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Necronomicon

Lo Pseudobiblion,  ad oltre cent’anni dalla sua nascita, torna a fare discutere
Viene ancora creduto un libro esistente e non inventato

 

Gli Pseudobiblion sono libri immaginari che non esistono nella realtà ma sono citati come veri in opere letterarie. Il più famoso è senza ombra di dubbio il Necronomicon, libro ideato dalla fantasia di Howard Philips Lovecraft e creduto realmente esistente malgrado le innumerevoli smentite dell’autore.

Lovecraft, personaggio particolare, era seguito scrivere racconti sui sogni e incubi che faceva. Il titolo del libro gli apparse in sogno: La descrizione delle leggi dei morti, appunto dalle parole greche Nekros ( Cadavere), Nomos ( Legge), Eikon ( Descrizione): Necronomicon. Secondo l’autore il titolo originale sarebbe Al Azif, indica il suono di certi insetti nel deserto che secondo tradizioni popolari mediorientali è un suono che si sente a contatto coi demoni. Scritto da un certo Alhazred, personaggio inventato in cui il suo nome deriva dal “ All Has Read” che appunto in inglese significa: Che ha letto tutto.

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Botero ed il perchè i suoi dipinti sono “tondi”

La domanda può suonare insolita ma al tempo stesso anche lecita. Il noto pittore colombiano Fernando Botero, nato a Medellín nel 1932, ci ha da sempre abituati a vedere nei suoi quadri uomini e donne molto tonde, figure morbide e decisamente in sovrappeso. La risposta a questa domanda la dà lo stesso pittore:

Non dipingo donne grasse. Nessuno ci crederà, ma è vero. Ciò che io dipingo sono volumi. Quando dipingo una natura morta dipingo sempre un volume, se dipingo un animale lo faccio in modo volumetrico, e lo stesso vale per un paesaggio. Sono interessato al volume, alla sensualità della forma. Se io dipingo una donna, un uomo, un cane o un cavallo, ho sempre quest’idea del volume, e non ho affatto un’ossessione per le donne grasse.

Botero quindi dipinge dei volumi, delle grandezze e non delle persone in sovrappeso. Ciò che inizialmente, avvicinandosi alla sua opera, potrebbe sembrare una fissazione, non lo è perchè l’artista semplicemente dilata le figure ampliandone i volumi, per una sua personale idea di arte figurativa. 
Da dove parte questo suo amore per la dilatazione? Nei primi anni della sua carriera, durante un viaggio in Europa, Botero rimane affascinato dai pittori italiani del ‘300 e del ‘400, soprattutto della scuola fiorentina, Giotto, Piero della Francesca, e Andrea Mantegna, dell’arte rinascimentale di Tiziano, ma anche dagli artisti spagnoli tra cui Goya. Questi pittori lo hanno ispirato particolarmente, tanto da riprodurre diverse copie dei loro capolavori. Come ad esempio le famose riproduzioni de la Gioconda e la Dama con l’ermellino di Leonardo da Vinci, e quella dei Duchi di Urbino di Piero della Francesca.

Botero rimane fedele all’arte figurativa di quell’epoca, ma nei suoi lavori, ricerca una realtà figurativa personale, creando delle forme irreali e concentrandosi quindi sulla forma e sul volume. In questo modo vuole cane avvicinare della cultura classica a quella della cultura popolare sudamericana.

L’artista rivela anche emotivamente distante dai suoi soggetti, e questa freddezza fa scomparire dai personaggi la dimensione morale e psicologica. Gli sguardi sono sempre persi nel vuoto, gli occhi non sbattono mai le ciglia, sembra quasi che osservino senza guardare. Tuttavia queste forme generose evocano la vita, l’abbondanza, l’energia e la sensualità. Il colore rimane tenue, i toni dolci. Tutti i suoi personaggi sono poi rappresentati nei momenti quotidianiBotero e il difficile rapporto con la critica

Per quanto riguarda il rapporto con la critica, spesso è snobbato se non addirittura contestato. In un articolo del 2011 apparso sulla rivista Art in America Magazine, la critica Charmaine Picard riporta un giudizio pesante sull’artista “non ha assolutamente niente a che fare con l’arte contemporanea”, c’è anche chi l’definito un semplice un fenomeno commerciale. Anche se le critiche sono molte però è molto amato dal pubblico e forse questo lo sia deve proprio ai suoi personaggi che grazie alla loro rotondità non possono che non essere simpatici.

Operazione EUNAVFOR MED IRINI

OPERAZIONE EUNAVFOR MED IRINI:

“Shared Awareness and De-confliction conference 
for the Mediterranean Sea (SHADE MED)”

 Roma, 21 novembre 2020

 Dal 26 al 27 novembre 2020 l’Operazione EUNAVFOR MED IRINI ospiterà la nona edizione della Conferenza SHADE MED – “Shared Awareness and De-confliction for the Mediterranean Sea”. 
SHADE MED è un forum in cui rappresentanti di differenti nazioni e organizzazioni possono incontrarsi per discutere e relazionarsi su azioni politiche relative ad un “Mediterraneo Allargato”. Molto più di un semplice incontro internazionale, la conferenza SHADE MED è un forum dove tutti gli attori interessati si possono confrontare sui rispettivi compiti e obiettivi con lo scopo di ottenere un maggiore coordinamento e condivisione.

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Conferenza Il Canto degli Italiani

Goffredo Mameli. L’Unità d’Italia

In occasione del 150° Anniversario dell’Annessione di Roma al Regno d’Italia
Le Frecce Edizioni ha pubblicato un libro dal titolo
Roma o Morte. Discorsi degli Eroi Risorgimentali
Promuove un Ciclo di Conferenze 
“L’Unità d’Italia e i suoi protagonisti”

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“Il Principe” secondo Bettino Craxi

Prefazione dello Statista all’opera di Niccolò Machiavelli

Raffaele Panico

Nel 1988, l’“Edizione speciale fuori commercio per i lettori di Epoca, distribuisce allegato al settimanale numero 1981, del 18 settembre 1988, un’edizione tascabile dell’opera Il Principe. È una ristampa della Arnaldo Mondadori – Edizioni Oscar classici per Epoca – I libri del punto esclamativo.  Il già presidente del Consiglio Bettino nelle pagine di presentazione scrive: “Sul Principe di Machiavelli esiste una bibliografia sterminata. Tra le grandissime opere della letteratura mondiale è una delle più tradotte, delle più discusse, delle più commentate. Nei secoli e nella storia l’ideale figura del Principe ha assunto vesti e sembianze diverse. L’opinione volgare lo vestì con gli abiti del duca Valentino, l’ambizioso Borgia che per un momento sembrò incarnare la figura del condottiero, del suscitatore di una nuova volontà popolare, capace di dare ordine e unità a quella terra italica devastata dalle guerre di tutti contro tutti”. Italia devastata dalla guerra di tutti contro tutti! E continua Craxi: “Hegel idealizzò il Principe nello Stato, vertice e centro del suo nazionalismo filosofico, Gramsci vide nel Principe il partito moderno, non una persona, un capo, un eroe, ma un organismo nazionalmente e storicamente fondato per la costruzione di uno Stato del tutto nuovo”.

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