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Psicologia dell’ Istrionico

Il Disturbo Istrionico della Personalità (DIP) è una delle condizioni più complesse e difficili da diagnosticare tra i disturbi della personalità. Si tratta di un disturbo psicologico caratterizzato da un comportamento drammatico e un bisogno costante di attenzione e approvazione. Chi ne soffre può sembrare molto socievole e aperto, ma sotto la superficie c’è un’intensa instabilità emotiva e una tendenza a manipolare gli altri per soddisfare le proprie esigenze affettive e psicologiche. Comprendere le origini psicologiche, la diagnosi e la manifestazione del disturbo, nonché i comportamenti che lo caratterizzano, è fondamentale per fornire un trattamento adeguato e migliorare la qualità della vita dei pazienti. In questo capitolo, esploreremo in profondità le teorie psicologiche che cercano di spiegare le origini e i meccanismi sottostanti al DIP, le modalità diagnostiche più utilizzate e i comportamenti tipici che si manifestano nelle relazioni interpersonali.

Le teorie psicoanalitiche, che affondano le radici nelle opere di Sigmund Freud e nei successivi sviluppi della psicoanalisi, sono state tra le prime a tentare di spiegare il Disturbo Istrionico della Personalità. Secondo la psicoanalisi, i disturbi della personalità derivano da conflitti inconsci e dinamiche familiari precoci, che si sviluppano nel corso dell’infanzia e continuano a influenzare l’individuo nell’età adulta.

Una delle spiegazioni più comuni nel campo della psicoanalisi è che il DIP può avere radici in una carenza di affetto e attenzione da parte dei genitori durante l’infanzia. I bambini che crescono in ambienti dove l’amore e l’approvazione sono condizionati da comportamenti esterni – come l’adempimento delle aspettative genitoriali o il raggiungimento di determinati traguardi – possono sviluppare una percezione distorta del loro valore personale. Di conseguenza, il bambino può imparare a identificarsi con un ruolo “performativo” che richiede l’approvazione degli altri. In altre parole, la persona con DIP potrebbe aver sviluppato la convinzione inconscia che l’unico modo per essere amati e accettati sia attraverso l’esibizione di emozioni esagerate, drammi teatrali e richieste incessanti di attenzione.

Altri psicoanalisti, come Otto Kernberg, hanno suggerito che la causa principale di questo disturbo potrebbe essere l’incapacità di formare una solida struttura dell’ego, derivante da un’instabilità affettiva nei primi legami di attaccamento. L’egocentrismo e l’incapacità di integrare i vari aspetti della personalità in modo coeso portano l’individuo a ricercare costantemente attenzione esterna per sentirsi validato e riconosciuto.

La teoria dell’attaccamento e la relazione madre-figlio come fattori di rischio

La teoria dell’attaccamento, sviluppata da John Bowlby, offre una visione diversa ma complementare delle origini del Disturbo Istrionico della Personalità. Secondo questa teoria, il tipo di legame che un bambino sviluppa con la madre (o con una figura di riferimento primaria) può influenzare profondamente la sua capacità di regolare le emozioni e di sviluppare una sana autostima.

I bambini che vivono esperienze di attaccamento insicuro – sia che l’attaccamento sia evitante, ambivalente o disorganizzato – sono a maggior rischio di sviluppare disturbi della personalità come il DIP. In particolare, un attaccamento ambivalente o ansioso può causare una dipendenza esagerata dall’approvazione esterna. Il bambino può diventare estremamente sensibile al rifiuto e alla critica, sviluppando una visione distorta del proprio valore che si riflette in un comportamento drammatico e manipolatorio nell’età adulta.

Secondo Bowlby, la relazione con la madre è fondamentale per l’autostima e la capacità di formare relazioni sicure e stabili. Se questa relazione è instabile o incoerente, il bambino può sviluppare il comportamento di cercare incessantemente l’attenzione e la rassicurazione da parte degli altri, caratteristiche tipiche del DIP.

Approcci cognitivi-comportamentali e interpretazioni moderne

Negli ultimi decenni, gli approcci cognitivi-comportamentali (CBT) hanno preso piede nel trattamento e nella comprensione dei disturbi psicologici, incluso il Disturbo Istrionico della Personalità. Da una prospettiva cognitiva, il DIP può essere visto come il risultato di convinzioni disfunzionali e schemi mentali che la persona sviluppa sin dall’infanzia. Queste convinzioni, come la paura del rifiuto, l’idea che l’amore debba essere guadagnato tramite l’approvazione degli altri, o la necessità di esibire emozioni per attrarre attenzione, portano l’individuo a intraprendere comportamenti auto-distruttivi.

L’approccio comportamentale si concentra invece sulle strategie apprese nel corso della vita. In questo caso, la persona con DIP ha appreso che comportamenti esagerati, drammatici o teatrali sono efficaci nel raggiungere i propri obiettivi, come l’ottenere attenzione e affetto. Questo ciclo di rinforzo positivo (ottenere attenzione) e rinforzo negativo (evitare il rifiuto) rinforza continuamente il comportamento istrionico.

In generale, gli approcci cognitivi-comportamentali moderni suggeriscono che il DIP possa essere il risultato di un insieme di fattori, tra cui una predisposizione genetica, l’esperienza di attaccamenti insicuri durante l’infanzia e modelli disfunzionali di pensiero che si rafforzano nel tempo.

Come il DIP viene diagnosticato nel contesto del DSM-5

La diagnosi di Disturbo Istrionico della Personalità si basa sui criteri stabiliti nel Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (DSM-5), uno degli strumenti principali utilizzati dai professionisti della salute mentale per identificare i disturbi psicologici. Il DSM-5 classifica il DIP tra i disturbi della personalità cluster B, che includono anche il Disturbo Narcisistico della Personalità e il Disturbo Borderline della Personalità. La diagnosi di DIP richiede la presenza di almeno cinque dei seguenti criteri:

  1. Comportamento teatrale o esagerato per ottenere l’attenzione degli altri.
  2. Ricerca costante di approvazione e rassicurazione.
  3. Emozioni superficiali o mutevoli, che cambiano rapidamente in base alla situazione.
  4. Una sessualizzazione inappropriata del comportamento, per attirare l’attenzione.
  5. Una tendenza a percepire le relazioni interpersonali come più intime di quanto siano realmente.
  6. Comportamenti manipolatori per ottenere l’attenzione o il favore degli altri.
  7. Incapacità di tollerare la frustrazione o il fallimento.

Una diagnosi accurata richiede un’osservazione attenta e la valutazione dei sintomi nel contesto di una vita quotidiana. La persona con DIP può sembrare socievole e affettuosa, ma il comportamento diventa problematico quando la ricerca di attenzione e l’incapacità di gestire l’autostima interferiscono con le sue relazioni e la sua funzionalità sociale.

Distinzione tra DIP e altri disturbi della personalità

Il Disturbo Istrionico della Personalità può essere facilmente confuso con altri disturbi, come il Disturbo Narcisistico della Personalità (DNP) e il Disturbo Borderline della Personalità (DBP), a causa di alcune somiglianze nei sintomi. Tuttavia, ci sono alcune differenze chiave.

  • Disturbo Narcisistico della Personalità (DNP): Mentre entrambe le condizioni condividono la necessità di attenzione e approvazione, il DNP si distingue per un senso grandioso di sé e una mancanza di empatia verso gli altri. Chi soffre di DIP tende a concentrarsi più sull’essere amato e apprezzato, mentre il narcisista è maggiormente interessato a mantenere la propria superiorità.
  • Disturbo Borderline della Personalità (DBP): Entrambi i disturbi presentano una marcata instabilità emotiva, ma la persona con DBP è più incline a esperire emozioni estreme, come la paura dell’abbandono, e spesso manifesta comportamenti impulsivi. Il DIP, pur avendo un’instabilità emotiva, si caratterizza più per il desiderio di manipolare e cercare attenzione attraverso comportamenti drammatici.

La distinzione tra questi disturbi è importante per una corretta diagnosi e un trattamento mirato.

Come il disturbo si manifesta nelle relazioni interpersonali

Il DIP si riflette principalmente nelle relazioni interpersonali, dove il comportamento drammatico e la ricerca di attenzione sono più evidenti. Le persone con DIP tendono a vivere in un “teatro emotivo”, in cui ogni interazione sociale è un’opportunità per essere al centro dell’attenzione. Questo può portare a relazioni superficiali, poiché la persona con DIP non è in grado di stabilire legami profondi e autentici, ma si concentra solo sul soddisfare il proprio bisogno di approvazione.

Le difficoltà nel mantenere relazioni stabili sono comuni. La persona con DIP può passare rapidamente dall’affetto alla rabbia o al rifiuto, a seconda di come percepisce l’attenzione ricevuta dagli altri. Questi alti e bassi emotivi, insieme a una costante ricerca di gratificazione, possono far soffrire anche coloro che sono vicini.

L’incapacità di mantenere relazioni durature e l’instabilità emotiva

Una delle caratteristiche più debilitanti del DIP è l’incapacità di mantenere relazioni stabili. La costante instabilità emotiva e la ricerca di approvazione rendono difficile per chi soffre di questo disturbo creare legami duraturi e soddisfacenti. Ogni relazione sembra un gioco di manipolazione, dove il potere e l’affetto sono costantemente in bilico.

L’instabilità emotiva è un altro aspetto chiave, poiché la persona con DIP può oscillare rapidamente tra emozioni contrastanti, come felicità, tristezza e rabbia. Questo comportamento può portare a conflitti costanti con amici, colleghi e partner.

Il ruolo della ricerca di approvazione e la difficoltà nel gestire l’autostima

La persona con DIP ha spesso un’autostima fragile, che dipende fortemente dall’approvazione esterna. Questa continua ricerca di conferme può diventare un meccanismo di difesa contro il vuoto interiore e il timore del rifiuto. Quando le aspettative non sono soddisfatte, la persona con DIP può reagire con rabbia, tristezza o disperazione, accentuando ulteriormente la difficoltà nelle relazioni.

In conclusione, il Disturbo Istrionico della Personalità è una condizione psicologica complessa che affonda le sue radici in dinamiche familiari, attaccamenti precoci e meccanismi di difesa maladattivi. Riconoscere i segnali e comprendere la psicologia alla base del disturbo è essenziale per una diagnosi corretta e per intervenire con trattamenti terapeutici adeguati.

 

©Veronica Socionovo

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