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La Radio che dà fastidio

            Radio Radicale sta per chiudere

Come Radio libera, ha dato fastidio a tutti. Non raccontava neppure la verità. Si limitava a diffondere ciò che accadeva: le insulsaggini, le sparate, le messe in scena, i grandi discorsi, le piccole astuzie. Lo specchio di un Paese che traveste da politico l’inutile, l’illogico, lo sperpero e la corruzione. 
C’erano tutti, di destra, di sinistra, di centro. Raccontava quello che dicevano, le false promesse, le minacciose intemerate, i discorsi sconnessi. La fiera delle vanità presuntuose di un popolo di beoti, attratti dal potere o dalla voglia di avere potere.

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Discorsi per la nuova Italia del XXI secolo

Dio è finito livellato nell’apocalisse atomica immaginata nelle capacità di Nazioni civilissime di ricreare o distruggere l’intero pianeta: ora, la coscienza di Dio è nelle nostre coscienze di uomini, uomini giganti in un certo senso, perché è alla soglia, al punto di partenza e ci siamo già posti oltre il confine di non ritorno; navighiamo in un mondo completamente trasceso, tra il finito dell’uomo e l’infinito dei tempi di Dio.
La Frontiera della conoscenza nella libertà dell’operare e dell’agire dell’uomo con tutte le sue responsabilità. La questione dell’attuale sfida per gli italiani si pone oggi in questi termini: il nulla più o il ritorno alla “sostanza” di Giovanbattista Vico – dei corsi e ricorsi storici.

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Usurocrazia e Signoraggio Bancario: un nuovo Libro di Cosimo MASSARO, intervistato dalla Consul Press

Presso il Caffè Letterario HoraFelix  

I PUNTI FERMI DI COSIMO MASSARO:
UN UOMO CHE  HA A CUORE I DIRITTI E LO SPIRITO

L’egemonia dello spirito sulla materia sta davvero a cuore al poliedrico Cosimo Massaro, esperto di politiche monetarie, classe 1971, che, lontano dai cerchiobottismi, crede anche nell’applicazione dell’adagio latino ‘in medio stat virtus’. L’antidoto contro le visioni distorte sia sulla forza della consuetudine e della tradizione sia sulla giustizia sociale ed economica risiede in un salto di paradigma. Bisogna trarre linfa, non partito, a parer suo, dalle cose buone provenienti da correnti di pensiero agli antipodi.

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Corruzione, Delinquenza, Droghe … Lega (ex Nord) e Movimento 5 Stelle

“UNA CROCIATA a favore della DELINQUENZA  ….” 

ARTICOLATA ANALISI a 360° SU LEGA E DROGHE LEGGERE
a cura  dell’ Ambasciatore Torquato Cardilli

 A SEGUIRE, IN REPLICA, “UNA CONTRO-CROCIATA”    a cura di Giuliano Marchetti

Il vice Presidente del Consiglio, nonché Ministro dell’Interno e capo assoluto della Lega (un tempo Lega Nord per l’indipendenza della Padania, ferocemente anti Roma e anti Meridione) persona rozza, di modesta cultura, assolutamente priva di garbo istituzionale, cattivo frequentatore, in casa e all’estero, di ambienti poco rispettosi dei principi democratici, ha impresso alla politica italiana una deriva censurabile nel linguaggio e nei comportamenti.

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LVMH – nasce AURA, la piattaforma blockchain in collaborazione con Microsoft

Si chiama Aura la nuova piattaforma blockchain nata dalla collaborazione di LVMH con Microsoft e la società ConsensSys.

Inizialmente la nuova tecnologia sarà adottata da Louis Vuitton e dai profumi Christian Dior, l’obiettivo è quello di garantire la tracciabilità e l’autenticità dei prodotti di lusso.

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“GLORIA AL BRAVO PUEBLO” il nuovo Libro di Fabrizio di Ernesto

Il 17 maggio alle 18.30 l’Associazione Culturale Strapaese presenterà il volume “GLORIA AL BRAVO PUEBLO” (Fuoco Edizioni) di Fabrizio di Ernesto, giornalista e saggista specializzato in geopolitica. Introdurrà la serata Gianguido Saletnich in rappresentanza dell’Associazione. 
La presentazione si svolgerà alle ore 18.30 presso la libreria Hora Felix in via Reggio Emilia 89 (Porta Pia) a Roma.

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Due deputati FI in manette nell’inchiesta tangenti

Due deputati FI in manette nell’inchiesta tangenti. Un Blitz di carabinieri e Guardia di Finanza ha arrestato 43 persone, tra politici e imprenditori, per associazione a delinquere aggravata e, in alcuni casi, per aver contribuito a favorire un’associazione di matrice mafiosa, corruzione e reati di turbata libertà degli incanti al fine di aggiudicarsi appalti pubblici. Pietro Tatarella, consigliere comunale di Milano e candidato alle prossime Europee, Fabio Altitonante, sottosegretario della Regione Lombardia, Daniele D’Alfonso, imprenditore del settore rifiuti e bonifiche ambientali della Ecol-Service srl, risultano nella lista degli arrestati . La procura indaga anche su Diego Sozzani, deputato di Forza Italia, per finanziamento illecito.

Martedì 7 maggio i carabinieri con l’ausilio di militari della Guardia di Finanza, che operano tra la Lombardia e il Piemonte, hanno condotto in modo magistrale un’operazione di grande entità che ha portato alla condanna di ben 43 persone. Tra queste 12 sono finite in carcere, altrettante all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria; tra questi compaiono imprenditori, funzionari pubblici e politici, accusati di diversi capi di accusa inerenti al favoreggiamento di associazione a stampo mafioso volta alla corruzione per l’aggiudicazione e spartizione di appalti pubblici. Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, non risulta indagato, anche se a lui sembrerebbe legato un episodio di istigazione alla corruzione, in quanto non avrebbe denunciato l’episodio. Gioacchino Caianiello, ex coordinatore provinciale di Forza Italia a Varese, ha contestato il reato di istigazione alla corruzione nei confronti del Governatore.

Il gip Raffaella Mascarino ha emesso 43 ordinanze di custodia cautelare richieste dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano, a seguito di una lunga e organizzata indagine coordinata da Alessandra Dolci, procuratore aggiunto della Dda e dai procuratori Silvia Bonardi, Adriano Scudieri e Luigi Furno. Una di queste ordinanze riguarda gli appalti AMSA, azienda dei rifiuti milanese e parecchie partecipate pubbliche.

 

Tatarella e Altitonante, due deputati Fi in manette

Il numero di militari dell’Arma e quelli delle Fiamme Gialle impegnati nell’operazione, che è scattata tra le province di Milano, Varese, Monza e Brianza, Pavia, Novara, Alessandria, Torino e Asti, ammonta a quasi 250 unità. Tra le 43 richieste di custodia cautelare ci sono Pietro Tatarella, il consigliere comunale di Milano di Forza Italia e candidato alle prossime europee e Fabio Altitonante, sottosegretario alla Regione Lombardia, anche lui deputato Forza Italia. Tatarella è accusato di associazione a delinquere, mentre Altitonante di corruzione. Personaggio che, secondo investigatori e inquirenti, sarebbe a capo dell’inchiesta è Daniele D’Alfonso che secondo le ricostruzioni, con la sua azienda Ecol-Service, avrebbe, con appalti ottenuti in cambio di tangenti, favorito l’ndrangheta, dando lavoro alla famiglia calabrese dei Molluso di Buccinasco.

Richiesto l’arresto per Diego Sozzani

Altro nome illustre finito nel registro degli indagati è quello di Diego Sozzani, deputato di Forza Italia di Novara e vicecoordinatore degli azzurri in Piemonte. Condanna che gli viene attribuita è quella di reato di finanziamento illecito, ancora da verificare. Indagate 95 persone e solamente a 9 è stata contestata l’associazione a delinquere aggravata che riguarda il favoreggiamento di un’associazione mafiosa, finalizzata a corrompere, finanziare illeciti ai partiti, reati di turbata libertà degli incanti, false ricevute per lavori mai messi in atto.

Nicola Zingaretti, Show a Quarta Repubblica

Nicola Zingaretti, segretario del Partito democratico, ospite al programma Quarta Repubblica, condotto dal giornalista Antonio Porro, ha espresso un giudizio positivo sul reddito di cittadinanza, dichiarando “Io non abolirei il reddito di cittadinanza. Ma farei anche altre politiche per il lavoro. Il reddito di cittadinanza può essere corretto ma è una politica contro la povertà. Oggi in Italia mancano politiche per creare lavoro e sviluppo”. Sul Movimento 5 Stelle, invece, ha espresso un giudizio negativo “Dialogo con il M5S? Non finché ci sarò io come segretario. Innanzitutto perché non lo vogliono loro e poi perché se ci fosse una crisi di governo dovrebbero pronunciarsi gli italiani”.

Zingaretti, sul tema quota 100, appare molto sicuro affermando che la “quota 100 cadrà il prossimo anno perché la taglieranno loro, non ci sono i soldi per finanziarla”. Mentre alla domanda di Porro sulla possibilità di ripristinare l’articolo 18 risponde così “Così no, non è la priorità. Andrebbe riformato il mercato del lavoro”.

Non manca l’attacco al vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini: “È molto bravo a raccontare i problemi. Peccato che non riesca a risolverli… Salvini pagherà un prezzo enorme, perché fa tante promesse ma in realtà sta portando l’economia di questo paese al disastro. Io non credo che bisogna chiedersi quanto ci metteranno gli italiani a rendersene conto. Io credo che saremo chiamati tutti tra qualche settimana a salvare l’Italia”.

L’ultima domanda di Porro riguarda ad una ipotetica crisi del governo e Zingaretti risponde facendo una stoccata al caso Siri “Se si dovesse arrivare alla crisi, convocato dal presidente della Repubblica chiederò che siano gli italiani a decidere chi deve guidare il Paese. Il governo si sostiene su una maggioranza di parlamentari. Se la maggioranza dei parlamentari Cinque Stelle dice che se ne deve andare, allora Siri se ne deve andare”.

E sei il governo dovesse cadere? “Convocato dal presidente della Repubblica chiederò che siano gli italiani a decidere chi deve guidare il Paese”.

 

“La Cerniera Europea” ….. sulla linea dell’Ucraina

Prima della I^ guerra mondiale, l’Ucraina era spartita fra due grandi imperi, quello austro-ungarico (Galizia e Lodomiria, con Leopoli) e quello zarista (Volinia e Podolia). Con la rivoluzione russa e la dissoluzione di questi imperi, l’Ucraina cercò di proclamarsi indipendente. Il Trattato di Riga (1921), che concluse la guerra polacco-sovietica, assegnò la Galizia e la Volinia alla Polonia e il resto del Paese all’Unione Sovietica. I territori di lingua rutena già facenti parte dell’impero austro-ungarico, dopo l’esperienza effimera di varie piccole repubbliche indipendenti, furono suddivisi fra Polonia, Cecoslovacchia e Romania (questi territori tornarono all’Ucraina e, quindi, all’Unione Sovietica, solo dopo la 2° guerra mondiale).

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Immigrazione. Le ragioni dei populisti L’immigrazione vista da Daniele Scalea

L’immigrazione è uno dei temi centrali dello scenario politico attuale e soprattutto futuro. Daniele Scalea nel suo saggio Immigrazione. Le ragioni dei populisti ha affrontato proprio questo problema, partendo dalla contrapposizione tra accoglienza assoluta ed egoismo razzista; si è venuto a creare una sorta di bipolarismo manicheo perché l’argomento “è stato declinato esclusivamente in chiave morale”.

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Il Maestro di Leonardo da Vinci: l’evento “Verrocchio, maestro di Leonardo” a Palazzo Strozzi

Il 9 marzo si è aperta a Firenze, a Palazzo Strozzi, un’ esposizione di quadri, sculture e disegni di Verrocchio, allo scopo di spiegare la genesi artistica di Leonardo da Vinci, suo allievo, che oggi, 2 maggio 2019, viene celebrato nel cinquecentesimo anno del suo transito.

La manifestazione è ricchissima di opere riguardanti anche altri frequentatori e studiosi del maestro  Andrea di Cioni Verrocchio, ma essa è soprattutto mirata a decantare le evidenze del magistero di questi sul suo eminente allievo: 120 opere offrono un excursus esaustivo del pensiero e delle espressioni del periodo, degli impegni sociali, della fiducia filiale di Leonardo verso chi seppe trarre alla luce le potenze del suo genio.

Dopo la rincorsa ad una Storia dell’Arte “alternativa” che andasse alla ricerca di artisti minori o poco conosciuti, accantonando i Grandi Maestri per non indulgere alla “poco democratica” esaltazione di un “leader”, l’equilibrio ritrovato nella cultura attuale ha focalizzato lo studio su altri  nomi dell’Arte Italiana ed ha così messo in evidenza Maestri che hanno dimostrato come l’eccellenza artistica e letteraria è un acme trovata da più voci, tutte diverse, tutte notevoli, tutte collegate, tutte madri di un Genio. Così è avvenuto per molti inarrivabili personaggi, soprattutto, ma non solo, in quel ricco e difficile momento sociale e storico che si chiama Rinascimento.

Se si guarda bene, sono diversi anni che le opere critiche di Vittorio Sgarbi lo esprimono, e recentemente il pensiero filosofico di Marcello Veneziani, quando spiega cosa è la “dea” Comunità. Si tratta infatti di idee e concetti che vengono condivisi, discussi, ma dimostrati univoci nei protagonisti di un percorso storico, e dunque scambiati, accettati o respinti, elaborati : attività non solo intellettuali che rivelano il Pensiero di un dato tempo.

Una delle più belle ed esaustive dimostrazioni della formazione creativa di un Genio come Leonardo da Vinci viene offerta per celebrare il miglior artista e scienziato italiano, per la cinquecentesima ricorrenza della sua morte, dal questa mostra ” Verrocchio, il Maestro di Leonardo”, esposizione ricca quel che basta di esempi e capolavori per chiarire come è impossibile separare o contrapporre, come voleva la cattiva critica artistica ottocentesca, diversi grandi artisti, inseparabili, invece, e lodevolmente attivi a perfezionarsi ed a perfezionare il loro linguaggio per raggiungere un’unità di alte opere. Nel corso di questo lavoro ben presto emergono le personalità eminenti, ma si leggono anche le matrici, come una genitorialità scritta o dipinta.

Andrea di Francesco Cioni, il Verrocchio, come si vede nell’esposizione,  forma nella sua scuola molti valenti artisti senza perdere nulla della sua indiscutibile grandezza. Nella sua bottega si  trovano pittori e scultori i quali, pur trascorrendo la loro vita spesso in luoghi lontani da essa, non hanno mai perso quel filo conduttore che li rende fratelli: la Madonna realizzata con gli occhi abbassati, presagio doloroso del trauma che la ferirà, lo studio realistico delle mani curato fino al più piccolo particolare, la sua posizione e la figura del Bambino, gli sfondi, la riproduzione di panneggi e paesaggi, la scelta dei colori. Sulla base degli insegnamenti di Verrocchio l’elaborazione differente nella resa materiale e nella maggiore o minore cura di altri corollari, come l’ornamento di alcune parti o alcune variazioni sul tema, si possono riconoscere gli allievi che, divenuti maestri e capiscuola, capillarizzano nell’unico corpo della Storia del Quattrocento i pensieri di questo scultore, architetto, pittore, uno dei numerosi gioielli italiani voluti dal Mecenate de’Medici.

Andrea di Cioni non dà nulla di stabilito; invece, sperimenta, creando una Madonna inquieta, o dà importanza alla presenza ed alla leggibilità dei simboli nelle sculture, come si può vedere da alcuni particolari degli elmi, arricchiti da citazioni del mondo classico come la Medusa, girali naturalistici, o dell’età medievale, come la presenza di un drago sull’armatura o sul cimiero, (fino al Monumento a Bartolomeo Colleoni) come di seguito gli allievi migliori, fra i quali Leonardo, rammentano nelle sculture. La preziosità dei particolari è data dalla lunga esperienza di orafo nella bottega di Verrocchio, dal quale Andrea di Cioni prende il secondo cognome, come prende la morbidezza della resa scultorea da Desiderio da Settignano: qui un’altra dimostrazione che nessuno è genio da solo, ma è figlio di altri maestri.

Le mani cesellate della Dama col Mazzolino sono ritrovabili nei disegni preparatori o di esercizio di Leonardo da Vinci, come gli sfondi di colline azzurre dei quadri che addirittura lasciano studiare anche scientificamente l’evanescenza di un colore di particolari lontani al Da Vinci, e così il serpeggiare di un fiume, che non ha soltanto il significato del percorso vitale contrastato, visto come accesso iniziatico a dimensioni superiori, ma è una nota di riconoscimento del luogo dove la figura ritratta ha vissuto o si è trovata. Realismo e voce dell’intelletto: la riga chiara porta la luce al piano di veduta: ciò che sarà unione di natura e storia qui è comunicazione fra di loro, contrappunto fra cielo e bambino nella Madonna di Volterra, conclusi in una intuibile losanga che richiama al grembo generatore, e, nelle sculture, la realizzazione di forme che facciano trascorrere la luce vitale su di esse, siano panni o arti, siano storie bibliche della Porta del Battistero, siano visi che essa vivifica nelle espressioni: tutto ciò è con certa frequenza ritrovabile in Leonardo, ma anche nell’allievo meno espanso Francesco Ferrucci. E’ arduo spesso riconoscere le varie mani in un’opera, cosa che denota l’assoluta stima degli apprendisti verso il maestro. Se Ferrucci rimane sempre con Verrocchio, Perugino, come Leonardo, porta l’arte del Maestro nella sua terra e, con il Pinturicchio, a Roma. Ma è Leonardo che, pur non oscurando mai la scuola del grande Andrea, finisce per risplendere nel mondo per le caratteristiche sue proprie impegnate ad unire scienza ed arte, fede e architettura militare, amore, come la Gioconda, e caricatura, accesa distorsione dei tratti di soggetti così ben incisi e perfezionati di Verrocchio fatta da uno spirito umano assai più acuto ed osservatore del proprio e dell’altrui “motus animi” mediante una profonda conoscenza . In tutto ciò, e con il massimo dell’ammirazione per il Verrocchio, Leonardo da Vinci ha esteso all’infinito il linguaggio umano scritto e figurato più vicino alla somma Divinità: l’arte.

Marilù Giannone

Confsal: superamento del reddito di cittadinanza e salario garantito

IERI I° MAGGIO 2019  – GIORNATA del LAVORO   
LA CONFSAL propone un “Patto Sociale” per lo sviluppo,
superamento del reddito di cittadinanza e salario garantito

una nota di GIAN PAOLO MENEGHINI

“Patto sociale per lo sviluppo, superamento del reddito di cittadinanza con il rilancio delle politiche attive per il lavoro e trasformazione della paga minima in salario garantito”. Questi i temi che sono stati al centro della seconda manifestazione organizzata in occasione del 1° Maggio, in Piazza del Plebiscito a Napoli, dalla Confsal, la quarta confederazione sindacale italiana, quella autonoma.

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Sottosegretario Siri indagato per corruzione

“Siamo alla follia”, queste le parole del sottosegretario al ministero dei Trasporti, Armando Siri della Lega, indagato per corruzione in un’inchiesta coordinata dalla Dia di Palermo e Roma.

Siri, secondo gli inquirenti, avrebbe intrattenuto rapporti, ancora da verificare, con Paolo Franco Arata, consulente della Lega sull’energia, docente universitario, ed ex parlamentare di Fi. Secondo i pm, Arata avrebbe offerto e ricevuto frequenti favori con Vito Nicastri, imprenditore nel settore eolico. Repubblica precisa che Nicastri si trovava ai domiciliari una vicinanza al clan di Matteo Messina Denaro.

Gli addetti ai lavori hanno portato avanti un’indagine accurata, dove emerge, da alcune intercettazioni, che Arata avrebbe promesso 30 mila euro a Siri modificare la legge sull’energia eolica. 

Per i pm di Palermo Siri e Arata avrebbero intrattenuto diversi rapporti. Perquisizioni hanno avuto luogo per provare le accuse mosse agli indagati e avere a disposizione elementi che potrebbero tornare utili in sede investigativa. Una decina, per ora, gli indagati, tra questi Alberto Tinnirello, ex funzionario del Dipartimento Energia della Regione, Giacomo Causarano, funzionario dell’assessorato all’Energia, e il funzionario del Comune di Calatafimi Angelo Mistretta.

Repubblica ha reso noto che la mattina del 18 aprile, le forze dell’ordine hanno arrestato Nicastri per violazione degli arresti domiciliari. Le indagini non riguarderebbero solamente il capoluogo siculo, ma anche quello laziale. Armando Siri respinge ogni accusa e parla di “follia”. Nelle prossime settimane, si potrà disporre di dettagli su questo episodio. Siri, circa 4 anni fa, era stato indagato per un reato penale, ma aveva patteggiato per una condanna per bancarotta.

Più Imprese, più Italia, nell’Europa dei Popoli
….una “svolta” per le Elezioni del 26 Maggio

UN PATTO  per  LO SVILUPPO, L’IMPRESA, IL LAVORO   

Mercoledì 17 Aprile nella Sala dell’Hotel Santa Chiara il Presidente dell’Associazione Farefuturo, Adolfo Urso, ha raccolto i rappresentanti delle Confederazioni delle Imprese Italiane, per esporre le necessità di ogni settore in vista delle elezioni europee prossime.

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Google riduce i profitti del 30% a causa di una sanzione della Commissione Europea

Alphabet, la società madre di Google, ha chiuso il primo trimestre con un utile di 6,66 miliardi di dollari, il 30% in meno rispetto al periodo di un anno fa per l’impatto dell’ultima sanzione inflitta a fine marzo dalla Commissione Europea per le sue pratiche nel settore pubblicitario. Il reddito della più grande società Internet è migliorato del 17%, a 36.340 milioni. Ma la crescita ha dovuto subire un rallentamento proprio dalla maggiore concorrenza, ovvero la pubblicità. Le sue azioni stavano precipitando di oltre l’8%.

Il regolamento europeo della concorrenza ha sanzionato Google tre volte in meno di due anni per aver abusato della sua posizione dominante, quasi monopolistica. Questo gli consente di imporre condizioni molto restrittive a terzi e impedisce ai concorrenti minori di partecipare al mercato. Il valore complessivo delle sanzioni ammonta a 8.250 milioni di euro.

Google è il motore di ricerca onnipresente, in quanto controlla oltre il 35% del business della pubblicità elettronica negli USA. Segue Facebook con una parte della spesa degli inserzionisti e Amazon, che comincia a mangiare terreno grazie al crescente interesse per la sua piattaforma, Amazon Prime. L’attenzione degli investitori si è focalizzata su come Google riesce ad attirare la pubblicità, soprattutto quella audiovisiva. Google sta espandendo l’offerta di dispositivi per aggiungere nuovi follower. Ha appena presentato la piattaforma per videogiochi Google Stadia ed è fortemente impegnato nell’auto autonoma con Waymo, con l’apertura di una fabbrica a Detroit.

Alphabet, sta dando la priorità agli investimenti in aziende con il potenziale di generare entrate in futuro, piuttosto che raccogliere profitti a breve termine. Un altro campo di battaglia è la distribuzione di contenuti audiovisivi. La piattaforma YouTube (proprietà di Google) ha come concorrenti Netflix, Amazon e Google e Disney+.

I risultati delle azioni pubblicati da Netflix, Facebook e Amazon hanno già dato agli investitori un’idea di dove sarebbe andata la loro performance all’inizio del 2019, dopo una fine dell’anno molto volatile per le società tecnologiche sul mercato. 

Città di Fiume 1919-20 la costituzione estetica dinamiche e interconnessioni nell’Europa post bellica della Reggenza del Carnaro

A colloquio con RAFFAELE PANICO sulla QUESTIONE ADRIATICA  

Intervista a cura di Marilù Giannone

Dopo aver partecipato ad una “Tavola Rotonda” ad alto livello organizzata a Roma dall’Accademia Angelico Costantiniana sul Tema “Onore, Patria, Poesia: D’Annunzio e la Reggenza di Fiume”,  abbiamo ritenuto interessante cercare di approfondire alcuni argomenti. Al riguardo abbiamo chiesto a Raffaele Panico – uno dei Relatori nel sopracitato Convegno, nonché nostro amico e raffinato conoscitore sulla Storia delle Terre d’Istria, Fiume e Dalmazia  – di poter conversare con lui.  
Qui di seguito il riepilogo del nostro incontro.

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Post una “rapina e tentato omicidio”, come nel videogioco, un intervento di Giuseppe Lavenia (Di.Te)

LA NECESSITA’ DI RIPRISTINARE IL DIALOGO TRA GENITORI E FIGLI 

«Pensare che il videogioco sia il responsabile di quanto accaduto, non serve: il videogioco è un mero strumento». Dopo l’ennesimo caso di arresto di sei ragazzi, poco più che maggiorenni, accusati di rapina e tentato omicidio, sono arrivate, laconiche, le parole di Giuseppe Lavenia, Presidente di Di.TeAssociazione Nazionale Dipendenze Tecnologiche, Gap e Cyberbullismo  a commentare l’accaduto.

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XXI APRILE 2019

A NOME della CONSUL PRESS,  A TUTTI I PROPRI LETTORI  – assidui od  occasionali –

I più fervidi Auguri per la SANTA PASQUA,
 unitamente agli Auguri per  
il 2772° Anniversario del  NATALE di ROMA

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MMDCCLXXII ad Urbe Condita

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