Protesi d’anca: il Miulli fra i pochi centri in Puglia
ad effettuare l’intervento bilaterale mini-invasivo
È stato realizzato all’Ospedale Miulli un intervento di protesi d’anca bilaterale, con tecnica per via anteriore mini-invasiva, in una paziente affetta da coxartrosi bilaterale. L’intervento è riuscito perfettamente e la paziente ha potuto muoversi con supporto del deambulatore già il giorno dopo, utilizzare solo stampelle dopo appena 6 giorni e salire le scale dopo 10 giorni.
L’intervento è stato realizzato al Miulli dal Dott. Vito Ortolano col supporto del dott. Francesco Fiore, afferenti all’Unità Operativa Complessa di Ortopedia e Traumatologia diretta dal Dott. Raffaele Garofalo. Tale tecnica mini-invasiva è utilizzata in Puglia solo da pochissimi centri e permette di estendere l’indicazione chirurgica anche ai giovani ed agli sportivi.
L’intervento di protesi d’anca così effettuato si realizza utilizzando una via d’accesso anteriore che, rispetto a quelle tradizionali, prevede il risparmio dei tessuti periarticolari (muscoli, tendini e vasi), con l’obiettivo di ridurre i tempi di recupero. Sfruttando un piano anatomico intermuscolare, il chirurgo accede direttamente all’articolazione dell’anca senza incidere alcun muscolo o tendine. La cicatrice, inoltre, è molto più piccola.
La convalescenza è dunque rapida e il paziente può iniziare la fisioterapia lo stesso giorno dell’intervento. Le perdite ematiche sono pressoché nulle (si evitano così le trasfusioni), il dolore post-operatorio notevolmente ridotto e il tanto temuto rischio di lussazione della protesi viene praticamente eliminato.
Anche la dimissione diviene così molto più veloce, in quanto possibile già dopo 4 giorni dall’intervento chirurgico, né vi è necessità di utilizzare scomodi presidi. Ad esempio, si possono abbandonare le stampelle già dopo soli 15-20 giorni e è più veloce il riutilizzo dell’automobile.