“Memorie di un diplomatico, Londra, Washington, Seoul” narrate dall’ Ambasciatore Gabriele Paresce
al Circolo degli Esteri la presentazione del libro di Paresce
che la Consul-Press riporta qui di seguito in una sintesi, integrata con alcuni approfondimenti
A ricostruire la biografia e ricordare le imprese compiute dal diplomatico, sono stati l’Amb. Ludovico Ortona, il Prof. Giuseppe Spagnuolo, l’Amb. Stefano Baldi e l’Amb. Ferdinando Salleo, attraverso una conversazione piacevolissima, ricca di aneddoti.
“Il libro – ha sottolineato l’Ambasciatore Baldi – rappresenta un’affascinante testimonianza del secolo scorso raccontata attraverso le memorie di un diplomatico italiano, docente universitario di Storia dei Trattati, distintosi per le sue capacità di analisi”. Appartenente a una famiglia di origini aristocratiche dai tratti marcatamente europei (padre siciliano /madre russa), con una profonda sensibilità verso la cultura, l’arte e l’avventura, l’autore racconta le speranze, le passioni e le delusioni della sua epoca – a cavallo tra il Ventennio Fascista (del cui establishment egli era stato parte) ed il primo Ventennio di Democrazia Repubblicana – vissute come protagonista da Firenze a Mosca, da Londra a Mogadiscio, da El Alamein a Trieste, da Washington a Seoul.
Paresce racconta l’ingresso nel mondo diplomatico negli anni ’30, inizialmente come addetto stampa presso l’Ambasciata Italiana a Londra, acquisendo e vivendo sul campo esperienze e situazioni di particolare rilevanza storica, con numerose testimonianze di incontri e rapporti intercorsi con personalità di primo piano, italiane e internazionali, tra cui Mussolini, Churchill, Eden, Edda Ciano, Ezra Pound e Carlo Sforza.
Attraverso una prosa colta e raffinata, Gabriele Paresce riesce a far rivivere le immagini, le sensazioni e le atmosfere del suo tempo, in gran parte trascorso al servizio del suo Paese.
L’Amb. Ludovico Ortona ha descritto come si è giunti alla pubblicazione delle memorie, originariamente in forma di racconto scritto da Gabriele Paresce per il figlio, l’astrofisico Francesco. Dopo la morte di quest’ultimo, grazie all’attivo interessamento della moglie di Francesco, la sig.ra Dialta Paresce, è stato possibile recuperare il dattiloscritto e pubblicarlo.
L’Amb. Ferdinando Salleo, ha ricordato il periodo trascorso da Paresce in carriera diplomatica, soffermandosi sul periodo trascorso all’Ambasciata di Washington.
L’Amb. Salleo ha sottolineato come tali libri di memorie costituiscono una fonte rilevante per la storiografia se collegati ad altri documenti e testi per la contestualizzazione ed il confronto. Questo libro, in particolare, risulta un utile strumento per approfondire quei valori e principi che hanno caratterizzato e continuano a caratterizzare lo svolgimento della funzione diplomatica.