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Costituito nella Biblioteca Nazionale Centrale, il “Fondo Archivistico e Librario” di Pino Rauti

Il Fondo Archivistico Librario Pino Rauti alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma

VENERDI’ 9 NOVEMBRE SI E’ SVOLTA LA PRESENTAZIONE PRESSO IL SENATO, NELLA SALA ZUCCARI DI  PALAZZO GIUSTINIANI

             a cura di FRANCESCA RICCIUTI *

Pino Rauti, anagraficamente Giuseppe Umberto Rauti, intellettuale eclettico e poliedrico, teorico, politico e giornalista italiano (nato a Cardinale – CZ nel 1926) è stato deputato al Parlamento per 4 legislature dal 1972 al 1992 ed Euro Parlamentare dal 1994 al 1999, nonchè Segretario nazionale del Movimento Sociale Italiano dal 1990 al 1991, del Movimento Sociale Fiamma Tricolore dal 1995 al 2002, poi successivamente del Movimento Idea Sociale.

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Museo Etrusco a Formello

Un giorno pieno di sole

Sabato 10 novembre si è concluso un corso di didattica museale basato sull’arte e la storia antica, precisamente sugli Etruschi, dal titolo: Nuovi Percorsi Attraverso la Civiltà Etrusca.

E’ ormai indiscutibile che Roma ha il museo etrusco più importante del mondo, di poco più ricco di quello di Firenze, ma, fino a poco tempo fa, era poco frequentato, poichè si riteneva, alla moda dell’Ottocento, che solamente i Greci fossero i veri e propri geni del Mediterraneo e del resto della terra, relegando gli Etruschi a poveri scimmiotti imitatori, dove invece sono, come gli Italiani, eccelsi per l’arte, la tecnica, l’ingegneria civile ed idraulica, la legge ed altro ancora. Grazie all‘Archeoclub di  Formello ed al Museo di Villa Giulia, di Santa Severa ed infine al Museo dell’Agro Veientano di Formello, in accordo con l’Università la Sapienza, si è notato che lo studio di questo antico popolo e la conoscenza che si offre di esso hanno fatto un vero balzo in avanti. Come sempre si ha nel cuore la giovanissima generazione che va distolta dalle insulse minuterie dei games ed app informatici, per per volerle bene raffinando la sua intelligenza con la storia e l’arte a tutto campo e lo scibile proprio della popolazione d’Italia.

Con questo encomiabile scopo, collegato alla buona volontà di riprendere il livello culturale all’avanguardia dell’Italia, si è organizzato un corso di Didattica Museale sostenuto da Archeologi, Sovrintendenti, Professori, dello spessore di Daniela Muscianese, Daniele Maras, Marco Peri, Rossella Zaccagnini, ed infine Fabiano Petricone, organizzato dall’Archeoclub di Formello gestito da Carla Canali. Quattro giorni che hanno preparato insegnanti, educatori e operatori museali a saper comunicare con scolari e persone esperte, con distratti ed appassionati, a gestire domande curiose o imprevisti, ad avvicinare l’oggetto al fruitore. Per la collaborazione di questo proposito è da ringraziare Marco Mannino, instancabile nel facilitare la comprensione dell’immenso patrimonio citato dai conduttori dell’evento.

La disponibilità sorridente di Daniela Muscianese, la larghissima facoltà di diffusione di Daniele Maras, la tecnica precisa di Rossella Zaccagnini ed infine la presa diretta di Fabiano Petricone hanno reso quattro giorni di impegno in un lungo excursus di informazioni meravigliose. Ma non si deve sottacere l’opera degli studiosi che hanno contribuito a rendere le zone di studio dei veri e propri gioielli d’arte e di conoscenza: Flavio Enei, dirigente del Museo di Santa Severa, che permette una full immersion nel mondo marinaro e cultuale etrusco, sul territorio da moltissimo tempo e con ottimi esiti, e la dirigente del Museo dell’Agro Veientano, Iefke van Campen, ricchissima di inusitate iniziative creatrici che lasciano stupito chi visita il luogo e se ne appassiona.

Se a Santa Severa si è ricostruito, un esempio fra tutti, lo spazio interno di un naviglio antico, con tutti i suoi arredi necessari, tale da portare il visitatore fuori dal tempo e nel fatto diretto di un’operazione di marineria, a Formello si è assorbita la cultura etrusca anche con una riproduzione recitata e luminosa della realtà veiente verso la conquista operata da Roma: Livio ha scritto, Iefke van Campen ha eseguito, ma in modo assolutamente bello ed efficace: nessun adulto, e, soprattutto, nessun bambino perderà una sola parola ed un solo pezzo d’arte esposto.

Ci si aspetta che si dia seguito a questo nuovo corso museale e si prende nota che probabilmente è iniziata un’era nuova per i genitori, i discenti, ed i docenti dello Stato, un percorso dall’ antico che nel moderno darà frutti belli e dolci, comincia un Ministero per l’Educazione, l’Università e la Ricerca degno di questo nome: ecco, bisogna pensare al sacerdote di Veltumna che, pieno di aspettativa, batte un nuovo chiodo nel tempio.

Marilù Giannone

Al Teatro Manzoni: “Io, Giacomo Puccini… vissi d’arte, vissi d’amore”

Un appuntamento imperdibile

Le più emozionanti arie delle opere musicali  del Maestro Puccini

A differenza di altri generi e forme musicali è corretto ricordare che l’opera lirica (o melodramma) è nata in Italia a partire dal 1580 dove a Firenze la cosiddetta “Camerata de Bardi” presso la casa del nobile Giovanni Bardi, si riunirono un gruppo di uomini di cultura che desideravano ridare vita alla musica dell’antica Grecia volendo realizzare una sorta di recitazione accompagnata dalla musica che dava un maggiore risalto alle emozioni espresse solo attraverso le parole.

Il vero e primo grande autore di opere liriche fu  Claudio Monteverdi il quale determinò  il principio fondante del melodramma e cioè che la musica è privilegiata o almeno ha pari dignità delle parole.

Per questo nuovo genere di musica contribuì la costruzione dei primi teatri lirici con accorgimenti del tutto nuovi soprattutto in termini acustici.

All’affermazione del melodramma contribuirono significativamente grandi compositori quali Mozart e più tardi Wagner.

In  Italia tra i più noti autori della musica lirica si annoverano  Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi e Puccini.

Al Teatro Manzoni, lunedì 3 dicembre alle ore 21,00, ci sarà un evento unico  in omaggio al grande musicista Giacomo Puccini dove verranno proposte le melodie immortali  del  geniale creatore alle quali daranno voce le soprano Angelica Cirillo e Tania Di Giorgio, accompagnate al pianoforte da Liisa Pimiä.  

Componenti spettacolo

Tra le arie più celebri sono state scelte:

Un bel di vedremo” da Madama Butterfly definita nello spartito e nel libretto “tragedia giapponese.

“Sola, perduta e abbandonata “da Manon Lescaut che e’ la terza opera di Puccini anche se valutata la sua prima partitura operistica.

“Vissi d’arte” da Tosca  la realizzazione di maggior importanza nella storia dell’opera.

“E’ ben altro il mio sogno”, Senza mamma” e O mio babbino Caro” dal trittico pucciniano Il Tabarro, Suor Angelica e Gianni Schicchi.

Si, mi chiamano Mimìe “Quando me’n vò” da  La Boheme  considerata la composizione più romantica.

“In questa reggia”, “Tu che di gel sei cinta” e “Signore ascolta” da Turandot ultima opera incompiuta del Maestro.

” Il bel sogno di Doretta” da La Rondine, concepita inizialmente come operetta, Puccini, insoddisfatto la trasforma in opera lirica.

Una vera rappresentazione teatrale che grazie alla regia di Luigi Tani, che e’ anche l’autore dei testi, non è solo un concerto per gli amanti della “Bella Musica” ma anche uno spettacolo suggestivo ed  emozionante per tutti…da non perdere !

 

 

A Roma un Convegno sui “Global Compact su Migrazioni e Rifugiati”

Martedì 13 novembre, dalle ore 17:30 fino alle 18:30, presso la Sala delle Conferenze Stampa di Palazzo Montecitorio, organizzato dal Centro Studi Machiavelli, avrà luogo la presentazione de “I global compact su migrazioni e rifugiati. Sono compatibili con le politiche del Governo italiano?”

 

A sostenere le tesi dell’autore Carlo Sacino: l’onorevole Paolo Formentini – Lega, Capogruppo Esteri e il senatore Manuel Vescovi –  Lega, Commissione Esteri.

Di seguito sono riportati i punti essenziali che saranno oggetto della presentazione:

  • Il 10-11 Dicembre 2018, i governi del mondo saranno chiamati a firmare il global compact per una migrazione “sicura, ordinata e regolare”, e quello per i rifugiati, che mirano, tramite un approccio multilaterale, a creare un mondo dai confini aperti.
  • Il global compact sulle migrazioni propone flussi continui, utilizzando motivazioni sia economiche sia demografiche; vuole inoltre creare obblighi crescenti in merito ai servizi da fornire agli immigrati, indipendentemente dal loro status giuridico, e impedire di perseguire penalmente chi fornisce assistenza indebita all’immigrazione.
  • USA, Australia, Ungheria e Austria hanno già dichiarato la propria non adesione al global compact sulle migrazioni.
  • Il global compact sui rifugiati si concentra sul rafforzamento della cooperazione internazionale, dei rimpatri volontari e sulla creazione di piattaforme di supporto temporanee per le emergenze.
  •  L’obiettivo del Governo italiano di limitare l’immigrazione e ridurre gli oneri dell’accoglienza appaiono difficilmente compatibili con quanto prescritto dal global compact sulle migrazioni.