Nella Capitale, con “Rìsorse per Roma” ben 76 lavoratori a rischio !
Con “RISORSE per ROMA” … 76 lavoratori a rischio
Una dichiarazione di Rachele Mussolini – Consigliere Capitolino nella Lista Civica “Con Giorgia”
Roma, 17 ottobre 2018 – “Dal 1° gennaio prossimo 76 dipendenti della società capitolina Risorse per Roma potrebbero rischiare il posto di lavoro. “Come esponente di un partito politico, ma anche come cittadina, ritengo assolutamente inaccettabili le motivazioni addotte dall’azienda alla quale essi fanno capo e mai ribattute dall’Amministrazione Capitolina. Si tratta, infatti, soltanto di scuse vergognose e rimpalli continui dietro ai quali tanto la prima quanto la seconda si nascondono nel disperato tentativo di giustificare il drammatico scenario che per questi lavoratori potrebbe aprirsi tra poco meno di 100 giorni”.“E’ mia ferma intenzione far luce su tutta la vicenda e far emergere, una volta per tutte, la verità. Per questo motivo chiederò al più presto la convocazione di una seduta dell’Assemblea Capitolina, sperando che finalmente qualcuno trovi il coraggio di dire a tutti noi come stanno realmente le cose, senza trincerarsi ancora una volta dietro menzogne. Ne va del futuro di 76 lavoratori e di quello delle loro famiglie”.
“Stando all’Amministratore Delegato della società, il quale nei giorni scorsi ha incontrato le organizzazioni sindacali, i lavoratori, che in passato sono stati impiegati anche per i servizi di vigilanza dei campi Rom e di guardiania presso alcuni siti istituzionali capitolini (tra cui il Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica di Roma Capitale a cui afferisce la stessa Risorse per Roma), non sarebbero ricollocabili all’interno della società: il contratto che ne regola l’attività lavorativa non sarebbe, infatti, armonizzabile con quello a cui fanno riferimento tutti gli altri dipendenti di Risorse per Roma. Sempre stando all’azienda altro impedimento insormontabile sarebbe rappresentato dal disciplinare del contratto di servizio redatto da Roma Capitale, che subordina la prestazione di lavoro di questi 76 dipendenti ai costi Consip e a gare d’appalto. Una serie infinita di pretesti e scappatoie intollerabili per giustificare tagli sulla pelle dei lavoratori, vittime tra l’altro di un’Amministrazione che ad oggi non solo non è riuscita a definire il futuro ruolo di Risorse per Roma, la cui liquidità è attualmente agli sgoccioli, ma non ha saputo neanche formalizzare contrattualmente la sua attività corrente” – Rachele Mussolini.