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Da Cervia, quel compagno di scuola di Benito

COMPAGNI DI SCUOLA,
IN TERRA DI ROMAGNA 

di  FRANCO D’EMILIO 

“Non credere che il nostro collegio sia come quello dei salesiani di Faenza … omissis … Due persone soltanto contano qui dentro, il direttore della scuola e un allievo del terzo corso: Benito M.”

Così nell’autunno del 1900 il giovane Riccardo informava l’amico Rino, cervese come lui, appena arrivato dalla cittadina litoranea, circa la vita all’interno del collegio, annesso alla Regia Scuola Normale di Forlimpopoli: Rino, grazie alla concessione di una borsa di studio, avrebbe frequentato il primo dei tre anni di corso dell’istituto, giusto in tempo per vedere conseguita dal famigerato Benito M. la licenza d’onore, abilitante all’insegnamento in entrambi i livelli della scuola elementare, quello dalla prima alla seconda e l’altro dalla terza alla quinta, come stabilito dalla legge Coppino del 1877.

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Dior sceglie il Castello di Sammezzano come set per il suo cortometraggio

Dior ha scelto il Castello di Sammezzano come luogo protagonista per il suo nuovo cortometraggio Le Châteu du Tarot – Il Castello dei Tarocchi. Il video realizzato da Matteo Garrone insieme alla direttrice creativa di Dior Maria Grazia Chiuri, è volto a promuovere la collezione e Haute Couture primavera-estate 2021 della maison.

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Dalla tomba alla culla di Dante Alighieri

Per la Storia Culturale degli Italiani a 700 anni
dalla dipartita a Ravenna 14 settembre 1321

Raffaele Panico

Preludio. Settecento anni fa, la presenza diffusa della malaria in precise aree d’Italia, sembra certo, portò alla morte di Dante Alighieri. Morte sopraggiunta il 14 settembre 1321 a Ravenna dopo giorni di febbri malariche. Dante Alighieri era nato si presume, il 22 maggio 1265 la data più credibile. Questa è dovuta ad alcune allusioni autobiografiche da lui portate nella “Vita Nova” e in un canto dell’Inferno. In alcuni versi del “Paradiso” appare che certo è nato sotto il segno zodiacale dei Gemelli.

D’altra parte se certa è la data della dipartita, incerta come una volta era la paternità, è la data della nascita quando non vi erano registrazioni presso l’anagrafe comunale e soltanto lo “stato delle anime” stilato quando avveniva con pennino ed inchiostro dal prete della parrocchia. Questa morte per epidemia malarica è più che probabile, storicamente è verosimile, anche se allora non vi era il referto del medico legale, e sia giunto a noi oggi un atto notarile.

Sul tema specifico, il rapporto di Dante con il futuro che appartiene a Dio, citando i versi del Paradiso, canto XXXIII:  

“Oh abbondante grazia ond’io presunsi/

ficcar lo viso per la luce etterna,/

tanto che la veduta vi consunsi!/

  Nel suo profondo vidi che s’interna,/

legato con amore in un volume,/

ciò che per l’universo si squaderna:/

  sustanze e accidenti e lor costume/

quasi conflati insieme, per tal modo/

che ciò ch’i’ dico è un semplice lume./

…voglio ricordare, che era un giorno d’autunno del 2002, a Roma, in via Savoia presso l’abitazione conversando con un mio eccellente illustre professore, chiesi sulle rime sopra a Lui, ed egli, guardandomi fisso dopo un silenzio, disse: “vedi, solo su questo tema, per tutto quanto è stato scritto, potremmo riempire di libri, opuscoli, taccuini, eccetera eccetera tutto questo stabile nel suo volume intero svuotato del tutto e riempito sul tema che mi rappresenti, dalle fondamenta al soffitto.

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Agostino De Romanis – L’arte incontra i sogni – e l’opera “Il Bianco si nasconde”

Prologo ispirato dalla mostra annunciata a Roma dell’artista Agostino De Romanis
L’arte incontra i sogni e dall’opera “Il Bianco si nasconde” – dal nostro tricolore

Un artista ha girato il mondo, espone in Italia e all’estero, nei vari continenti, poi giunge come tutti al grande confinamento o nella vulgata il lockdown: confinamento, allontanamento, distanziamento è stato questo 2020. Un artista però sente e segue le vibrazioni della coscienza del proprio e del nostro tempo. Non calpestiamo più una terra asciutta sotto i nostri piedi: è sdrucciola, viscida, scivolosa. È l’effetto d’assenza di etica, dove appaiono forme individuali prive di animo, o chi lo ha lo serba, in mezzo ad una massa di individui comuni anonimi statistici. La mascherata ha raggiunto lo zenith, era nell’aria da tempo, chi aveva sensi per avvertirlo lo percepiva come batter d’ali stonate lontane ed inquietanti. S’aspettava da tempo inevitabilmente, e sopraggiunse nel 2020. È lo spleen collettivo della massa amorfa e peregrina. Così che, in una opera Agostino De Romanis avverte che il bianco colore della purezza e simbolo della bandiera della nostra Italia si ritira; antica per nostra fortuna è la terra italiana, e nei secoli dei secoli è stata provata più volte da questo spleen. Si fa sentire lo spleen in anime nobili divenute forestiere e non più cittadine in Patria. Questo è l’attualismo, ed è tale che, quel bianco della bandiera ris-corra fino a sparire in una liquefazione e in un mulinello carsico dove lì si porta per riaffiorare appena son pronte le persone degne d’appartenere al nuovo tempo, a fronte di ridonare speranza a tanta smarrita Italia. “Il Bianco si nasconde” è l’opera dell’artista De Romanis, e con altrettanto animo patriottico, da domani andrò a visitare la sua mostra romana solo in queste righe immaginata. Vedere con spirito di coscienza ora, i tre colori della bandiera nazionale dove il bianco, giusto simbolo di purezza per l’Artista, è esiliato in patria nell’attesa della speranza la quale, infine, riesca a riaffiorare come il carsico fiume Timavo, e riprender così le giuste sembianze e dimensioni nell’Italia che, oramai, adagiata nell’attualismo si è privata – al momento – di etica e morale.

Raffaele Panico

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Alla “Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria”: Riccardo Pedrizzi nuovo Commissario del Lazio

La nomina di Riccardo Pedrizzi quale Neo Commissario
  al
 Centro Laziale dell’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria

Comunicato stampa   del 1 febbraio 2021 – 

Riccardo Pedrizzi, già senatore e presidente della Commissione Finanze e Tesoro di Palazzo Madama, è stato nominato Commissario del Centro Laziale dell’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria, importante istituzione tecnico-scientifica fondata nel 1920 e che ha sede nell’ambito dell’Ospedale di S. Spirito di Roma.

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