Nel 34° anniversario della scomparsa di Umberto II ….
Un RE, Umberto II, sempre presente nella memoria degli Italiani
18 marzo 1983 – 18 marzo 2017: trentaquattro anni passati dalla scomparsa – in una clinica di Ginevra – del Re che tanto aveva amato l’Italia, da preferire l’esilio ad un trono macchiato di sangue, ma la sua memoria non vacilla e manifestazioni come quella organizzata dall’ Unione Monarchica Italiana, a Roma, nel Centro Congressi di via Cavour, servono a mantenerla viva. Ciò anche grazie alla proiezione di un filmato su diversi incontri dei monarchici italiani con il Re Umberto – con cui si è aperta la riunione – a cui si sono susseguiti gli interventi previsti, in una sala gremita, ove si vedevan0 capelli bianchi e grigi , ma altrettanto numerosi capelli neri e biondi.
I monarchici dunque esistono e sono numerosi e qualificati, con presenze altrettanto prestigiose, dalla principessa Mafalda, in rappresentanza della Famiglia Reale, al senatore Schifani, già presidente del Senato, a Giulio Terzi di Santagata, già ministro degli Esteri ed agli stessi illustri oratori, tra cui gli storici Aldo Mola, Francesco Perfetti e Marco Grandi, presentati dal Segretario Nazionale dell’U.M.I., Davide Colombo, moderatore della riunione, che ha anche ricordato la figura di Gian Nicola Amoretti, già Presidente dell’U.M.I. recentemente scomparso, facendo poi leggere a due giovani del Fronte Monarchico Giovanile i messaggi inviati dalla Principessa Maria Gabriella e dal Duca d’Aosta..
Aldo Mola, nel suo intervento ha ricordato i problemi affrontati dal Re , durante la Luogotenenza , gli assurdi procedimenti epurativi adottati nei confronti dei Senatori del Regno, che dopo anni furono annullati dalla Magistratura, ma che , al momento avevano praticamente annullato la possibile funzionalità del Senato, nonché la campagna antimonarchica che dal 1943 cercava di colpire la persona di Vittorio Emanuele III e dello stesso allora Principe Umberto , dimenticando l’apertura sociale e politica che la Monarchia aveva sempre esercitato. Concetto ripreso da Francesco Perfetti, nel successivo intervento, dopo un breve riepilogo della vita di Umberto II, sottolineando il programma di una Monarchia democratica e sociale, come era nelle intenzioni del Re, sottolineate nei suoi messaggi agli italiani alla vigilia del “referendum”. A tale proposito, Perfetti ha ricordato le condizioni sfavorevoli nelle quali questo si svolse e le difficoltà incontrate dalla propaganda monarchica nell’ Italia Centrosettentrionale, oltre ai noti dubbi sull’esito dello referendum stesso.
Marco Grandi , nipote del generale Domenico Grandi, senatore del Regno, che fu Ministro della Guerra nel 1914, oltre a ricordi familiari riferentesi ai rapporti con la Famiglia Reale, ha illustrato il suo intervento con una interessante documentazione fotografica, riscuotendo, come gli altri oratori, lunghi applausi , che si sono intensificati per l’appassionato discorso conclusivo del Presidente dell’U.M.I., avvocato Alessandro Sacchi, che ha ricordato le battaglie che l’associazione sta conducendo per il ritorno delle Salme Reali e per l’abrogazione del famoso articolo 139 della attuale costituzione, che blocca, anti democraticamente, la revisione della forma repubblicana dello Stato Italiano.
Spectator