Nella Vigilia di Natale, attendendo il messaggio del Presidente Mattarella per il 31 dicembre
MALEDIZIONI, NON AUGURI !
Lo spirito del Natale dovrebbe indurre alla bontà e all’amore.
Questo Natale per me non è così. Sono incattivito come la più gran parte degli italiani. E sono anche adirato per questo mio incattivimento (contrario alla mia natura e ai miei sentimenti) determinato da mille ragioni, situazioni e persone alle quali non mi sento di rivolgere auguri ma maledizioni.Maledico coloro che hanno ridotto questa Nazione ad una cloaca a cielo aperto. Maledico chi ha offeso la stessa santità del Natale e tra questi coloro che per “rispetto” di altre religioni (ma non di quella cristiana) suggeriscono di non dire “buon Natale” ma “buone feste”. Maledico coloro che invece di far cantare ai bambini le nostre belle canzoni di Natale fanno cantare “Bella ciao”. Maledico chi, venendo meno ad una missione sacra, offende il Vangelo, offende la nostra Fede cristiana, distorce la “parola” divina.
Maledico coloro che hanno provocato in questa Nazione più di 4 milioni di poveri e tra questi un milione e duecentomila bambini. Coloro che hanno provocato una disoccupazione giovanile che al Sud tocca il 40%. Coloro che hanno distrutto quello Stato sociale che il mondo ci invidiava, costringendo i nostri cittadini a salari sempre più bassi in spregio di quella dignità di cui parla la Costituzione repubblicana calpestata da questa gente.
Maledico gli esaltatori di questa Unione europea e dell’euro che è il cappio al collo al quale siamo costretti, pur consapevoli della “macelleria sociale” che stiamo vivendo. E tutto questo a beneficio di banche, di plutocrati e di multinazionali; cioè a beneficio dei ricchi con ulteriore aumento della povertà. Maledico chi, pur ricoprendo cariche di vertice politico o religioso, pur sapendo tace senza il minimo senso della vergogna.
Maledico certa stampa che prostituendo la propria funzione a beneficio di elites politiche e finanziarie, si dedica a propagare il falso e a sottacere il vero.
Maledico coloro che pur potendolo fare, non reagiscono e tacciono impassibili dinanzi alla disperazione sociale che vede crescere in modo esponenziale i suicidi per disperazione economica.
L’accoglienza dello straniero che ha bisogno è un dovere morale prima che politico, ma io maledico coloro che sostengono una impossibile idea di immigrazione incontrollata, parlando di “risorse”, di “nuovi stili di vita”, di multiculturalismo, di integrazione ed altre idiozie consimili, pur di favorire i laidi profitti dei gestori dei centri di accoglienza o per rendere schiave genti africane (e tra queste anche quelle che noi sottraemmo in Etiopia alla schiavitù vera e propria, quella con le catene ai polsi e alle caviglie) con salari da un euro all’ora.
A questa gente che io maledico con tutte le mie forze posso rivolgere solo un augurio e cioè di soffrire gli stessi patimenti che ora sopportano milioni di persone in questa Nazione.
Maledico questo Stato che rifiuta di garantire un futuro ai giovani. Maledico chi ci ha privato della nostra libertà e della nostra dignità.
Maledico i falsari della nostra storia nazionale e in particolare coloro che ne impartiscono un falso “insegnamento”.
L’ho detto già altre volte, lo dirò ancora, lo dico in occasione di questo Santo Natale: questa gente che io maledico ricordi che “Quando il Popolo si desta Dio si mette alla sua testa, la sua folgore gli da”.
Verrà un giorno che questi maledetti dovranno tremare e chiedere perdono in ginocchio.
AUGUSTO SINAGRA