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Quattro Percorsi attraverso la Civiltà Etrusca

Un’iniziativa encomiabile dell’ Archeoclub di Formello in collaborazione con il Museo Villa Giulia

Quasi in gara di corsa per iscriversi, Villa Giulia ha accettato diversi insegnanti e mediatori culturali per un corso di perfezionamento sull’Archeologia, dal titolo: Nuovi Percorsi attraverso la Civiltà Etrusca. Quattro sabati “full immersion” con i progenitori della presente Italia, affidati alle esperienze di archeologi ed esperti in didattica noti e felicemente disposti ad offrire del loro meglio. L’iniziativa trova il merito di Archeoclub Formello che l’ ha richiesta e preparata.

Il primo giorno, sabato 13, è stato una lunga corsa avvincente sui caratteri salienti dei “nonni”, visto che gli italici padri sono i Romani, e poi vari suggerimenti di percorsi diversi per farli capire ed apprezzare a visitatori e scolaresche: questa parte svolta dall’Archeologo Daniele Maras è  stata la più impegnativa, ma lo studioso è riuscito a rinnovare un panorama completo su questa civiltà millenaria che ci ha costruiti . Un ottima collaborazione per questa esperienza è stata fornita da Daniela Muscianese, che guida anche il gruppo per illustrare Veio, il giorno 10 novembre. L’archeologa non ha fatto mancare nulla al completamento della “passeggiata” sulla grande civiltà dal punto di vista artistico, fermandosi opportunamente su ciò che era più importante.

Il sabato successivo si è fatta luce soprattutto sulla didattica, consigliando di immedesimarsi, per una spiegazione esaustiva, ai vari generi e stati sociali dei visitatori in modo da coinvolgerli. Un discorso che si è puntato soprattutto su scolari e studenti, per i quali Marco Peri, educatore museale, è da anni felicemente applicato. Lo studioso ha suggerito di incanalare l’attenzione dei giovanissimi lasciando loro libertà di movimento dipendente dalla situazione e dall’oggetto che si intende illustrare, in modo da creare un’interazione fra osservato ed osservante. Sabato 27 è stata Pyrgi il teatro dell’azione conoscitiva, guidata dall’archeologa Rossella Zaccagnini, ed estesa alla visita completa dell’apparato museale che, anche per il luogo naturalmente splendido, è stata particolarmente apprezzata. L’archeologa ha fatto notare soprattutto i pannelli ceramici dipinti, sorta di antenati dei quadri, dell’arte etrusca che, com’è giusto, non finisce mai di incantare, anche fra luoghi comuni e cedimenti verso prese di posizione critica ormai stantie e clericali, mentre la giovane accademica Magda Vuolo ha avuto il compito arduo, ma chiaramente condotto, di far apprezzare il Museo anche per il Medioevo, non tralasciando la storia  quotidiana al Castello fino all’età presente. La stessa ha illustrato le iniziative sorprendenti del Direttore, Flavio Enei per le persone attratte dai tesori d’Italia. A tal proposito, è evidente, in relazione agli oggetti d’arte, come e quanto l’Arma dei Carabinieri, nella persona del Gen. Conforti e dei suoi sia stata magnifica per salvaguardare e recuperare, soprattutto, prodotti artistici rubati o minacciati di alienazione.

Marilù Giannone

 

Debutto con “Eredità”, al Teatro delle Muse !

 “L’ eredità dello zio Domenico”

Uno spettacolo gradevole e divertente in scena al Teatro delle Muse per la regia di Geppi di Stasio che de “L’eredità dello zio Domenico” è anche l’autore.

Il tema teatrale vuole essere il proseguo della commedia teatrale “Filumena Marturano” di Eduardo De Filippo.

I personaggi dell’opera sono interpretati ottimamente da Wanda Pirol, Rino Santoro e Geppi di Stasio nonché da Roberta Sansò, Carol Lauro ed Antonio Lubrano.

Tutti gli attori suscitano numerose risate evidenziando tuttavia quegli aspetti meschini che scaturiscono da bassi interessi economici e che si contrappongono ad un doveroso affetto.

Anche qui non sveleremo il mistero sulla figura di zio Domenico che è in fin di vita.

Con un inatteso colpo di scena finale si conclude il lavoro teatrale meritando un prolungato scroscio di applausi.

La Matrix Europea ad Horafelix

Il “cartello” per governare il mondo globalistico

 

Un libro edito 5 anni fa e precipitosamente messo da canto, martedì 16 ottobre è stato ripresentato ad Horafelix dall’autore, Francesco Amodeo, giovane ricercatore partenopeo esperto in economia, con tutta la conoscenza di causa che possono possedere oggi i cittadini e pertanto accolto con favore.

Si tratta di uno studio sull’Europa coronata di spine nell’illustrazione, e vittima di chi ? di un “cartello” euroamericano gestito da un paio di istituzioni bancarie, una di esse Bildemberg, e l’altra che fa capo a Rockefeller, probabilmente Soros vi è compreso. Questa associazione non tanto segreta e per nulla proba costringe gli Stati che le si collegano a mantenerla come una grossa piovra, e godendo dell’appoggio di lacchè e scherani oltre Prodi, D’Alema, Monti, Amato, (quello del prelievo forzato il 2002 dai conti correnti italiani a mezzanotte) e molti, veramente molti altri della vecchia politica italiana e dal gallico Moscovici,  da Trichet, e da altri in Germania ed Europa, sparsi e nello stesso tempo coesi fra di loro, pronti ad ogni giro di governo europeo a “girarsi” le poltrone: sempre quelli, sempre gli stessi, come in Italia, dove per esempio si sono raccolti euro su euro dal sangue dei cittadini per sostenere Monte Paschi o qualche altra banca in sofferenza, dove si ha ignorato i terremotati per pagare più o meno i debiti della Grecia, e così via. “Quousque   tandem, cives?” non vi sarà chiaro che l’Italia è entrata in basso nell’euro perchè così hanno voluto, che hanno diviso il Ministero del Tesoro dalla Banca d’Italia per consegnarla a “privati” che fanno il bello ed il cattivo tempo, pagati a dollari e delinquenze, che è un dovere ribellarsi anche se costerà dolori: quale libertà, quale indipendenza, quale giustizia non si ottiene duramente?

Il libro è stato ampiamente spiegato dall’autore per poter permettere una totale comprensione data la lingua tecnica che lo forma, per questo si è fatto uso anche di slides che riportavano fotocopiati articoli di testate per ogni problema citato. La limpida cura con la quale è stato steso, e l’italiano diretto e semplice, con una sottilissima vena di arguzia, lo rendono piacevole al di là della tormentosa documentazione nella quale consiste.

Non può mancare nessuno di leggerlo e farne tesoro: la conoscenza è anche questo, è lotta, è salvaguardia della propria casa.

Marilù Giannone

TREND al Teatro Belli

Programma

dal 18 ottobre al 22 dicembre 2018

18 ottobre

THE CORDELIA DREAM

di Marina Carr

con Massimo De Francovich e

Roberta Caronia

reading a cura di Massimo De Francovich

Trilly Produzioni

dal 24 al 27 ottobre

MY BRILLIANT DIVORCE

di Geraldine Aron

con Francesca Bianco

regia Carlo Emilio Lerici

produzione Teatro Belli

 

 

 

2 / 3 / 4 novembre

BU21

di Stuart Slade

con Daniela Duchi, Mario Cangiano, Fabrizio Costella, Valentina Favella,

Silvia Napoletano, Francesco Patané

 regia Alberto Giusta

produzione Teatro Stabile di Genova

 

 

13 / 14 / 15 novembre

NOT NOT NOT NOT NOT

 ENOUGH OXYGEN

di Caryl Churchill

con Aglaia Mora, Xhulio Petushi,

Marco Spiga

regia Giorgina Pi

produzione Angelo Mai/ Bluemotion/369gradi

in collaborazione con Sardegna Teatro

20 / 21 ottobre

JORDAN

di Anna Reynolds e Moira Buffini

con Federica Rosellini

regia Francesca Manieri e

Federica Rosellini

produzione Ariel dei Merli

in collaborazione con Trilly Produzioni

 

dal 29 ottobre al 1 novembre

IVAN & THE DOGS

di Hattie Naylor

con Lorenzo Lavia

regia Massimiliano Farau

produzione La Compagnia dei Masnadieri / Garage Zeami

 

 

dall’8 all’11 novembre

EN ATTENDANT BECKETT

un percorso multimediale ideato da

Glauco Mauri e Roberto Sturno

con la collaborazione di Andrea Baracco

produzione Compagnia Mauri Sturno

 

 

16 / 17 / 18 novembre

ALL THE THINGS I LIED ABOUT

di Katie Bonna

con Elisa Benedetta Marinoni

regia Alessandro Tedeschi

produzione Bottega Rosenguild e

Caracò Teatro

Arte e Cultura al Teatro Belli di Roma

“My brilliant divorce” di Geraldine Aron

In prima nazionale dal 24 al 27 ottobre al teatro Belli di Roma

TREND – Nuove Frontiere della Scena Britannica, rassegna di drammaturgia contemporanea britannica, curata da Rodolfo di Giammarco si svolge anche quest’anno al Teatro Belli di Roma con la 17° edizione proponendo in Italia ed in questi giorni al pubblico romano, la rappresentazione di  testi inglesi in maggioranza inediti, con l’obiettivo principale  di sostenere  compagnie emergenti e giovani artisti.

Francesca Bianco
Francesca Bianco

In scena il 24 Ottobre 2018 una commedia di estrema attualità: i rapporti umani ai nostri giorni;  evidenziati della protagonista Angela, interpretata con bravura, esuberanza e simpatia dall’attrice Francesca Bianco ne racconta le vicissitudini, in un arco di tempo triennale

Angela è una donna di mezza età, abbandonata dal marito che va a convivere con una venticinquenne argentina, disattesa dalla propria madre, criticata dalla propria figlia e disorientata da consigli superficiali ed inopportuni elargiti da amici e conoscenti si ritrova sola con l’unica compagnia del cane di famiglia.

Ma con il trascorrere del tempo, Angela, ai momenti di tristezza ritrova gradualmente la fiducia in se stessa; con essa sparisce la speranza di una ricomposizione con il marito traditore e ritrova la gioia della libertà. Uno spettacolo gradevole che diverte e nel contempo da motivo di riflessione.

Lunghi e ripetuti applausi testimoniano il riconoscimento all’attrice Francesca Bianco ed al regista Carlo Emilio Lerici nonché al regista Enzo Aronica che ha armonizzato magistralmente la presenza in video degli attori Susy Sergiacomo, Fabrizio Bordignon, Martina Gatto, Germano Rubbi ed Antonio Palumbo.