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Oltre il Laser nella Correzione dei Difetti Refrattivi

Scritto da Fulvio Muliere il . Pubblicato in , .

a cura di Fulvio Muliere

Esplorazione delle tecniche chirurgiche più avanzate per la correzione della miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia, dai metodi tradizionali alla rivoluzione del laser, fino alle soluzioni emergenti come impianti di lenti intraoculari, chirurgie corneali avanzate e terapie geniche e cellulari, con uno sguardo verso il futuro delle innovazioni mediche nel campo della chirurgia refrattiva.

I difetti refrattivi oculari rappresentano una delle problematiche più comuni e diffuse a livello globale, con un impatto significativo sulla qualità della vita delle persone. Si stima che circa il 30% della popolazione mondiale soffra di miopia, il difetto refrattivo più prevalente, e che quasi 2 miliardi di persone necessitino di correzioni visive come occhiali o lenti a contatto (Foster et al., 2016). Tradizionalmente, la correzione di questi difetti è avvenuta tramite occhiali e lenti a contatto, ma negli ultimi decenni la chirurgia refrattiva ha subito una trasformazione radicale grazie all’introduzione delle tecniche laser, che hanno reso possibile la correzione permanente di difetti refrattivi. Nonostante il grande successo delle tecniche laser, la medicina oculistica sta continuando ad evolversi, con l’emergere di nuove soluzioni terapeutiche che potrebbero rivoluzionare ulteriormente il trattamento dei difetti visivi. Questo articolo esamina le principali tecniche di chirurgia refrattiva, esplora le opzioni emergenti e discute le prospettive future di questo campo.

I difetti refrattivi sono condizioni oculari in cui la luce che entra nell’occhio non viene messa a fuoco correttamente sulla retina. Questo porta a una visione sfocata che può variare in base al tipo di difetto. La correzione di questi difetti è fondamentale non solo per migliorare la visione, ma anche per aumentare la qualità della vita, poiché molte attività quotidiane dipendono dalla capacità visiva, come la lettura, la guida e il lavoro. La comprensione dei diversi tipi di difetti refrattivi è essenziale per il trattamento personalizzato di ogni paziente.

I principali difetti refrattivi sono:

  • Miopia: Questo difetto si verifica quando l’occhio è troppo lungo rispetto alla sua capacità di focalizzazione, o quando la cornea è troppo curvata. In questi casi, la luce che entra nell’occhio viene focalizzata davanti alla retina, impedendo una visione chiara degli oggetti lontani. La miopia è il difetto refrattivo più comune e può variare dal 20% al 50% della popolazione, con prevalenze più elevate in alcune aree del mondo, come in Asia (Verkich et al., 2018).

  • Ipermetropia: Contrariamente alla miopia, l’ipermetropia si verifica quando l’occhio è troppo corto o la cornea è troppo piatta, facendo sì che la luce venga messa a fuoco dietro la retina. Le persone affette da ipermetropia hanno difficoltà a vedere gli oggetti vicini, mentre la visione a distanza è generalmente meno compromessa. Sebbene la prevalenza dell’ipermetropia sia inferiore rispetto alla miopia, essa è più comune tra le persone di età avanzata.

  • Astigmatismo: L’astigmatismo è causato da una curvatura irregolare della cornea o del cristallino, che porta a una distorsione della visione a tutte le distanze. Questo difetto può coesistere con altri difetti refrattivi, come la miopia o l’ipermetropia, e può causare difficoltà significative nella visione nitida.

  • Presbiopia: La presbiopia è un fenomeno legato all’invecchiamento, che si manifesta con la perdita di elasticità del cristallino, che non riesce più a mettere a fuoco gli oggetti vicini. Questo difetto inizia a manifestarsi tipicamente dopo i 40 anni, portando alla difficoltà di leggere e ad una maggiore dipendenza da occhiali da lettura.

Prima dell’avvento della chirurgia laser, la correzione dei difetti refrattivi si limitava all’uso di occhiali e lenti a contatto. Sebbene queste soluzioni siano ancora largamente diffuse, negli ultimi decenni la chirurgia refrattiva ha vissuto una vera e propria rivoluzione. L’introduzione delle tecniche laser ha aperto nuove possibilità per la correzione permanente di difetti refrattivi, eliminando la necessità di occhiali o lenti a contatto per molti pazienti. Grazie alla precisione e alla minore invasività dei laser, la chirurgia refrattiva è diventata una delle opzioni più popolari per il trattamento della miopia, dell’ipermetropia e dell’astigmatismo.

Il LASIK (Laser-Assisted in Situ Keratomileusis) è la tecnica di chirurgia refrattiva più conosciuta e utilizzata a livello globale. In questa procedura, un laser ad eccimeri viene utilizzato per rimodellare la cornea, migliorando la messa a fuoco della luce sulla retina. Il trattamento prevede la creazione di un lembo corneale che viene sollevato per permettere al chirurgo di trattare la parte più profonda della cornea senza danneggiare la superficie. Il LASIK è considerato uno dei trattamenti più sicuri e rapidi, con un recupero visivo che avviene solitamente in poche ore.

Secondo uno studio di Alió et al. (2013), il LASIK ha una percentuale di successo superiore al 95% nel trattamento della miopia, con un notevole miglioramento della qualità della visione e una riduzione della dipendenza da occhiali o lenti a contatto. Tuttavia, il LASIK non è adatto a tutti i pazienti. Chi ha cornee troppo sottili o irregolari, o chi soffre di malattie oculari preesistenti, potrebbe non essere un buon candidato per questo intervento. Inoltre, alcuni effetti collaterali come la secchezza oculare o la visione notturna compromessa possono verificarsi in alcuni pazienti (Alió et al., 2013).

La PRK (Cheratectomia Fotorefrattiva) è un’altra tecnica chirurgica simile al LASIK, ma con alcune differenze significative. Invece di creare un lembo corneale, la PRK tratta direttamente la superficie della cornea, rimuovendo l’epitelio e rimodellando la cornea con il laser. Sebbene il recupero dalla PRK sia più lungo rispetto al LASIK, i risultati a lungo termine sono simili (Kaufman et al., 2014). La PRK è spesso preferita in pazienti con cornee sottili o in coloro che praticano sport ad alto rischio, dove la possibilità di danni al lembo corneale è un rischio maggiore.

Il LASEK (Laser Epithelial Keratomileusis) è una tecnica che combina alcuni aspetti del LASIK e della PRK. In questa procedura, l’epitelio corneale viene separato con una soluzione alcolica, trattato con il laser e poi riposizionato. Il LASEK offre un compromesso tra il LASIK e la PRK, con un recupero più rapido rispetto alla PRK, ma senza i rischi associati al lembo corneale del LASIK. Questo approccio è particolarmente utile per pazienti con cornee sottili o con esigenze di recupero più rapido (Nguyen et al., 2012).

Nonostante i progressi significativi con le tecniche laser, la ricerca scientifica sta esplorando diverse alternative che potrebbero offrire trattamenti ancora più personalizzati o più adatti a determinate categorie di pazienti.

Gli impianti di lenti intraoculari (ICL) rappresentano una valida alternativa al trattamento laser, particolarmente utile per i pazienti con difetti refrattivi elevati o con cornee non idonee per interventi laser. Le ICL vengono impiantate nell’occhio, tra la cornea e il cristallino, senza rimuovere quest’ultimo. Questo trattamento è particolarmente efficace per trattare miopie elevate o ipermetropie. Le ICL offrono una maggiore flessibilità rispetto al laser e sono reversibili, il che significa che, se necessario, possono essere rimosse (Sng et al., 2015). La velocità di recupero post-operatorio è generalmente rapida, con un minor rischio di complicazioni rispetto agli interventi laser, anche se esistono alcune controindicazioni, come infezioni o malattie oculari preesistenti.

In alcuni casi, quando le soluzioni laser non sono efficaci o possibili, può essere necessario ricorrere a interventi chirurgici più complessi, come il trapianto di cornea. Il trapianto corneale implica la sostituzione della cornea danneggiata con una cornea sana da un donatore. Questo intervento, pur essendo molto efficace in casi gravi di disturbi corneali, comporta un rischio significativo di rigetto e richiede un lungo periodo di recupero (Gupta et al., 2016). Un’altra tecnica chirurgica che viene esplorata per la correzione di difetti refrattivi severi è l’intarsio corneale, che implica l’inserimento di piccole lenti all’interno della cornea per correggere specifici difetti refrattivi. Sebbene questa opzione sia più invasiva, rappresenta una soluzione per coloro che non sono candidati per altre procedure.

Un altro sviluppo promettente per la correzione dei difetti refrattivi è rappresentato dalle terapie geniche e cellulari. Le ricerche attuali esplorano l’uso di cellule staminali per rigenerare la cornea o stimolare la rigenerazione dei tessuti oculari danneggiati. Alcuni studi preliminari hanno mostrato risultati promettenti nel trattamento della presbiopia e della miopia evoluta, suggerendo che queste tecniche potrebbero rappresentare una soluzione futura per i difetti refrattivi (Choudhury et al., 2017). La possibilità di intervenire direttamente a livello molecolare potrebbe portare a trattamenti altamente personalizzati e meno invasivi, riducendo il rischio di effetti collaterali.

La scelta di sottoporsi a chirurgia refrattiva è una decisione che deve essere presa con attenzione. Ogni paziente deve essere valutato attentamente da un chirurgo oculista esperto, che considererà il tipo di difetto refrattivo, la salute della cornea, l’età del paziente e il suo stile di vita. La personalizzazione del trattamento è cruciale per garantire risultati ottimali e ridurre al minimo i rischi di complicazioni.

La chirurgia refrattiva ha fatto enormi progressi grazie all’introduzione delle tecniche laser e all’emergere di alternative come gli impianti di lenti intraoculari (ICL) e i trapianti corneali. Inoltre, l’esplorazione di terapie geniche e cellulari potrebbe aprire nuove frontiere per la correzione dei difetti refrattivi, portando a trattamenti più naturali e meno invasivi. Con il continuo sviluppo della tecnologia e della ricerca, il panorama della chirurgia refrattiva potrebbe subire cambiamenti significativi nei prossimi decenni, con l’obiettivo di migliorare la qualità della visione e la vita di milioni di persone in tutto il mondo.

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