Pol Pot e i Khmer Rossi un mistero del comunismo inestricabile
Pol Pot il Male banale ed assoluto: ricordare è dura ma dimenticare impossibile!
Raffaele Panico
Per non dimenticare. Nella foto del documento una immagine del dittatore dal sorriso facile, una personalità da Male assoluto della seconda parte del XX secolo. Capace di un genocidio senza precedenti arruolando poco più che dei bambini soldato a scatenarlo. Nato nel 1925 Saloth Sar assunse poi diversi pseudonimi Fratello Numero 1, Pouk e Hai, e molti altri ma è passato alla storia come Pol Pot.
Anche su questo pseudonimo passato universalmente c’è stata discussione. C’è chi sostiene che Saloth Sar avrebbe assunto il nome di Pol Pot nel 1970, e da intendersi che nella prima parte di esso Pol era il nome degli schiavi dei sovrani khmer discendenti da un’antica tribù sottomessa appunto detta i Pol, la seconda parte del nome era dovuto alla tradizione dei cambogiani privi di un secondo nome quindi i Pot. Altri pensano che altro non sia stato che l’abbreviazione dei termini francesi “Politique Potentiel” o “Politico Potenziale”. Pol Pot è morto nel 1997.
Un vero mistero del comunismo tant’è che il movimento dei Khmer Rossi pur ispirato al marxismo-leninismo, con il governo di Pol Pot divenne spietato e si trasformò sin da subito in un regime repressivo, nazionalista, xenofobo e razzista propagato dallo Stato che proclamava la superiorità dell’etnia Khmer e praticava la sopraffazione di ogni minoranza. La Cambogia venne liberata dall’incubo nel decennio 1979-1989 con intervento militare e poi sotto la guida del governo filo-vietnamita delle truppe di Hanoi.