Pura casualità o un Complotto dietro il club dei 27
Dal 1892 ad oggi 69 celebrità della musica sono misteriosamente morte a 27 anni. Tra i più celebri Brian Jones, Jimi Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison, Kurt Cobain e Amy Winehouse.
C’è un club riservato a soli musicisti. Sebbene ci fosse un grande alone di esclusività pochi ne vorrebbero fare parte. Ci si accede in un modo del tutto particolare, morendo a 27 anni.
Il cosiddetto Club 27, misterioso quanto inspiegabile, una minaccia da sfatare con riti apotropaici per le star della musica che si avvicinano al ventisettesimo anno d’età. Venne anche chiamato J27, per la presenza della lettera J nel nome e cognome nella maggioranza delle vittime. La morte inspiegabile di alcuni alimenta sempre più forte tale mito, mentre per altri la fine è sopraggiunta per droghe o mix di droghe, abusi di alcol, avvelenamenti, incidenti o suicidi.
Il termine venne coniato nel 1994, dopo la morte a 27 anni del cantante dei Nirvana Kurt Cobain. Attualmente si contano ben 69 morti, dalle sconosciute cause del decesso del 17 Gennaio del 1892 di Alexandre Levy, compositore, pianista e direttore brasiliano alle complicazioni cardiovascolari del Rapper Fredo Santana morto il 19 Gennaio del 2018. 69 musicisti morti a 27 anni, una sorta di epidemia.
Il picco che fece discutere fu verso la fine degli anni ’60 e inizio degli anni ’70, quando vere e proprie celebrità morirono a distanza di pochi mesi l’una dall’altra. Brian Jones dei Rolling Stones 3 Luglio 1969 e l’asfissia di Jimi Hendrix del 18 Settembre 1970, l’overdose di Janis Joplin del 4 Ottobre 1970 l’insufficienza cardiaca del 3 Luglio 1971 di Jim Morrison dei The Doors.
Il Club quindi venne idealizzato dopo il 5 Aprile del 1994, l’anno in cui si disse che morì il rock insieme a Kurt Cobain, e fu di nuovo riconsiderato dopo l’intossicazione per alcol di Amy Winehouse del 23 Luglio 2011.
Tra le morti più misteriose, alimentata da dicerie di magia nera c’era quella di Robert Johnson. La sua tecnica musicale era straordinaria, il suo fingerpicking unico nel delta blues, eppure anche lui non arrivò a 28 anni. Si diceva che avesse venduto l’anima al Diavolo per suonare in quel modo ed essere famoso, anche se probabilmente dalla ritualistica svolta da Johnson sembrava l’avesse venduta a Met Kalfou del Voodoo ( comunque associato a Satana). Morì il 16 Agosto del 1938, 3 giorni dopo avere consumato del whiskey gratis in un roadhouse mentre suonava e avere fatto delle avances alla moglie del proprietario. Morto per una polmonite aggravata da un avvelenamento da stricnina, sepolto in una bara senza nome in Mississippi. Ma lo scalpore più grande avvenne con il decesso di Jim Morrison, cui popolarità aumentò considerevolmente. Lui si definiva uno sciamano e forse era legato a strani riti di una magia meno negativa rispetto a quella di Johnson, ma comunque fatale non solo per lui ma anche per la sua compagna che morì anche lei quando giunse alla stessa età.
Sotto i trent’anni sono deceduti parecchi musicisti famosi, amche prima del ventisettesimo anno, Cliff Burton bassista dei Metallica a 24 anni, Buddy Holly a 23 anni lo stesso giorno del 17 enne Ritchie Valens, Avicii a 29 anni, Sid Vicious dei Sex Pistols a 21 anni. Sotto i 41 anni anche Jeff Buckley a 30 anni, John Bonham batterista dei Led Zeppelin a 32 anni, Bon Scott degli AC/DC a 33 anni, Bob Marley a 36 anni, l’ex Beatles John Lennon a 40 anni., volendo anche Wolfgang Amadeus Mozart a 35 anni.
Secondo vari studi di medicina per la vita spericolata e il consumo di droghe i cantanti sono soggetti a morte dai 20 ai 40 anni, soprattutto nel decennio che va dai 20 ai 30 anni. Nessuno però riesce a spiegarsi, nemmeno i medici, di così numerosi morti a 27 anni. Nemmeno se si volesse credere alle leggende misteriose si avrebbe una spiegazione, perché riguardano solo una parte dei membri del riservato club.
Il mistero si infittisce e anche se ci sono stati periodi fermi, il club 27 continua ancora ad ammettere membri.
om Enrico Paniccia