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Meditazione sulle stranezze estremiste

Domenica 16 aprile, “il Tempo” ha riportato il triste appello di un pastore sardo al Presidente della Camera, LAURA BOLDRINI, affinchè la politica non insista su posizioni estreme di animalismo: “se non si mangiano più carni ovine, io e tutti i pastori saremo presto poveri completamente” . Il lamento segue un’altra osservazione, questa volta di un rappresentante di ex lavoratori di Montecitorio, secondo i quali sempre la Signora nominata avrebbe più a cuore i migranti che i neodisoccupati suoi conterranei.

A questo punto, più altri pensieri ed opinioni espressi da giornalisti ed osservatori sulla terza carica dello Stato, verrebbe voglia di considerare l’intero concetto politico della Sinistra italiana, visto che la Onorevole ne è luminosa rappresentante, così come il Ministro dell’Istruzione, alla semplice luce del tanto borghese e deprecato buonsenso, che fin’ora ha portato avanti l’umanità senza, ahimè, seguire come discepolo le astruse “fantasie” dell’estremità politica citata.

Per quanto riguarda l’allevatore, si rimanda alla LEGGE di natura sull’equilibrio biologico: tutti gli animali e le piante sono indispensabili e sono spesso cibo gli uni degli altri: la vita che abbiamo intorno si regge sull’equilibrio, per il quale è normale che si mangino alcuni o anche tutti i tipi di esseri viventi secondo opportune quantità dettate dalle stesse condizioni naturali. Per cui, è giusto mangiare carne ovina, e non solo a Pasqua, ma non è giusto seguire stupide mode dette nutrizioniste che inducono ad accanirsi solo su un tipo di essere vivente, provocandone l’estinzione. Fino al luminoso, ricco, esaltante quanto a benessere e felice conduzione anno 2017, grazie a Governi divini, l’uomo e la vita sul pianeta si è basata su questa bilancia. Per chi è credente, si rimanda alla Bibbia ed al Vangelo che asseriscono che gli animali collaborano con l’uomo, ma non sono l’uomo. E’ inutile dunque stravolgere il quinto comandamento e la natura cadendo in deliquio nel ritenere che gli animali, come dice la Sinistra, sono “fratelli” nel senso di pensarli nostri eguali, non è così, sono fantasie. Si devono rispettare, ma non strumentalizzarli, neanche per una dolciastra politica “pacifista”, e crediamo anche falsa ed ipocrita.

La colpa poi non è della terza carica dello Stato, quando preferisce i migranti agli italiani. Sin da quando danzava, fra idee marxusiane (mi si passi il neologismo), le hanno detto che l’amore per la Patria, o Nazione, è nazismo: la poveretta, fedele alla bandiera rossa, normalmente impaurita dalle violenze destrorse, ha quindi riversato tutta la sua carità sugli stranieri. Sarebbe il caso, anche per amenità simili, operare per le idee estreme una radicale damnatio memoriae, a meno che non si avalli il titolo di un libro di Fruttero e Lucentini: “la prevalenza del cretino”.

Ma perchè non si è dotati di un poco di logica? Fra casa propria e quella di un paese vicino, a cosa si dà cura per primo? Dove si è visto che una persona abbandoni la propria progenie per quella altrui, poco fregandosene se la prima va al diavolo? Si è perso il senso della genitorialità, che dovrebbe essere alla base di ogni politica, come quello dell’equilibrio, e si vede nella giustizia e nell’istruzione. Per la Sinistra italiana, sono “cose di destra”.

Marilù Giannone