Morire in discoteca in Spagna
DOPO I FATTI TRAGICI A LLORET DE MAR
A SEGUITO DELL’ASSURDA MORTE DI NICCOLO’ CIATTI, UN RAGAZZO DI SCANDICCI, VIENE PUBBLICATO SUL WEB DELLA “CONSUL PRESS” UN INTERVENTO (recuperato da FaceBook) CHE – A GIUDIZIO DELLA NOSTRA REDAZIONE – DOVREBBE FONDALMENTAMENTE ESSERE INTERPRETATO COME UN “ATTO DI ACCUSA” NEI CONFRONTI DI UNA SOCIETA’ DECADENTE ED ANCOR PIU’ CONTRO LA VIGLIACCHERIA DI CHI HA ASSISTITO AL PESTAGGIO, SENZA INTERVENIRE. Conosciamo personalmente Pier Luigi Capra. l’autore di questo “j’accuse” e, pertanto, comprendiamo e giustifichiamo il suo suo battagliero sfogo.
“Conigli, vigliacchi, pinocchietti e sopracciglia. Ecco cosa abbiamo generato, ecco cosa ha generato l’aver cresciuto la generazione nata dagli anni 90 ad oggi, con il mito del numero verde, dell’antibullismo, del protezionismo, del “professore io la denuncio”, del politicamente corretto, delle minoranze, del radical chic e del buonismo a buon mercato.
Una volta presi un cazzotto, ero in seconda media, io ero solo, loro 4, quando tornai a casa mio padre disse: “le hai prese perchè sei partito dopo di lui, fanne tesoro e la prossima volta parti per primo e mena più forte”.
E’ inutile prendercela con i nostri governanti se orde di barbari e di immigrati arrivano in questo paese, se si sentono padroni e molestano e violentano le nostre donne; sono maschi, forti, violenti, coraggiosi, cresciuti a pane e guerra, pane e cazzotti, pane e machete ….fanno quello che una volta facevano i nostri nonni, si imponevano con la forza e con la virilità su altri maschi, cosa che le ultime generazioni invece negano come fosse la peste. E mentre sbarcano ragazzi e uomini giovani, muscolosi, pieni di odio e di voglia di affermarsi, a difendere quello che rimane delle glorie passate di un impero che non aveva confini, ci sono biondini in pinocchietto, rolex al braccio, sopracciglia rifatte e mohjito in mano. Abbiamo perso il mito dell’uomo forte, del guerriero, del soldato, del prepotente, del rude, dell’uomo che ha dà puzzà, a discapito di figure efebiche, depilate, esili e più curate di una zoccola d’alto borgo.
Oggi dall’alto della loro ipocrisia, puntiamo il dito su quei ragazzi, amici del 22enne di Scandicci che non sono intervenuti, non hanno salvato l’amico, dalla ferocia dei tre Ceceni, ma come vi permettete? Cosa avete insegnato a questi 20enni? li avete istruiti alla lotta, all’orgoglio, all’onore, alla battaglia? Li avete fatti crescere con il mito della virilità e dell’uomo che si comporta da l’uomo, anche quando non conviene e il rischio è una zaccagnata nella coscia? No! Li avete cresciuti protetti nella bambagia del nido ovattato, convinti che se un professore avesse alzato la voce si sarebbe beccato una denuncia, convinti che se un carabiniere gli mollava un ceffone ci avrebbe pensato l’avvocato di papà, convinti che stare in via Veneto a fare l’aperitivo era la massima aspirazione dopo la macchinina 50, e volevate che questi 20enni, quelli che avete cresciuto a pane e frociaggine, prendessero a pugni tre ceceni che da quando sono nati sono stati abituati a combattere, lottare, affermare con la prepotenza se stessi per sopravvivere? Non sto giustificando quelle tre merde, e Dio solo sa quanto avrei voluto trovarmi io li, al posto di uno qualsiasi di quei passanti, almeno ora le bare sarebbero due, la mia è quella del Ceceno più feroce che avrei accompagnato all’inferno prima di andare al Creatore, ….ma sto dicendo che avete perso il diritto di poter parlare, giudicare, condannare, nell’esatto momento in cui avete sostituito alla figura dell’uomo forte, che proteggeva la famiglia con onore e forza – costi quel che costi – con la figura di un essere di genere maschile, ma che di maschile conserva soltanto l’anagrafica. Se avete allevato conigli, non potete pretendere Leoni.