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A Roma Vertice Italia – Qatar : Giuristi, Avvocati e Diplomatici in Convegno

IMPORTANTE SUCCESSO del CONVEGNO ITALIA – QATAR
SVOLTOSI A ROMA PRESSO LA CORTE DI CASSAZIONE

La Consul Press, in collaborazione con l’ Associazione Italo Araba Assadakah – Onlus,  inizia la pubblicazione degli atti ed interventi riguardanti il Convegno in oggetto, allegando i relativi testi redatti in italiano, inglese ed arabo. 

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Prescrizione e processi

Fra i tanti incagli governativi c’è quello della prescrizione diventato, in questi giorni, il più evidente punto di contrasto fra i 5Stelle, il PD e il resto della combriccola di governo.

Il Ministro della giustizia ne fa una questione di principio, seguito dai grillini. Il PD, dopo aver più volte votato contro questa proposta ora tentenna, interessato più a non aprire una crisi che a  risolvere il problema.  Renzi (Italia viva), invece, è fieramente contro, minacciando di non votare la proposta del governo e, addirittura, di votare una proposta diversa, presentata da Forza Italia, di segno opposto.

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Una data da ricordare senza guerre tra fantasmi

IL GIORNO DEL RICORDO BUSSA ALLA COSCIENZA DELL’ONESTÀ INTELLETTUALE

«Quando comincia una guerra la prima vittima è sempre la verità. Quando la guerra finisce le bugie dei vinti sono smascherate, quelle dei vincitori diventano Storia».

L’aforisma del compianto giornalista ligure Arrigo Petacco (nella foto) coglie in flagrante i seguaci dell’ipocrita livellamento ugualitario che, con buona pace dei princìpi propugnati a ogni piè sospinto, vanno in escandescenze dinanzi al ritegno di equiparare Norma Cossetto ad Anna Frank. Il martirio della giovane istriana, violentata e ingoiata dalla Madre Terra che non volle rinnegare a causa dell’ondata d’impressionante ferocia degli aguzzini titini, non vale nulla, agli occhi degli imperterriti faziosi ottenebrati dalle ragioni di partito, rispetto all’atroce sofferenza dell’adolescente ebrea tedesca. Vittima dell’inesorabile Terzo Reich.

L’onestà intellettuale, alla base del codice deontologico di qualsivoglia divulgatore deciso ad anteporre il concetto di aletheia all’impasse degli schieramenti ideologici, ha il sacrosanto dovere di censurare l’inesausta guerra tra spettri. Non per fare pari e patta, come si dice a Roma. Ma per assicurare la priorità allo svelamento della benedetta verità. Anziché all’arcinota attitudine di portarsi l’acqua al proprio mulino, a costo di negare l’evidenza.

Ad Arrigo Petacco, autore d’innumerevoli pubblicazioni incluso il libro L’Esodo, lo rimpiangono, oltre agli aderenti all’onorevole egemonia dello spirito sulla materia, scudo tuttavia talora degli impulsivi soverchiatori, anche i degni rifugiati che, come sostiene giustamente Dino Messina, scelsero di essere italiani due volte.

Inorridirsi di fronte ad abominevoli slogan sulla Shoa, che condannano gli artefici a corto di cuore e materia grigia alle fiamme dell’inferno, per poi sghignazzare con indegna lestezza sul tiro al piccione ai danni della salma dello schietto scrittore Giampaolo Pansa (nella foto) non ha alcun senso. A meno ché non si voglia conferire un nobile avallo alla smania di trascinare la coperta tutta da un lato. Qualcosa resta sempre scoperto. 

Talora il gap prevede il dolore autentico di gente estranea ai cali di personalità, in merito agli slanci sensibili che tralignano o in cieca indifferenza o, ancor peggio, in compiaciuta empietà. Con tanti cari saluti ai pistolotti sui migliori angeli dell’indole umana caldeggiati dagli epigoni smemorati del 16º presidente degli Stati Uniti Abraham Lincoln.

Sulla medesima stregua della Civiltà, l’attaccamento ai vincoli di sangue e di suolo non c’entra nulla con le banalità scintillanti della scaltra ed ergo menzognera propaganda. Lo prova la solennità civile rappresentata oggi dal Giorno del Ricordo. Per tenere bene a mente, a caratteri di fuoco, il rispetto che si deve ai testimoni della fede in quei vincoli. Il rispetto per i pacifici individui finiti negli inghiottitoi, dovuti all’erosione dell’acqua sulla roccia. Trasformati nel punto di orrida raccolta di vittime neglette. Negate per anni e anni.

Comunque al di là delle immancabili polemiche, nella piena consapevolezza che Pansa, considerato un voltagabbana dagli equilibristi intenti a rivoltare la frittata, è morto nel calduccio del suo letto, invece di coniugare l’esistenza all’imperfetto in un campo di concentramento nazista o nei lager di Tito, è meglio spegnere il fuoco degli eterni battibecchi. Continuare ad alimentarlo è un tragico paradosso. L’ennesimo.

Quando, a distanza di due primavere dall’abbattimento del Muro di Berlino, in coincidenza con la dissoluzione dell’Unione Sovietica, Francesco Cossiga (nella foto), allora Presidente della Repubblica Italiana, attraversò il confine con la Jugoslavia, creato dal Trattato di Parigi al termine delle crudeli ostilità, per inginocchiarsi nei pressi della foiba di Basovizza, l’atto di pentimento fu ritenuto uno sconfinamento.

Quando Pansa nel libro La notte dei fuochi mise in risalto le ragioni dei vinti ai tempi del biennio rosso, seguito dal Ventennio mussoliniano in trionfo con la marcia su Roma, le maggiori testate scrissero che tornava a indagare legittimamente su un passato che rischiava di divenire la premessa del presente. Che era capace di rivedere il Novecento e le ragioni degli altri con la fulgida virtù dell’obiettività. 

Con l’uscita poi del controverso best seller Il sangue dei vinti, apriti cielo! Gli attacchi aprioristici a Pansa, senza leggere nemmeno una riga della sua debita fatica letteraria, sono piovuti ‘a manetta’. La voce degli sconfitti in quel caso doveva restare silente per i gendarmi della Memoria, alfieri fino a poco prima della libertà d’espressione.

Piero Fassino si distaccò dall’acefalo schieramento compatto per spendere parole doverose, quantunque inopinate, e rendere così onore alla necessità d’illuminare gli angoli bui della Storia chiedendo idealmente venia. Il lungo tempo del silenzio cedeva dunque il passo al rilascio della medaglia commemorativa ai parenti delle vittime occultate a Istria, a Fiume, in Dalmazia. Sull’onda di una violenza pianificata. Cui seguì l’Esodo giuliano dalmata.

Adesso il revisionismo, il negazionismo, il giustificazionismo, che considera le azioni d’infoibamento per opera dei titini la ‘giusta’ reazione ai soprusi perpetrati in precedenza dagli “ustascia” capitanati dall’autocrate Ante Pavelicn e al tradimento dei “domobranzi”, i ragazzi di leva schierati per il tricolore nostrano, servono a poco. C’è qualcosa che ha molto più rilevo della conta dei caduti, delle opinioni discordanti sulla resistenza civile, sul concetto di tradimento agli occhi di coloro che abbracciarono le armi contro lo straniero, per il giuramento di fedeltà al re, per mettere fine ai progetti di sterminio d’ambo le correnti. La riflessione implica l’uso del cervello. La carica di pietas chiama, viceversa, in causa il cuore.

La visione del documentario This Is My Land… Hebron ha spinto i reazionari lineari ad alzarsi dalle poltrone del cinema con un soprassalto di sdegno nei riguardi dei prevaricatori rei di vantarsi dell’omicidio di Cristo per intimidire gli indesiderati palestinesi. Il giusto riguardo lo merita altresì il docu-film For Sama incentrato sull’atto d’amore compiuto da una madre, attraverso la registrazione nuda e cruda della guerra in Siria, per la figlia nata ad Aleppo sotto l’assedio d’uno Tsunami di fuoco. L’addio ai luoghi dell’anima penetra nel cuore di chiunque lo abbia quell’organo. Sopravvalutato e sottovalutato secondo i casi.

Chi non sente nessuna pietas per la gente – fascista, antifascista, cattolica, atea, di destra, di sinistra, agnostica – costretta ad abbandonare il suolo natìo, affrontando un viaggio nel Bel Paese fatto d’infinite ed empie umiliazioni, è chiamato, con un monito alieno alle repliche puerili, dalla coscienza, ammesso ve ne sia una nell’intimo dei negazionisti, a togliersi il cappello, a metterselo sul petto, a chinare il capo. Nel ricordo delle spoglie, spacciate inizialmente per detriti chimici dagli alfieri del depistaggio e dell’orrido occultamento indefesso, recuperate dall’impressionante inghiottitoio situato presso l’Albona d’Istria a Vines (nella foto).

I cinefili rammenteranno l’atipico western Soldier Blue di Ralph Nelson. È d’altronde pressoché impossibile togliersi dalla testa e dal cuore il momento in cui Candice Bergen (nella foto), con in braccio una creatura squartata durante l’attacco dei sanguinari cavalleggeri del Colorado all’inerme villaggio Cheyenne a Sand Creek, grida al coscritto che aveva commemorato i caduti al termine di un previo assalto indiano: «Adesso non la reciti più la poesia, soldato blu?!». 

Ed è questo il punto. Per comprendere l’oscillazione della sensibilità orientata ai partiti presi. A differenza del regista Maximiliano Hernando Bruno (nella foto), estraneo alle pretese di legittimazione dei delitti commessi tanto in nome della Civiltà quanto in quello della Patria, che ha realizzato lo splendido Red Land – Rosso d’Istria per onorare la Memoria di Norma Cossetto.

L’accoglienza ricevuta a La Spezia lo ha ripagato sul piano in primis morale ed etico della campagna d’odio costruita altrove per lordare l’uscita in sala del film d’impegno. Prodotto senza l’erogazione del Ministero dei Beni culturali.

Il ricordo della firma del contraddittorio Trattato di pace che ha costretto gli esuli di Pola, capoluogo dell’Istria, ad affrontare la manifesta avversione dei compatrioti italiani, lasciandosi alle spalle una città esanime, necessita d’un Omero sobrio ed essenziale. Per riflettere sul destino degli esuli in partenza, in fuga, in viaggio con la morte nel cuore, sotto la neve, sui negozi coi sigilli, sulle finestre chiuse a Parenzo, a Rovigno e ad Albona. Sulla montagna di sedie messe una sopra l’altra (nella foto).

Né va passato sotto silenzio il treno della vergogna, col convoglio preso a sassate a Bologna e il latte per le creature a bordo versato sui binari. E così la caserma  “Ugo Botti” a La Spezia adibita per decenni ad abitazione ai limiti dell’assurdo per gli esuli istriani sgraditi. Meno che mai si può ignorare il barbaro modus operandi col quale mogli, figli, genitori di presunti collaborazionisti, ma finanche partigiani restii a prestare giuramento alla dittatura di Tito, furono disposti a ridosso delle foibe. Con i polsi legati dietro la schiena. Congiunti gli uni agli altri col fil di ferro. In attesa del colpo di pistola indirizzato alla prima fila. E i restanti destinati a precipitare nel baratro in preda a un’indescrivibile agonia.  

Gli esuli sgraditi però a lungo andare sono divenuti graditi in quel di La Spezia. La mamma di Andrea Manco (nella foto), originaria di Pola, una volta fuori dalla caserma, inseritasi in una comunità in grado di fare ammenda, non volle rovinare al figlio il sogno tricolore all’epoca della vittoria della Nazionale di calcio nei Campionati Mondiali del 1982. Crescendo avrebbe appreso la verità segreta sulle foibe, sull’Esodo, sui disguidi delle sensibilità coi cali di personalità, su una Storia celata sui banchi di scuola. Allora voleva che la sua creatura gioisse come tutti gli altri bimbi inebriati dal successo patrio. Ricordate La vita è bella di Roberto Benigni? È un regalo il tenero trucco, a fin di bene, che solo un genitore può fare per il sangue del suo sangue.

Oggi, nel Giorno del Ricordo, a La Spezia, Andrea, in veste di Delegato Provinciale dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, ha reso onore a quei vincoli di sangue e di suolo. Che non hanno bisogno dell’arma dell’aggressione, della reazione, della polemica, della giustificazione. Perché hanno dalla loro la fragranza della Verità. L’antidoto migliore ai miasmi dell’ipocrisia.

E se le persone con la sensibilità che va a corrente alternata si fossero frattanto rimesse il cappello in testa, sbadigliando con indifferenza, se lo ritogliessero cospargendosi il capo di cenere. È l’onestà intellettuale, non certo il sottoscritto o altri, a imporglielo bussando alla loro coscienza senza unghie né tantomeno nocche. Bensì con la linearità dell’anima. Per non dimenticare. Né oggi né mai. A Dio piacendo.

MASSIMILIANO SERRIELLO

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“Avere un domani, riflettere per progettare un futuro umano”

 Raffaele Panico

Si è tenuto un importante convegno su temi primari, vitali e fondamentali per le èlite e molto sentiti anche per l’opinione pubblica che deve informarsi. Tematiche in corso d’opera, portatrici di notevoli sviluppi nei prossimi anni. Il trend del futuro ormai ha accelerato i tempi di innovazione o meglio rivoluzione tecnologica e scientifica rispetto al secolo scorso, il Novecento, quando il “cambio regime tecnico/scientifico” avveniva nel corso di alcuni decenni, circa ogni 50 anni, a far data dalle prime rivoluzioni industriali incipienti in Europa, iniziate in Inghilterra, nella seconda metà del Settecento.


In quelle rivoluzioni che proseguivano successivamente nell’Ottocento, durante appunto il secolo delle “magnifiche sorti e progressive”, il cambio del paradigma – motorizzazione a vapore, quando nella vecchia e cara Europa apparivano ancora le carrozze e cavalli nel panorama delle città e porti con battelli a vapore e locomotive che entravano nelle città, la civiltà europea abbatteva così i muri delle vecchie città medioevali, nel periodo della massima espansione europea nel Mondo intero della “belle epoque”… poi motorizzazione a scoppio, elettrificazione le linee ferroviarie, solo per citare il settore trasporti che tanto attanaglia oggi le nostre città… fino alla rivoluzione continua grazie all’elettronica, l’informatica, il digitale, e adesso Intelligenza artificiale e rivoluzione quantistica.
Il futuro in ogni suo aspetto tanto nel macro, ovvero nelle missioni nel cosmo alla scoperta di pianeti e sistemi extra solari, quanto nel microcosmo, l’infinitamente minuscolo mondo delle particelle subatomiche e il fantastico mondo della meccanica e poi fisica quantistica e legami col vivente.
Apparve già negli anni Sessanta e Settanta la Futurologia intesa oramai non come scienza esatta certamente, non è matematica pura, ma storia di un futuro possibile, prevedibile a fronte di catastrofi dovute all’errore umano e aprirsi così ad un pensiero futuribile. Futurologia verso archeologia, ossia un tentativo di essere, per forza di cose, storici del futuro – la previsione, sul verso opposto della direzione della storia, lo storico del passato che studia le città sepolte, le necropoli che, tornando alle moderne tecniche anche in questa ricerca della conoscenza l’arena si è estesa in dimensioni e capacità di conoscenza; possiamo sapere tutto su – a titolo d’esempio – la mummia Otzi in Alto Adige i suoi ultimi minuti ore e quarti d’ora, eccetera eccetera. Tutto ciò premesso il convegno di studi intitolato “Avere un domani, riflettere per progettare un futuro umano”, organizzato dalla Lega per Salvini Premier e dalla associazione culturale Destra Liberale Italiana si è tenuto il 15 e il 16 gennaio scorsi, a Roma, presso l’Hotel Massimo D’Azeglio. L’evento sarà trasmesso, a partire dalle ore 12, domenica 2 9 febbraio su One Tv (Canale 86 del digitale terrestre nella regione Lazio). La “due giorni” del convegno a cui hanno partecipato intellettuali, studiosi e personalità del mondo della politica, della cultura, dell’imprenditoria e dell’informazione verrà trasmessa inoltre h24 sul Canale YouTube di One Tv. Qui di seguito il programma completo degli interventi che si sono succeduti durante le due giornate.   

PROMEMORIA DELLE GIORNATE E TEMI TRATTATI 

Il convegno di studi intitolato “Avere un domani, riflettere per progettare un futuro umano”, organizzato dalla Lega per Salvini Premier e dalla associazione culturale Destra Liberale Italiana e tenutosi il 15 e il 16 gennaio scorsi all’Hotel Massimo D’Azeglio di Roma, verrà trasmesso (a partire dalle ore 12) domenica 2 9 febbraio su One Tv (Canale 86 del digitale terrestre nella regione Lazio). La “due giorni” del convegno a cui hanno partecipato intellettuali, studiosi e personalità del mondo della politica, della cultura, dell’imprenditoria e dell’informazione verrà trasmessa inoltre h24 sul Canale YouTube di One Tv. A seguire il programma completo degli interventi che si sono succeduti durante le due giornate:

   

PRIMA GIORNATA. MATTINA ORE 10  – Presiede On. GIANCARLO GIORGETTI
CONOSCERE E PROGETTARE PER IL DOMANI  – 

LA COLONIZZAZIONE DEL SISTEMA SOLARE COME SPAZIO DI VITA

ON. GIUSEPPE BASINI (Astrofisico) 
ON. ENZO SAVARESE (già dir. Cira)

 INTELLIGENZA ARTIFICIALE, ROBOTICA, INTERNET E UMANESIMO

GIORGIO A. ROSSI  (Ing. Imprenditore settore Automazione) 
PAOLO PICCARI (Prof. Fil. Teor. Un. Si) 
BENEDETTO INTRIGILA (Prof. Ord. Informatica Università Roma Due

LA RIVOLUZIONE BIOLOGICA, LA BIONICA E L’ETICA

DAVIDE EDERLE (Biotecnologo, pres. Ass. nazionale Biotecnologi Italiani)
 
PIERO CASCONE (Prof. di Chirurgia, Università Roma I, Policlinico Umberto I) 
MARIANO BIANCA (Prof. Filos. Teor. Un. Siena)

I FUTURI SISTEMI D’ARMA E LA TERRA SEMPRE PIÙ STRETTA

ON. RAFFAELE VOLPI
GUIDO CROSETTO (Pres. Fed. Imprese Difesa e Spazio)

FISICA QUANTISTICA. LA NUOVA RIVOLUZIONE SCIENTIFICA E TECNICA

MARCO RICCI (Pr. Ric. Lab. Naz. Infn, Resp. Naz. Raggi Cosmici Alta energia) 
SERGIO BERTOLUCCI (Ord. Un. Bo, già dir. Ricerca Cern e pres. Grandi Rischi) 
GIANCARLO SUSINNO (Fisico particelle elementari, Cern, prof. emerito Università Calabria)

PRIMA GIORNATA POMERIGGIO ORE 15,30  – Presiede ARTURO DIACONALE

LA DEMOCRAZIA LIBERALE NELLA SOCIETÀ DEL FUTURO 

GIUSEPPE VEGAS (Doc. Econ. Università Cattolica), 
GIOVANNI ORSINA (Prof. Ordinario Luiss)

FORZA E RUOLO DEGLI ANACRONISMI NEL MONDO POSTMODERNO

ALESSANDRO SACCHI (Avv. Cassazionista, Pres. Unione Monarchica Italiana) 
PAOLO SARDOS ALBERTINI (Avv. Pres. L.N. Trieste)

DATE A CESARE. RATISBONA, L’OCCIDENTE, LA NOSTRA E LE ALTRE RELIGIONI

GUGLIELMO DE GIOVANNI CENTELLES (Prof. Mediev. Unisob Napoli) 
ON. ROCCO BUTTIGLIONE (Prof. Filos. politica Un. Edith Stein Barcellona) 
AMB. GIULIO TERZI DI SANT’AGATA (Già ministro degli Affari Esteri)

LIBERTÀ DI INFORMAZIONE E DI ANTENNA IN ERA INFORMATICA

ON. GIORGIO MULE’ (Doc. Comunicazione, già dir. Panorama) 
SEN. MAURIZIO GASPARRI

TAVOLA ROTONDA SU REALTÀ E RAPPRESENTAZIONE. I MEDIA E IL POLITICALLY CORRECT

AUGUSTO MINZOLINI (Opinionista de Il Giornale, già direttore del Tg1) 
ENRICO MORBELLI (Dir. Scuola Liberalismo) 
FRANCO BECHIS (Dir. de Il Tempo) 
ALESSIO FALCONIO (Dir. Radio Radicale)

  SECONDA GIORNATA. MATTINA, ORE 10 –  Presiede ON. CINZIA BONFRISCO)

ECOSISTEMA ED EFFETTO SERRA. MITI E REALTÀ, OGGI E DOMANI

FRANCO BATTAGLIA (Prof. Università Modena) 
SERGIO BARTALUCCI (Ricercatore, presidente Astri) 
CORRADO OCONE (Filosofo Luiss)

ALLARGARE I LIMITI ALLO SVILUPPO PER LA LIBERTÀ. L’ECONOMIA CIRCOLARE

GIANCARLO MORANDI (Ing. Pres. Cobat Consorzio per il riciclo) 
PIERLUIGI BORGHINI (Ing. Imprenditore, già pres. Industriali del Lazio)

IL MIX ENERGETICO PER L’ECOLOGIA E L’ECONOMIA

FABRIZIO CUMO (Ing. doc. Un. Roma Uno Energ.) 
ANTONIO NAVIGLIO (Doc. Un. Roma, SRS)

ORO, MONETA CARTACEA, ELETTRONICA E VIRTUALE

ON. MASSIMO GARAVAGLIA 
CARLO PELANDA (Prof. Econ. Università Marconi Roma)

FLAT TAX COMPORTA FLAT CUT. TASSAZIONE INDIRETTA E FONDAZIONI

ON. GIUSEPPE BENEDETTO (Pres. Fondazione Einaudi) 
ON. CLAUDIO BORGHI AQUILINI 
ELENA VIGLIANO (Fiscalista, Ass. Stato Minimo)

RIVOLUZIONE DEL TELELAVORO IN URBANISTICA E RELAZIONI INDUSTRIALI

ON. CLAUDIO DURIGON 
ON. ARCH. GABRIELE PAGLIUZZI (Expo Novegro)

 SECONDA GIORNATA. POMERIGGIO ORE 15,30 – Presiede ON. GIUSEPPE BASINI

LO STATO DI DIRITTO, LA DEMOCRAZIA E I NUOVI PERICOLI

ON. RICCARDO MOLINARI 
MICHELE GELARDI (Prof. Avvocato penalista)

UNA EUROPA DEMOCRATICA COME SVILUPPO DELLA NAZIONE ITALIANA

ON. CINZIA BONFRISCO (Eurodeputata) 
ON. CRISTINA PATELLI

SALVARE LE RADICI. L’IDENTITÀ PER LA NOSTRA LIBERTÀ E NOI STESSI

FEDERICO IADICICCO (Econom. pres. Anpit) 
 
ARTURO DIACONALE (Dir. de L’Opinione delle Libertà)

 TAVOLA ROTONDA – IL RUOLO DELLE FONDAZIONI LIBERALI E CONSERVATRICI

SEN. ADOLFO URSO (Pres. FareFuturo) 
AVV. GIUSEPPE BENEDETTO (Pres. Fondazione Einaudi) 
GEOFFREY VAN ORDEN (Pres. of New Direction) 
DOTT. RAFFAELLO SAVARESE (Stato Minimo) 
NICOLÒ SELLA DI MONTELUCE (Pres. Fond. Opera Pia Sella)

IL PERCHÉ DI UN CONVEGNO. IL FUTURO CHE DETERMINA IL PRESENTE.

ON. GIUSEPPE BASINI (CONCLUSIONI FINALI)

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Fondazione Lepanto: dibattito sulla sovranità e la crisi politica e morale nella società moderna

Giovedì 13 febbraio 2020

La Casa Editrice Pagine, in collaborazione con la Fondazione Lepanto, organizza la conferenza sul tema:

 

La sovranità necessaria.

La crisi politica e morale nella società moderna

Introdurrà: on. Lavinia Mennuni

Modererà l’editore Luciano Lucarini

Interverranno: on. Gennaro Malgieri; prof. Roberto de Mattei


Palazzo Ferrajoli – Piazza Colonna 355

ore 18.00

 

www.fondazionelepanto.org

 

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Aprire una libreria senza pagare le tasse a Cerea l’iniziativa del sindaco che investe in cultura

Riportiamo sulla Consul Press l’interessante articolo di , pubblicato
Condividiamo l’iniziativa “Librerie Tasse Zero” di Marco Franzoni, Sindaco del comune veronese di Cerea, nella speranza che la divulgazione possa favorire lo sviluppo di questa idea in altri paesi e città, in Italia. 
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Cina, una Nazione sotto il “CoronaVirus”

I Cinesi anziché festeggiare il loro Capodanno, si sono chiusi in casa, ascoltando con ansia notizie da Hubei, per l’epidemia, che si è diffusa nella città di Wuhan, una delle più grandi città della Cina.
L’epidemia è scoppiata a causa di un virus chiamato coronavirus, appartenente alla famiglia di virus che infettano esseri umani, uccelli, gatti, cani e bovini. Secondo le autorità cinesi, la sua fonte era un mercato a Wuhan, che vendeva, oltre agli animali sopra menzionati, anche frutti di mare, serpenti e conigli e altri animali.

Il susseguirsi degli eventi:

Nel dicembre 2019, a Wuhan, una specie sconosciuta di coronavirus ha provocato un focolaio di polmonite: prima vittima un paziente deceduto il 7 gennaio. Dopo due settimane, i malati sono comparsi in Tailandia e Giappone, successivamente in Corea del Sud, Nepal e Stati Uniti.

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La prima iniziativa delle autorità cinesi è stata quella di isolare completamente la città di Wuhan (11 milioni di abitanti) e limitare il trasporto pubblico in diverse città.I medici cinesi hanno confermato che il virus può essere trasmesso da persona a persona attraverso goccioline trasportate dall’aria, quindi con un serio ed elevato rischio che l’infezione a malattia possa essere trasmessa ben oltre la Cina. 

Che cos’è il coronavirus?

Il corona virus appartiene a una famiglia di virus, che comprende 39 specie, di cui solo 7 sono trasmesse all’uomo. Provoca danni al tratto respiratorio, al tratto gastrointestinale e al sistema nervoso. Una delle specie divenne l’agente causale della SARS.

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Com’è la situazione in Cina?

Finora, i principali problemi riscontrati vedono protagonisti i residenti della provincia di Hubei, luogo in cui si è diffusa l’epidemia. Le autorità hanno disposto il divieto di ingresso e uscita ai residenti.  Tutti gli eventi sportivi sono stati annullati nel paese fino ad aprile e la Disneyland locale è stata chiusa a Shanghai.

Si può morire per il coronavirus?

Il coronavirus non causa la morte, bensì una grave forma di polmonite, che può portare alla morte. Un nuovo tipo di virus appartiene alla stessa famiglia che ha scatenato l’epidemia di SARS in Cina nei primi anni 2000.

Come faccio a sapere se ho un virus?

I sintomi sono simili al solito SARS (sindrome respiratoria acuta grave): febbre (opzionale), debolezza, naso che cola, tosse secca, difficoltà respiratorie. In ogni caso, con tali sintomi si consiglia il parere di un medico. Inoltre, il coronavirus viene trattato allo stesso modo dell’influenza regolare.

E se devo recarmi in Cina?

Il consiglio è quello di non visitare il paese ma, in caso di visita, tenere a mente alcune semplici regole: lavarsi spesso le mani, mangiare cibo solo dopo il trattamento termico, bere acqua in bottiglia ed evitare mercati con animali e frutti di mare. Le vittime accertate sono ad oggi 26. Ma c’è già il primo paziente che si è ripreso dal coronavirus: una donna di Shanghai.

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Di Maio, non più leader del Movimento 5 Stelle

Luigi Di Maio, oramai ex leader del Movimento 5 stelle (M5S) e Ministro degli Esteri italiano, si è dimesso mercoledì dalle sue funzioni nel partito e ha certificato l’esistenza di una perdurante crisi nel “Mondo Grillino”,  inteso come partito e come popolo. 
Di Maio, ha deciso di ritirarsi poco prima delle elezioni svoltesi domenica 26 gennaio in Emilia Romagna, ove era previsto per il Movimento 5 Stelle un risultato disastroso che puntualmente si è verificato. 
Il grillino, classe 86, con la sua “mossa” ha cercato di porre fine alle enormi tensioni succedutesi all’interno di una formazione, che è passata dal vincere le ultime elezioni nel marzo 2018 con il 33% dei voti, ad un crollo inevitabile.

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Di Maio, eletto capo politico a settembre 2017, ha deciso di sottoscrivere un “Patto (…o Contratto) di Governo” con la Lega. Una parte numericamente importante dell’elettorato si è opposta per motivi ideologici a tale accordo, ma il leader ha sfruttato l’opportunità della strategia politica per continuare a crescere e raggiungere una maggioranza sufficiente nel medio termine. Pochi mesi dopo il partito di Salvini ha letteralmente divorato i grillini, diventando la forza più votata alle elezioni europee e la preferita di molti ex elettori dell’M5S.

Di Maio ha tenuto un solenne discorso nella Capitale: ”Il mio lavoro è finito”, ha dichiarato. Ma ha sottolineato che continuerà a “lavorare per il bene degli italiani come ministro degli Esteri. Oggi un’era è chiusa e il movimento deve essere riformato. Se negli ultimi anni non ci fossimo rivolti così spesso l’uno contro l’altro, avremmo raggiunto risultati ancora più importanti. Siamo un progetto rivoluzionario e continueremo a essere decisivi per l’Italia“. Queste le sue parole, anche se, negli ultimi tempi, tutto ciò che è accaduto indica il contrario.

 

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Nelle ultime settimane ben trenta rappresentanti dell’M5S, inclusi deputati e senatori, hanno lasciato il partito. Una vero e proprio esodo, considerando la fragilità della maggioranza parlamentare formata da M5S/ PD/ e Italia Viva per mantenere in piedi il governo, soprattutto da quando la coalizione di centrodestra guidata da Matteo Salvini sta cercando di delegittimare l’esecutivo. Inizialmente sono stati tre i senatori che hanno cambiato bandiera, abbracciando la Lega; successivamente hanno presentato le dimissioni Lorenzo Fioramonti, Ministro della Pubblica Istruzione, sostenendo la mancanza di impegno da parte del Consiglio dei Ministri, e, in seconda battuta, è stato espulso il senatore Gianluigi Paragone per essersi ribellato alla disciplina del voto.

Il leader politico era contrario a stringere un’alleanza con il PD per sfrattare Matteo Salvini ed evitare elezioni anticipate. Avrebbe preferito ricostruire il rapporto con il leader della Lega, che si offrì di diventare primo ministro se fosse riuscito a invertire il piano che era stato messo in atto contro di lui e mantenere un dirigente estremamente populista. I maggiori esponenti del movimento, ovvero il comico Beppe Grillo e l’uomo d’affari Davide Casaleggio, lo hanno convinto ad accettare il cambio di tavolo e ad adattarsi alla nuova situazione. Ma non si è mai sentito a suo agio in tale nuova situazione.

L’esecutivo Giuseppe Conte Luigi Di Maio non gli parla da mesi – deve ora vedere come gestisce una situazione complicata. Il primo ministro ha già dichiarato che rispetterà qualsiasi decisione di Di Maio e che è sicuro che agirà con responsabilità. Un’idea che non corrisponde del tutto alla realtà, in quanto secondo fonti vicine al leader dell’M5S, in realtà cerca di spostarsi di lato per tornare ad altre funzioni una volta passato l’uragano delle prossime settimane. Ad ogni modo, si stanno già prendendo in considerazione nomi per sostituirlo, tra cui il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, o  Alessandro Di Battista. Per il momento, e fino al prossimo congresso M5S, le redini passano provvisoriamente a Vito Crimi, il membro più anziano del comitato di garanzia del partito.

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Riflessioni sul risultato delle Elezioni Regionali 2020

I  VERI   PROFESSIONISTI  della  pOLITICA (*1)

un’ approfondita analisi di DOMENICO GIGLIO 
ed alcune “note” a cura di Giuliano Marchetti  

Se  avevamo definito i “Cinque Stelle” dilettanti allo sbaraglio dobbiamo dare  atto che l’attuale  segretario  del PD, nonché Presidente  della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, da vero professionista della politica, ha saputo  trasformare  in vittoria  quella che in realtà è stata  una mezza  sconfitta.

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INTERROTTO UN TRAFFICO DI FARMACI DOPANTI IN 14 REGIONI ITALIANE

30 gennaio 2020

Smantellata dall’Arma dei Carabinieri di Ascoli Piceno una rete dedita 

al traffico di farmaci dopanti in 14 regioni e nella Capitale d’Italia

COMUNICATO Ufficio Stampa Comando Generale Arma Carabinieri 

Arriva anche a Roma la vasta operazione condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Ascoli Piceno e del nucleo N.A.S. di Ancona. I NAS, Nuclei Antisofisticazioni e Sanità dell’Arma, furono istituiti fin dal 15 ottobre 1962, nel momento in cui si era presa coscienza del fenomeno delle sofisticazioni alimentari, che già allora allarmava l’opinione pubblica italiana. La vasta operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Ascoli Piceno, ha consentito di disarticolare una rete composta da decine di soggetti italiani, ritenuti, a vario titolo, responsabili di ricettazione, utilizzo o somministrazione di farmaci o di altre sostanze al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti, nonché l’importazione illegale e la vendita di medicinali al pubblico, a distanza, mediante i servizi della società dell’informazione senza autorizzazione.

L’indagine, iniziata nel 2018 nelle Marche, si è presto allargata a tutta Italia, compresa la provincia di Roma, consentendo di individuare decine di persone, atleti di varie discipline sportive e frequentatori di palestre, avvezzi all’acquisto e alla commercializzazione di farmaci ad effetto dopante importati da paesi dell’Est Europa come la Bulgaria e la Polonia.

L’impegno sviluppato dagli investigatori dell’Arma anche con supporto di attività tecniche ha consentito di ricostruire i ruoli e le funzioni degli indagati, residenti oltre che in provincia di Roma, in altre 29 distinte province ed impegnati, con una struttura reticolare, a proporre tramite vari social in tutto il territorio nazionale, sia a consumatori che a rivenditori al dettaglio, ingenti quantitativi di farmaci ad effetto dopante;

di accertare che i soggetti importassero illecitamente i dopanti dalla Bulgaria e dalla Polonia, per poi rivenderli in tutta Italia attraverso la fitta rete dei co-indagati;

di quantificare, anche attraverso l’analisi di conti correnti, le transazioni avvenute sulle carte di pagamento e le spedizioni postali, un giro d’affari stimato in oltre 500 mila  euro all’anno;

di riscontrare l’utilizzo di ricette mediche falsificate, da parte di alcuni indagati, al fine di approvvigionare ulteriori prodotti, provenienti dal circuito regolare nazionale;

infine, di sequestrare, nel corso di 55 mirate perquisizioni disposte dalla Procura di Ascoli Piceno in 30 province (Ascoli Piceno, Bari, Barletta-Andria-Trani , Brescia, Cagliari, Cremona,  Ferrara, Foggia, Latina,  Lodi, Lucca,  Massa Carrara, Messina,  Milano, Padova,  Parma,  Perugia, Pesaro-Urbino, Reggio Calabria, Roma,  Savona, Siracusa, Taranto, Terni, Torino, Trapani, Treviso, Trieste, Varese e Viterbo) migliaia di confezioni di farmaci ad effetto dopante, tra cui nandrolone, testosterone, ormone della crescita e steroidi anabolizzanti.

 

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Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Giovanni NISTRI, in visita al Gruppo Carabinieri Ostia e Stazione di Acilia

Nella mattinata di ieri, martedì 28 gennaio, il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Giovanni NISTRI, ha visitato la sede del Gruppo Carabinieri di Ostia. Al suo arrivo, il Generale NISTRI è stato ricevuto dal Generale di Brigata Francesco GARGARO e dal Colonnello Pasqualino TOSCANI, rispettivamente Comandante Provinciale di Roma e Comandante del Gruppo di Ostia; successivamente ha incontrato i comandanti di Compagnia e di Stazione nonché i delegati della Rappresentanza militare ed il personale in congedo dell’Associazione Nazionale Carabinieri.
Il Comandante Generale ha ringraziato tutti i militari presenti per gli eccellenti risultati giornalmente conseguiti nella lotta alla criminalità ed alla mafia e nel soccorso ed aiuto alla gente più bisognosa, ha posto l’accento sui valori propri degli uomini dell’Arma che, tutti i giorni, sul territorio, contribuiscono – silenziosamente – a fare più importante e prestigiosa l’Istituzione, impegnandosi nella quotidiana azione di contrasto ad ogni forma di criminalità, ma anche garantendo il sostegno e la vicinanza alla cittadinanza.
La sua visita è poi continuata nel pomeriggio presso la sede della Stazione Comando Carabinieri di Roma Acilia dove, nell’incontrare i militari, ha ricordato le più recenti operazioni di servizio concluse con successo dai Carabinieri della Stazione, ponendo particolare risalto a quella che, nel decorso anno, ha consentito di prestare soccorso ad un anziano del posto praticamente ridotto in schiavitù dai propri vicini di casa. Il Generale NISTRI ha infine sottolineato l’importanza dei presidi locali dell’Arma, oltre che per la prevenzione e repressione dei reati, come punto di contatto e riferimento per le grandi e piccole problematiche dei cittadini.

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Per le italiane, e gli italiani e la cittadinanza intera, l’Arma ha  La presenza sul territorio del Belpaese vanta oltre due secoli di storia, con la duplice funzione, di Militari e di Polizia, il corpo d’élite dei  Carabinieri è un primato dell’Italia nel Mondo intero

di Raffaele Panico

Un corpo di soldati d’élite, chiamati Carabinieri, perché armati di carabina facenti parte del Corpo dell’Armata Sarda, di fatto l’esercito piemontese del Regno sabaudo. Allora come oggi, presente con compagnie e stazioni era, ed è, diffuso su tutto il territorio nazionale, sempre attenti alle esigenze dei cittadini o, allora dei sudditi del Regno. Invidiati nel Mondo intero i Carabinieri italiani nascono e mantengono la duplice funzione e carattere di Forza di polizia come altre forze dipendenti dal Ministero dell’Interno, e Forza militare di Difesa, così presenti tanto in Italia con il successo che i Carabinieri trovano nel contatto quotidiano attraverso le loro attività al servizio dei cittadini, quanto in unità militari presenti in missioni all’estero in tutti i continenti… https://www.consulpress.eu/ccv-annuale-di-fondazione-dell-arma-dei-carabinieri/

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Global warming: le sue ripercussioni

Il riscaldamento globale potrebbe arrecare problemi con pesanti ripercussioni economiche, lavorative e sanitarie, fino al provocare malnutrizioni e l’abbassamento della soglia della speranza di vita.

Il ruolo del Sole in passato ha apportato variazioni climatiche significative. L’Optimum climatico medievale, quel piccolo aumento delle temperature di 500 anni, dal IX secolo al XIV secolo, seguito poi dalla piccola era glaciale dal XIV secolo alla metà del XIX secolo, erano variazioni non preoccupanti perché dovute alla natura.

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Italia – Qatar: legal working in progress

Convegno Giuridico “Legal Working in Progress”

Roma Palazzo di Giustizia 4 Febbraio 2020  Convegno Giuridico “Legal Working in Progress” organizzato dall’Ordine Avvocati di Roma  a cura dell’Avv. Eleonora Di Prisco Componente della Commissione Diritto Europeo e  Diritto Internazionale, delegata per i  Paesi di Lingua Araba, con il Patrocinio Ministero Affari Esteri Italiano, il Patrocinio del Ministero degli Affari Esteri Qatarino e  il Patrocinio Università degli Studi Internazionali di Roma – UNINT. 
Il Convegno è stato volutamente scadenzato dopo il recente  felice esito del viaggio del Presidente della nostra Repubblica a Doha e vedrà gli interventi oltre che dell’Ambasciatore del Qatar a Roma S.E. Abdulaziz Ahmed Almalki anche di un componente della Famiglia Reale del Qatar  S.E. la Sceicco Thani bin Ali Al Thani.

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Kobe Bryant, ricostruzione dell’ultimo volo

Kobe Bryant, gli Eroi vanno e vengono, ma le Leggende rimangono

Domenica mattina, Los Angeles si è svegliata coperta da una nebbia assai fitta. Le forze dell’ordine locali, a causa della densità della nebbia, hanno deciso di non portare i propri elicotteri per pattugliare la zona interessata, dato il pericolo.

Nonostante questo, Kobe Bryant, ha deciso di portare sua figlia e un amico a vedere una partita di basket dall’altra parte della contea in elicottero. Bryant ha optato per questo mezzo, che usava frequentemente, soprattutto quando giocava nei Los Angeles Lakers per evitare il traffico. Il volo è durato circa 41 minuti. Le persone presenti all’interno dell’elicottero erano nove, morti quando l’elicottero si è schiantato in una zona montuosa molto vicino alla loro destinazione per ragioni ancora sconosciute.

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L’elicottero era un Sikorsky S-76B con targa N72EX, di proprietà della compagnia Island Express  e non è ancora emerso se Kobe Bryant lo avesse noleggiato. I dati del controllo aereo mostrano che l’aereo ha iniziato il decollo alle 9.06 (ora locale) dall’aeroporto John Wayne di Santa Ana, nella contea di Orange, il tratto di costa più ricco a sud di Los Angeles, dove vive la famiglia Bryant. Il radar mostra come l’elicottero fosse diretto a nord-est di Los Angeles.

Quando l’elicottero sorvola l’area dello zoo di Los Angeles, a Griffith Park, il pilota contatta la torre dell’aeroporto Bob Hope di Burbank. “Chiedi il permesso di passare”. Secondo la registrazione delle conversazioni con la torre pubblicate su LiveATC.net. L’elicottero rimane 15 minuti in area, sorvolando, in cerchio, sopra lo zoo di Los Angeles.

Alle 9.30, la torre di Burbank comunica al pilota l’autorizzazione a proseguire, seguendo l’autostrada 5 e continuando a volare in modalità visiva (VFR) a meno di 2.562 piedi d’altezza (762 metri) alto. Da lì, inizia il suo viaggio verso ovest, dove si trova Calabasas, contea di Los Angeles. Il pilota dell’elicottero comunica alla torre di Burbank il suo piano/volo di seguire l’autostrada 118 in direzione ovest e quindi proseguire verso l’autostrada 101 fino a destinazione. La comunicazione viene interrotta e l’elicottero contatta quindi l’aeroporto di competenza, ovvero Van Nuys, nel nord di Los Angeles.
Dalla torre di controllo di Van Nuys viene comunicato che il vento era calmo e la visibilità buona.

I dati del dispositivo aereo mostrano che l’elicottero, in procinto delle montagne, volava a 1.200 piedi. Improvvisamente, intorno alle 9:43 si alza bruscamente ed, in un solo minuto, raggiunge i 2.000 piedi (609 metri). Due minuti dopo il dispositivo scompare dal radar. Alle 9:47, il numero di telefono di emergenza dei pompieri di Los Angeles riceve la prima chiamata da un testimone che dice che un elicottero si è schiantato vicino al numero 4.200 di Las Virgenes Road, sulle colline di Calabasas.

I resti del dispositivo sono sparsi in un’area grande quanto un campo di calcio su una collina a cui è difficile accedere a piedi, ha spiegato lo sceriffo di Los Angeles Alex Villanueva. Alla chiamata hanno partecipato 56 membri delle squadre di emergenza tra pompieri e dottori. Lo sceriffo della contea ha anticipato che l’identificazione dei corpi richiederà giorni.

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Le indagini sulle cause dell’incidente sono appena iniziate. A condurre le indagini saranno le squadre della Federal Aviation Administration (FAA) e della National Transportation Safety Commission (NTSB).

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un caffè amaro per Matteo Salvini, in Emilia-Romagna nella giornata post elettorale

Lunedì mattina caffè amaro per Matteo Salvini,
dopo i risultati nell’Emilia Romagna

una analisi di ANDREA TORRACCA 

Nella regione emiliana viene riconfermato il Governatore uscente Stefano Bonaccini in forza PD, con il 51,40%, premiato sia da una grande affluenza, che risulta essere doppia rispetto alle precedenti regionali superando il 60%, sia da una spinta di piazza dettata dalle Sardine. 
Nella coalizione per Bonaccini si vede un PD che con il 34,69% ritorna ad essere il primo partito in Emilia Romagna, davanti alla lista civica dello stesso candidato presidente  con  il 5,76 %. In coda  troviamo ER coraggiosa, Europa verde e più Europa.

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Scuola Ufficiali dei Carabinieri. Inaugurato l’Anno Accademico 2019-2020

 

Inaugurato l’Anno Accademico presso l’Istituto Scuola ufficiali dei Carabinieri

Raffaele Panico

Roma, 24 gennaio 2020, nell’Aula Magna della Scuola Ufficiali Carabinieri, in via Aurelia, è stato inaugurato questa mattina l’Anno Accademico 2019-2020 Scuola Ufficiali dei Carabinieri. Nel corso dell’incontro il Comandante Generale, Giovanni Nistri ha tenuto un resoconto delle attività svolte dall’Arma dei Carabinieri nel 2019 e ha illustrato le progettualità future.

  Scuola ufficiali dei Carabinieri -Roma

Tra i temi e i molteplici punti trattati, nel corso del 2019, ha reso noto il Comandante Generale Nistri, “i Carabinieri hanno perseguito il 73% di tutti i reati denunciati, scoprendo il 63% dei casi risolti da tutte le forze dell’ordine”. Un impegno costante che ha spesso messo a repentaglio l’incolumità dei militari. Ed ha sottolineato un altro punto importante: “Le minacce portate dai crimini informatici condizionano l’ecosistema telematico nel quale siamo immersi e incidono sempre più sul quadro generale della delittuosità: nel 2010 erano meno del 4%, ad oggi pesano per quasi il 10%”. Inoltre “Nel settore – ha proseguito il generale Nistri – il Reparto Indagini Telematiche del Raggruppamento Operativo Speciale rappresenta il polo di riferimento di una rete periferica di operatori specializzati, capillarmente presente sul territorio nazionale, anche a salvaguardia delle infrastrutture sensibili della Difesa, quale attività di Polizia militare, funzione esclusiva dell’Istituzione”.

Sono intervenuti il ministro della Difesa Lorenzo Guerini e il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte. Nel suo intervento il presidente del Consiglio ha evidenziato che “occorre perseguire un radicale cambio di paradigma culturale. Per questo vogliamo inserire la protezione dell’ambiente e della biodiversità, unitamente allo sviluppo sostenibile, direttamente nella Costituzione italiana”.

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Riccardo Muti: “meno cuochi e più cultura”

Il maestro Riccardo Muti si trova in disaccordo con tutti questi cuochi che troneggiano nei programmi di cucina e in un’intervista al Messaggero afferma che quando vede certi programmi è costretto a cambiare passando ai canali stranieri per trovare della sostanza.

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Plinio il Vecchio “buone nuove” su un precursore dimenticato

Plinio il Vecchio il suo teschio è l’unica reliquia dell’Impero Romano?
Lo storico dell’arte giornalista Andrea Cionci ha tagliato il nastro di un oblio che quasi attendeva la sinergia della ricerca multidisciplinare dopo “Cent’anni di solitudine”

Raffaele Panico

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Italia e Russia a Roma insieme con arte e musica

ITALIA E RUSSIA A ROMA INSIEME CON ARTE E MUSICA
Roma, sabato 19 Gennaio scorso, nella prestigiosa Sala Verde dell’Istituto Nazareth in Via Cola di Rienzo, si è tenuto il concerto lirico di inizio anno per brindare al Capodanno Ortodosso e per riprendere le attività del Centro Culturale Italia Russia che eredita i principi e gli scopi del Centro di Cultura Russo in Roma fondato da Wanda Gasperovich fin dagli inizi del 2000, ormai 20 anni fa. L’Associazione Culturale ha come finalità promuovere e favorire in Italia, in Russia e in qualsiasi altro paese dell’Unione europea, gli scambi culturali, scientifici, economici e turistici tra l’Italia e la Federazione Russa. Inoltre, l’Associazione curerà tutte le attività finalizzate a divulgare l’arte e la cultura e a rafforzare i rapporti tra i due paesi Italia e Russia.

Pubblichiamo gli auspici del programma cuturale per
l’anno in corso a cura di

Giuseppe Evaristo Massa

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