La vita ed il metodo pianistico di VERA GOBBI BELCREDI, musicista ed interprete eccezionale del secolo scorso sono stati ampiamente illustrati il giorno 27 aprile presso la Filarmonica di via Flaminia, a Roma, in un convegno che ha visto un ricco numero di partecipanti.
L’allievo migliore della insigne signora, il M.° DANIELE RISCICA ha tenuto alto l’interesse nel volume citato con il raccontare l’impegno, i dialoghi, gli incontri attuati dalla Belcredi, esigente nel suo campo quanto affettuosa e vivace, capace di conquistare il talento ed il cuore dei suoi studenti, innovativa e lungimirante nel saper vedere il bello di compositori talvolta criticati o incompresi come Gershwin, o Strawinsky.
Si dice ogni cosa sulla situazione artistica italiana, e poco di bene, con scarsa attenzione verso un mondo senza pubblicità scintillanti e senza scandali e scandaletti personali visti maliziosamente come condicio sine qua non per avere successo. E’ il mondo del secondo banco a scuola, lo spazio gradevole di chi ci passa accanto e ci stringe la mano. Già intuito qua e là in giro per gallerie, adesso si dichiara e si sparge con la nuova via di fare teatro. Teatro giovane ed esperto, efficace, fantasioso e profondo.
Antonello Costa si merita un lungo e sonoro applauso: dopo anni di oblio lo spettacolo “leggero”, quello fatto di gags, ballerine, lustrini ed ironia è tornato a rivivere sul palcoscenico del Teatro Manzoni. “ NON CI POSSO CREDERE”, in scena fino al 14 maggio ha riproposto un genere teatrale, adir poco snobbato, magari a favore di drammi intimistici o di inconsistenti monologhi. Il Teatro, come noto, è la rappresentazione della vita in tutte le sue varianti, che sono di volta in volta, piacevoli o drammatiche, nel caso del Varietà in scena al Manzoni, ritroviamo, invece, le battute salaci, le freddure, il balletto ed il ricordo, magistralmente rianimato, dei grandi nomi del Varietà, da Ettore Petrolini a Chaplin, da Totò a Rascel.
Due ore e più di allegria, che in questi tempi non guasta