Giuseppe Ungaretti è una delle figure più rappresentative della poesia contemporanea, un poeta per il quale in modo speciale la poesia è stata un tutt’uno con la vita. Questo breve articolo vuole fornire un contributo alla sua conoscenza, cooperando al dialogo tra letteratura e spiritualità.
È molto utile capire l’ambito nel quale è richiesto che si attuino i dettami evangelici che sono rivolti ai discepoli di Cristo. In definitiva la natura del messaggio, che sicuramente era rivolto alla umanità nel suo insieme, era tuttavia finalizzato a provocare una reazione efficace nell’ambito della singola persona. L’idea stessa di conversione riguarda il progetto personale di vita di ciascun discepolo che viene messo in crisi da una proposta che è “totalmente altro” rispetto alla usuale naturale inclinazione. Essa promette, una volta accettata, non solo in linea di principio ma anche più concretamente, la vera soddisfazione nella vita e anche la vittoria definitiva sulla nostra mortalità.
La testimonianza di chi Lo ha incontrato: il Dr. Valentino PISEGNA – Commendatoredell’Orden del Camino de Santiago.
Il 28 dicembre si celebra l’anniversario della scomparsa dell’artista tedesco Manfred Gnaedinger, autore del Jardin – Museo di Camelle (Concello de Camariñas), popolato da centinaia di sculture realizzate con sassi e materiale fornito dall’Atlantico, assemblate con imprecisato ordine, talvolta con accenti tragici e ironici.
P. Overton era un sociologo americano che elaborò una teoria di ingegneria sociale per spiegare i meccanismi di persuasione e, se vogliamo, di manipolazione delle masse partendo da un’idea dapprima completamente inaccettabile per la società fino a farla accettare e anzi legalizzare.
Questo racconto, presente solo nel vangelo di Luca (Lc 15,11-32), è unico anche per profondità e semplicità. Nel differente approccio alla ricerca della felicità presente nei due figli, è splendidamente rappresentata tutta l’umanità nel suo sforzo di ricerca di significato e di realizzazione in questa vita. Normalmente viene ricordata come la parabola del figlio prodigo volendo così sottolineare la centralità della figura del figlio minore che ritorna a casa dopo aver sperperato le ricchezze ereditate anticipatamente dal padre. La delusione che l’uomo riceve da quelle cose nelle quali aveva riposto la sua speranza di felicità, segnatamente la libertà di fare quello che lo seduce e lo spezzare il giogo dei divieti, è giustamente sottolineata come l’esito finale di ogni tentazione assecondata.