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MES si, o forse no, ma cosa è?

Allora perché non torniamo al MEC, oppure alla CEE pur con l’euromoneta a cambio variabile: 1 euro tedesco per 4 euro Italia e le industrie da Amburgo a Taranto ripartono alla grande

Raffaele Panico

Torniamo al MEC – Mercato Comune Europeo che riecheggia per assonanza e per il clima di crisi fine secolo e inizi del nuovo ad un articolo uscito anonimo, scritto da Sidney Sonnino: Torniamo allo Statuto.  Pubblicato il primo gennaio 1897 nella rivista ‘Nuova Antologia’.
Sonnino era un deputato della Destra storica ed era già stato ministro del Regno.  Dopo la redazione dell’articolo anonimo diventerà in futuro Presidente del Consiglio. In “Torniamo allo Statuto” denunciò l’inefficienza delle istituzioni e le reciproche ingerenze dei poteri fra governo e parlamento.

Situazione che si sarebbe risolta semplicemente applicando la Carta costituzionale dello Statuto Albertino del 1848 allora in vigore. Lo Statuto Albertino prevedeva che il potere esecutivo fosse di competenza del Re quale unico tenutario delle sorti del governo. L’esecutivo si sarebbe così svincolato dall’influsso negativo dei giochi parlamentari. L’articolo ebbe una grande risonanza ma non un seguito legislativo, poiché sarebbe stato impopolare e anacronistico tornare a istituzioni che non contemplassero un controllo del governo da parte del Parlamento. Sonnino tracciò le linee di fondo del programma reazionario che alimentò poi le scelte di governo di Di Rudinì e dei gruppi politici più oltranzisti vicini alla corte.

C’era una crisi di fine secolo molto profonda, i precedenti governi Crispi in politica estera erano in ‘inimicizia’  con la Francia considerata anche un possibile aggressore e certo una rivale alla nostra espansione coloniale. Di contro iniziava un forte legame con la Germania con la sottoscrizione nel 1891 di un terzo trattato della Triplice Alleanza. Per industrializzare l’Italia era iniziata la guerra doganale con la Francia nel 1887 con i dazi (visione agri-culturista dell’Italia voluta da Cavour-Napoleone III con accordi di Plombiers oltre alla cessione di Nizza e Savoia). Esportare prodotti agricoli e importare gli industriali dalla Francia.
Dopo il 1887 si produsse una crisi delle attività agricole dell’Italia meridionale, mentre l’auspicata crescita industriale avvenne solo nel nord Italia favorita da investimenti tedeschi e austriaci attraverso soprattutto la Banca Commerciale Italiana fondata nel 1894. Si creò un doppio movimento migratorio, uno diretto verso l’estero al Sud, e uno verso le industrie settentrionali, nel Triangolo Milano Torino Genova, un rapido inurbamento e quindi forti tensioni sociali.
A Milano si dovette dichiarare lo stato d’assedio e i pieni poteri al generale Bava Beccaris, che sparò le purtroppo famose cannonate all’interno della città e causò numerose vittime anche semplici passanti nelle vie. I “cannoni di Bava Beccaris” non passarono alla storia inosservati. Dall’America si imbarcò un anarchico Gaetano Bresci che vendicò la strage uccidendo Re Umberto I a Monza nel 1900. Era soprannominato il “Re mitraglia” dagli anarchici, era indirettamente coinvolto nello scandalo della Banca Romana, aveva dato l’ok alle repressioni e una onorificenza al generale Beccaris per la repressione di Milano. Questa in poche parole è stata la crisi di fine secolo e gli inizi del Novecento.

Italia ed Europa oggi: ultimo Ventennio circa

A partire dal 1997 seguimmo – Noi italiani una serie di campagne istituzionali e d’associazioni enti e vari soggetti  preparatorie all’introduzione dell’Euro moneta che avrebbe portato più ricchezza, più sviluppo, mobilità di persone e aziende nell’area CEE di andare liberamente verso la ricerca e la felicità ed altre previsioni molto ottimistiche. Nulla di tutto questo anzi, oggi si parla di MES un sistema salva Stati, ovvero una sorta di salva vita per malati cronici? E si è introdotta la Troika in Grecia. Ma la vera Troika era quella sovietica di un secolo prima Stalin Lenin Kamenev, che dire, allora storia si ripete e l’Unione europea è una gabbia come lo è stata l’Unione sovietica? se così fosse, allora cadano i Muri!

 

 

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