Nell’Antico Principato di Seborga,
il Ristorante “L’Osteria del Coniglio”
TRA STORIA E TRADIZIONI ….TRA SAPERE E SAPORI
Sulla costa ligure, a pochi chilometri dal confine francese, è situata Bordighera, una elegante cittadina che d’estate è molto frequentata da turisti e villeggianti; percorrendo nell’entroterra per circa mezz’ora una strada in salita, caratterizzata da tornanti più o meno arditi, si scopre un Borgo incantato, seminascosto nella fitta vegetazione, incastonato come una pietra preziosa sui monti della riviera del Ponente ligure: si tratta di Seborga, un paese antichissimo le cui origini si perdono nelle nebbie del tempo.
Anzi qui il tempo sembra essersi fermato, come cristallizzato nella quiete e nel silenzio del borgo; camminando e perdendosi tra le viuzze e i vicoli stretti del centro storico, ammirando le case addossate una vicino all’altra, costruite con pietre squadrate e collegate da archi e arcate di sostegno, all’improvviso si aprono piazzette e piccoli slarghi ingentiliti da numerose piante con fiori ricchi di colori; in una di queste piccole piazze di pochi metri quadrati non si può fare a meno di notare la presenza di un’osteria, si tratta della antica “Osteria del Coniglio”.
Sicuramente la più antica del paese con il suo secolo di vita, l’apertura risale esattamente al 1902; le salette interne, ricavate nello spessore delle antiche mura ciclopiche risalenti al Medioevo con i soffitti a volta, finemente decorati e ben curati, creano un ambiente confortevole, mentre all’esterno la piazzetta con pochissimi tavoli, regala agli ospiti un’atmosfera suggestiva e quasi romantica.
L’osteria non è rinomata soltanto per il suo alone di fascino antico e per l’aria di storia che si respira, ma anche sostanzialmente per i piatti che vengono preparati seguendo le ricette tradizionali e utilizzando i prodotti freschi del territorio e allora nel menù la fa da padrone il coniglio alla seborghina, piatto gustoso e delicato, preparato sapientemente con i due prodotti principali a chilometro zero che le montagne della zona offrono da sempre: il coniglio, allevato fin dai tempi più antichi e le olive, provenienti dalla vicina Taggia.
Non possono mancare naturalmente le trofie con il pesto preparato con il profumato basilico ligure; ci sono altri primi piatti nel menù, degni di nota: le tagliatelle ai funghi porcini, i ravioli, tutto fatto in casa; tra gli antipasti campeggiano i ricchi e abbondanti taglieri con svariati salumi di ottima qualità; la lista dei dolci è da acquolina in bocca, le crostate con i frutti di bosco, la panna cotta arricchita con lamponi rappresentano delle vere e proprie tentazioni a cui è difficile sottrarsi.
Il menù nel suo insieme è tradizionale con una punta di raffinatezza che deriva dalla presentazione, bella ed elegante, dei piatti; la cortesia e la gentilezza sono le qualità principali che caratterizzano il personale, quasi tutto in quote rosa, il cui obiettivo è quello di mettere gli ospiti a loro agio; infine, dettaglio da non trascurare, il rapporto qualità e prezzo molto equilibrato.
Dopo la sosta più che piacevole in questo piccolo ma splendido Borgo, già sede di un’antica Abbazia, i visitatori se ne vanno portando con sè il ricordo di saperi e sapori che non si possono dimenticare.
______________LIDIA D’ANGELO (*1)
nella foto: la Sala con gli Stemmi e le Bandiere
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NOTE A MARGINE
L’articolo di cui sopra è ricollegato ad una cena di un piccolo nucleo familiare – tre componenti, me compreso – svoltasi proprio presso il Ristorante “L’Osteria del Coniglio” mercoledì 21 agosto, la sera successiva alla celebrazione della “Festa Nazionale” dell’Antico Principato di Seborga in onore di San Bernardo di Chiaravalle, Patrono e Protettore del medesimo Principato.
Lo stesso articolo, con a seguire una serie di ricordi ed annotazioni personali di circa quasi od oltre “Venti Anni” (probabilmente di parziale o limitato interesse per altri Lettori) viene duplicato in un II° Paragrafo, contenente “ampie note aggiuntive”, di cui si indica in calce il relativo Link.
Per gli eventuali Interessati ………. Buona Lettura (G.M.)