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Per le statistiche sono in calo gli “Omicidi” in Italia

OMICIDI …IN CALO 

Il numero degli omicidi commessi in Italia cala di anno in anno. La criminalità uccide meno,
ma in aumento in % gli omicidi familiari e i femminicidi nelle relazioni coniugali o di convivenza

Secondo l’Istat l’Italia è uno dei paesi in Europa ad avere uno dei tassi di omicidi più bassi. Sotto di lei, nella classifica, c’è la Polonia, Paesi Bassi, Lussemburgo, Spagna e fanalino di coda l’Austria.  

Dal 2014 si è sceso nella media inferiore ai 500 omicidi. Un numero decisamente basso rispetto alle 1442 vittime del 1992. Il numero cala di anno in anno fino ai 329 del 2018.

Le regioni più colpite sono Campania, Sicilia, Calabria e Puglia. Solamente il 50,5% degli omicidi sembra essere collegato alla criminalità organizzata. Un consistente calo rispetto al passato. Le donne rappresentano complessivamente un terzo delle vittime, la percentuale è proporzionalmente salita rispetto al passato e nel Centro Italia avvengono più femminicidi, negli omicidi collegati all’ambito familiare invece le donne rappresentano il 67% delle vittime.

La criminalità rispetto al passato uccide molto di meno.

Allarmante rimane la questione dell’aumento degli omicidi in ambito familiare rispetto alle percentuali del passato. La metà degli omicidi familiari si registrano nelle relazioni di coppia, quasi sempre di relazioni finite. Crescono i figlicidi. Dal 2000 a oggi circa un terzo degli omicidi commessi è avvenuto nell’ambito parentale. Roma e la regione Lazio hanno registrato il numero più alto di omicidi in famiglia. Il 30% delle vittime degli omicidi legate alle famiglie si riscontrano negli over 65, vittime forse volontarie di eutanasia. Nella maggioranza dei casi sono uomini a commettere omicidi, mediamente hanno un’età di 51 anni. Sono in aumento anche le vittime straniere. La percentuale più alta nei femminicidi si registra nelle coppie conviventi o coniugali. Ciò che diminuisce però sono gli omicidi dei genitori.

Gli omicidi sono in netto calo, anche se l’anno ancora non si è concluso se ne sono registrati meno rispetto al dato  dell’estate del 2018. La criminalità, uno dei movimenti principali degli anni passati ha ridotto il numero delle vittime sensibilmente, persino nelle percentuali degli omicidi complessivi. Un dato che dovrebbe farci vedere con meno paura le organizzazioni criminali, seppure continuino a esistere e con il loro operato effettuino crimini diversi.

Il dato degli omicidi familiari invece è allarmante, perché diminuiscono rispetto al passato ma in proporzione a quelli commessi aumentano. Il femminicidio è sicuramente in aumento, ma un aumento proporzionato e con un numero sempre minore di vittime. La percentuale quindi sale su numeri sempre minori, quindi diminuisce numericamente. Se i dati continueranno ad evolversi in questo modo per il futuro ci saranno sempre meno vittime e quasi tutte di femminicidio.

L’età media sia di chi compie l’assassinio che delle vittime è aumentata e sembra destinata ad aumentare per il futuro visto i 43 anni di media del 2000 rispetto ai 51 del 2018. I dati comunque sono confortanti per il futuro in tutti gli ambiti in cui sono stati e saranno consumate vittime. Considerando il giudizio e le paure degli italiani, sembrano essere fuori dalla realtà . Le notizie di cronaca per la gravità dei fatti compiuti creano troppa pressione, la realtà è tutta altra cosa. Il femminicidio sembra essere connesso a determinate generazioni, con la cui scomparsa il problema cesserà di esistere.

                                                                                                                                       om   Enrico Paniccia

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