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Nella foto di apertura: Il Congresso di Parigi del febbraio - marzo 1856 mise fine alla guerra di Crimea. Il primo uomo a sinistra è Camillo Benso conte di Cavour Foto: Fine Art Images/Heritage

OTTOCENTO: Cavour, Risorgimento e…altre cose

“CAVOUR  PRIMA  DI  CAVOUR 
La Giovinezza tra Studi, Amori e Agricoltura” (*1)

L’Associazione “Piemontesi a Roma” ha organizzato nella sede dell’U.N.A.R. situata in via Ulisse Aldrovandi, un evento di grande rilievo, svoltosi Venerdì 24 Giugno in coincidenza della  festività di San Giovanni.
Nella palazzina dell’ U.N.A.R. (Unione Nazionale Associazioni Regionali), una struttura di 4 piani, ci sono gli uffici  delle Associazioni, gli spazi comuni,  la biblioteca e la grande terrazza per le manifestazioni all’aperto, con una bella visione panoramica della Città Eterna. 

Il  dibattito tra l’autrice e gli illustri ospiti ha condotto il pubblico presente indietro nell’Ottocento, ai tempi del Risorgimento quando l’Italia – che politicamente non esisteva ma era nei cuori e nell’animo degli italiani dell’epoca – si stava faticosamente formando. 
Uomini illustri hanno reso possibile questo grande progetto; tra questi il celebre statista piemontese Camillo Benso Conte di Cavour ha svolto un ruolo determinante nel processo di unificazione dell’Italia.

L’autrice del libro intitolato “Cavour prima di Cavour” è la giornalista Franca Porciani; dopo la laurea in medicina, si è dedicata al giornalismo, scrivendo sul “Corriere della sera”, sul settimanale “Sette”, su “Focus Storia”.

Il  libro – pubblicato da Rubbettino Editore e con prefazione di Nerio Nesi –  non è uno dei soliti testi che tracciano la biografia di un determinato personaggio; fin dal titolo si deduce che è un libro sui generis, singolare, perché il profilo del protagonista non è quello che tutti bene o male conoscono, ma quello privato, intimo, personale; quello della giovinezza trascorsa tra gli studi, gli amori più o meno coinvolgenti, gli affari di famiglia. 
Il ritratto che viene fuori dalla lettura  è quello di un Cavour sconosciuto ai più e per questo più affascinante.

Chi avrebbe mai pensato che il serio e compassato Conte artefice dell’Unità d’ Italia, “tessitore” di trame politiche, di piani diplomatici apparentemente oscuri, fosse anche un tombeur de femmes ?
A lui semplicemente piacevano le donne, non aveva nessun tipo di remore nel frequentare donne sposate e la relazione più importante – che durò ben 11 anni – fu quella che intrecciò appena ventenne a Genova con Anna Giustiniani; la giovane aveva appena 3 anni più di Camillo e un marito che partiva dalla Città ogni volta che arrivava il Conte; la relazione suscitò un grande scandalo a Genova, a Torino, nell’ambiente dei Savoia.(*2)

Di questa relazione – che fu interrotta solo dalla morte di Anna (che si suicidò lanciandosi da una finestra del suo palazzo) – è rimasto un fitto epistolario che testimonia la profondità del legame sentimentale. 
Numerose altre donne entrarono nella vita del Conte, Clementina Guasco, Emilia Gazelli, Melanie Waldor; insomma nella vita privata fu un grande ammiratore di donne, purché fossero sposate. (*2/bis)

La famiglia di Cavour aveva vaste tenute e possedimenti agricoli che il giovane Camillo amministrò con molta abilità applicando le nuove tecnologie che aveva appreso durante i suoi viaggi nei paesi europei più all’avanguardia, specialmente l’Inghilterra; il suo obiettivo iniziale era quello di avviare il processo economico, sociale e politico del Piemonte. Pertanto, constatati i positivi risultati conseguiti in Ambito Familiare e successivamente in Ambito Piemontese, il Conte di Cavour iniziò a pensare in Ambito Nazionale e non solo, sconfinando anche in un “Panorama Europeo”.
La iniziale fase del “Cavour prima di Cavour” cedeva il passo ad una “Nuova Avventura”, trascinandosi appresso le passioni per Dame e per l’alcova. 

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Ma riprendiamo ora la narrazione della Conferenza.
Dopo alcuni brevi interventi introduttivi svolti dal Comandante Ugo D’Atri, dagli Avvocati Alfonso Marini Dettina e Laura Frattari (*3), ha avuto luogo la presentazione del libro in una interessante “Tavola Rotonda” a cui hanno partecipato, con l’autrice Franca Porciani, Andrea Ungari, Docente di Storia Contemporanea presso l’Università Guglielmo Marconi di Roma ed Enrico Morbelli, Presidente in Roma della Famija Piemontèisa. 
Al termine della stessa presentazione, a creare l’atmosfera dell’Ottocento ci ha pensato il corpo di ballo dell’Istituto Superiore di Danza di Ariccia, con la esecuzione del “Ballo del Solstizio d’Estate”. (*4) 
Sotto l’abile regia di Susanna Serafini, Direttrice dell’Istituto, un gruppo di ballerini e ballerine, con abiti ampi e fruscianti dell’epoca, si sono esibiti in balli ottocenteschi disegnando sulle note musicali eleganti coreografie che richiamavano il valzer, la polka, la mazurka e altre danze di moda nel Risorgimento. 

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La bellissima serata offerta dall’Associazione “Piemontesi a Roma” ed organizzata con l’ausilio dello Studio Scopelliti-Ugolini in onore di uno dei piemontesi più illustri e famosi di tutti i tempi, si è conclusa con un buffet che ha allietato i presenti.

 _____________LIDIA D’ANGELO

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NOTE A MARGINE, in buona parte non politicamente corrette: 
*1 – 
Trattasi del Libro sul “Conte di Cavour” presentato dall’autrice Franca Porciani all’Unar nel pomeriggio del 24 giugno, così narrato da Lidia D’Angelo…. ovviamente non è possibile tentare alcun confronto tra il Conte di Cavour ed il Conte “Giuseppi”, Premier di Due Governi, Giallo-Verde e poi Giallo-Fuxia (rispettivamente dal 17/6/2018 al 20/8/2019 e poi dal 5/9/2019 al 13/2/ 2021).
*2/2 bis –  Questa “Prassi” (o Virtù, o Vizietto… comunque si voglia definire) era altresì una costante comportamentale anche presso Casa Savoia. 
*3 –
Dr. Ugo D’Atri, già Capitano di 
Vascello, Presidente Istituto Nazionale Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon //  –  Avv. Alfonso Marini Dettina, Delegato del Lazio Ordini Dinastici Real Casa Savoia // – Avv. Laura Frattari, Segretario Nazionale Convegni di Cultura Maria Cristina di Savoia.
*4 – Per “Il Solstizio d’Estate”, resta da chiarire se dalle moltitudini di belle donne Donne Popolane veniva celebrato e festeggiato nella Roma Papalina nella notte del 21 Giugno, oppure nella Notte di San Giovanni. …….Ciò in quanto, in base al gossip di quei tempi, le “Leggende da Hostarie” narravano che, nelle Terre Pontificie vicino alla Città Eterna, trascorsi 9 mesi dalla data del 24 Giugno, si verificava un tripudio di nascite, ove neonati e neonate avevano una accentuata somiglianza con le caratteristiche delle “Guardie Svizzere” ___________Giuliano Marchetti 

PS  – Nella foto di apertura: Il Congresso di Parigi del febbraio – marzo 1856 che mise fine alla guerra di Crimea. Il primo uomo a sinistra è Camillo Benso Conte di Cavour  (Foto: Fine Art Images/Heritage)

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