva nell’attenta osservazione della superficie esterna mentre la seconda ne esaminava l’interno.

Nel Nord Europa, i riti celtici che festeggiavano Ostara, l’equinozio di primavera, celebravano la dea Eostre, associata al rinnovarsi della vita, della primavera e della fertilità. In occasione di queste celebrazioni si usava far rotolare le uova dalla cima di una collina per imitare il movimento del sole nel cielo e simboleggiare l’arrivo della primavera. Ostara era tra l’altro il nome germanico della dea Eostre, simboleggiata dall’uovo e patrona della fertilità.

In India l’uovo contiene simbolicamente in sé il principio della vita e il bipolarismo maschile-femminile del divino: lo Shiva Lingam ( Fallo di Shiva) è la pietra venerata in India come simbolo del maschile creatore, e rappresenta l’uovo cosmico da cui è emersa tutta la creazione. L’uovo era altresì legato alla fenice, mitico uccello che secondo la leggenda morì lasciandosi incenerire dai raggi del sole; dalle ceneri si formò l’uovo da cui l’uccello riprese la vita.

Anche l’usanza di scambiarsi le uova in dono è piuttosto antica ed è presente presso i persiani, gli egizi, i greci e i cinesi. Durante la stagione primaverile, quando la natura rinasce, queste culture si scambiavano le uova simbolo di vita nuova. L’usanza cristiana delle uova di Pasqua è iniziata presso i cristiani della Mesopotamia: risalgono a loro i primi documenti dell’uovo macchiato di rosso a simboleggiare il sangue di Cristo sparso sulla croce.

In seguito il concetto di uovo come simbolo di vita fu rielaborato dal cristianesimo nella nuova prospettiva che simboleggiava la resurrezione di Cristo: l’uovo, che appare un sasso privo di vita come il sepolcro di pietra nel quale era stato sepolto Gesù, contiene all’interno una nuova vita pronta a nascere e l’uovo che rotola, da movimento del sole passò a simboleggiare la pietra del sepolcro che venne trovata rotolata via nel giorno di Pasqua.

Fu però nel medioevo che si diffuse la tradizione di scambiarsi uova decorate come regalo pasquale, probabilmente in Germania. Donate alla servitù per festeggiare l’inizio di un nuovo ciclo della vita, venivano cotte e decorate a mano con foglie e fiori. Ai nobili piacque talmente tanto l’idea che pensarono alla creazione di uova rivestite di materiali preziosi come oro, argento e platino. Per esempio re Edoardo I d’Inghilterra fece realizzare centinaia di uova in oro da regalare in occasione della Pasqua. Perdipiù durante il medioevo era proibito mangiare uova prima della Festa e tutte le uova deposte dalle galline venivano conservate e decorate per essere donate nel giorno di Pasqua.

Le odierne uova di cioccolato si devono con molta probabilità a Luigi XIV, il Re Sole, che commissionò al suo mastro cioccolatiere delle uova colme di cioccolato all’interno e rivestite di cioccolato all’esterno, anche se alcune fonti sostengono che il cioccolato ricoprisse soltanto l’uovo vero. Ma quale che fosse delle due possibilità, sta il fatto che a Torino, nel 1725 la vedova Giambone titolare di una cioccolateria, si ispirò ai racconti presso la corte di Francia e riempì i gusci di uovo con del cioccolato liquido e del miele che presentò poi in un cestino pieno di paglia, esposti in vetrina con una gallina vera; l’iniziativa fece molto clamore.

L’origine della sorpresa all’interno si deve invece all’orafo Fabergé al quale nel 1885 lo zar Alessandro III commissionò la realizzazione di un uovo speciale per la zarina Maria Fëdorovna: nacque così il primo uovo Fabergé. L’uovo replicava quello di una gallina in modo verosimile sia per colore che per dimensioni: di colore bianco, con smalto opaco, aveva una struttura a matrioska contenente un tuorlo tutto d’oro, che a sua volta conteneva una gallinella ricoperta d’oro e smalti con gli occhi di rubino, la quale ancora racchiudeva una copia in miniatura della corona imperiale, contenente un piccolo rubino a forma d’uovo. L’entusiasmo della zarina comportò la nomina di Fabergé come gioielliere di corte con la condizione che ogni anno avesse prodotto un uovo sempre diverso; cosa che fece fino alla fine della monarchia zarista. Le uova di Fabergé erano vere proprie opere d’arte, ebbero molta fama e ispirarono l’idea di mettere il dono all’interno dell’uovo da regalare.

Per arrivare alle uova odierne non si può non menzionare lo svizzero Rudolf Lindt , produttore di cioccolato, cioccolaterie e inventore, che nel 1879 realizzò la macchina per il concaggio del cioccolato che lo rendeva vellutato e particolarmente morbido al palato permettendo la realizzazione di uova più sottili. Mentre dal canto suo l’inglese John Cadbury, commerciante di tè e caffè e fondatore dell’omonima azienda di cioccolato, miscelò e modellò del cioccolato a forma di uovo come dono pasquale e produsse le prime uova di cioccolato in serie. Col tempo la produzione di uova si è evoluta molto e oggi ne esistono diverse tipologie e ogni parte del mondo ha affinato le proprie tradizioni legate alle uova.

Veronica Tulli

Foto © Cam.TV

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